RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
La sua paziente tollerabilità Al tempo eterno dovremo prestare più dolci
attenzioni, è con lui che condividiamo questa vita, con lui nasce uno speciale rapporto sentimentale, inebriante, quando riposo tranquillo, trasporta un diluvio di emozioni, che fedelmente mi riconsegna ogni giorno, non badando a spese con l’umiltà, indaga per come le spendo nel trascorrere dei giorni, permettendomi di seguire la sua parsimonia, e di utilizzarle scegliendo la luminosità e le molteplici sfumature che più mi piacciono!! Emozioni e sensazioni di piacere si involano quando si accende il tempo, è facilmente distinguibile la sua eccezionalità, a lui occorre attribuire le facoltà più importanti, è lui che nidifica e poi custodisce i più grandi segreti, che nessun essere umano può permettersi e concedersi di trasgredire, nessuno si permetta di sfidare le sue regole e le sue leggi, nessuno si permetta di superare la sua abbastanza paziente tollerabilità!... (continua) ![]() ![]() ![]()
La Valle La fatica del salire…
come vorrei andare in discesa verso una valle dove le messi imbiondeggiano al caldo sole amico e si piegano alla carezza del vento; una valle fertile e protetta dalle bufere e dal vento iracoso. Una valle dove ruscelli e placidi fiumi portano un’acqua di vita. Una valle dove i nostri piedi poggiano sulla verde erba e si profumano ai mille fiori odorori. Una valle ricca di frutti che saziano l’animo e dove alzi lo sguardo su un cielo terso, turchino, sgombro da nere nubi. Io in questa valle voglio abitarci e terminare il mio cammino: serena, appagata!... (continua) ![]() ![]() ![]()
La verità della notte C'è un intervallo tra il buio e la luce di un faro. Non è l'uno, non è l'altra.
Solo un territorio di mezzo, un pezzo che non esiste se non si conosce ciò che cuce i lembi, chi getta ponti nella penombra e si gode l'attimo di passaggio, senza temere il vuoto. È così vicina casa mia al promontorio, che il faro lascia una vibrazione sui vetri chiusi, al passaggio della luce e la risucchia in silenzio, prima che il buio soffi un alito fresco sulla scogliera, aspra. I cactus lasciano il posto alle berte, accovacciate negli incavi ricchi di sale. Dove evapora il mare si può restare nudi. Ho un amante francese. Il me dit Je t'aime, ta bouche rouge è più bella della Tour Eiffel. Io cucino gli spaghetti col basilico dell'orto, vicino alla vigna dell'Ansonaco. Profumano la cucina. I calici di vino si sfiorano in uno sfregarsi morbido che non trattiene una goccia. Rotola tra noi. Chi la insegue vince. Io e lui in corsa, antagonisti in una stretta alleanza. Ho un amante dalla risata... (continua) ![]() ![]() ![]()
LA VITA COME UN RAGGIO DI SOLE Percepisco la vita come un raggio di sole che entra in estate dalla finestra, quel calore mirato sulla pelle che nutre l’anima e la carne.
Lo stesso raggio di sole che se chiudi la finestra si ferma, impossibilitato ad entrare e a scaldare i blocchi di ghiaccio che affaticano il tuo cuore. La vita è così, se la lasci entrare dentro di te puoi ascoltarne il gusto e il calore, se la lasci fuori perdi ogni suo significato, dalle sfumature che fanno male a quelle che danno felicità. Ogni cosa che questo raggio di sole porta è un insegnamento per un percorso migliore.... (continua) ![]() ![]() ![]()
La vita è una scena dove qualcuno ancora interpreta se stesso Con quel vestitino bianco appena sopra
il ginocchio ti adoro, seduta tra i fiori. Ma quando rientri dalla spesa, t-shirt madida sulla schiena e scarpe da ginnastica legate insieme, a penzoloni tra le borse, spossata e coi capelli in disordine amo ogni attimo che mi ha afflitto nell’attesa. Tocchi le gocce con due dita con disinvoltura, ti sposti sotto il getto d’acqua con sicurezza e sollevi appena la testa inclinandola indietro. Ti versi un po’di bagnodoccia sul palmo della mano e ti accarezzi sulle spalle e sul grembo. Versi dell’altro bagnoschiuma sulle mani, e scrivi TI VOGLIO TROPPO BENE sul vetro. E dopo aver spostato una gamba leggermente in avanti, sollevando sulla punta il piede ti chini per insaponarti il polpaccio e la caviglia. Ti aiuto col sapone sui fianchi, intanto stendi le braccia in avanti fino a farmi sentire le tue mani toccare i gomiti, e ti stringo forte per non perderti. Mentre mi appoggi un TI AMO sulle sopracciglia. Mi riporta... (continua) ![]() ![]() ![]()
La vita sussurra In un intreccio di sentieri, nascosti tra le pieghe,
dove scorre il fiume del tempo, e il vento accarezza le siepi, ci troviamo a un bivio, con cuori che fremono e albe che greggi. La vita sussurra, tra sussulti e silenzi, Un passo a sinistra, un altro a destra, Ogni bivio è un mistero, una pagina bianca, Ricorda, caro amico, che ogni sentiero è vita, ![]() ![]() ![]()
Le disparità Amarezza e sofferenza provocano le disparità
In famiglia, negli affetti, nel lavoro, in ogni contesto della vita, della società. Le ferite che lasciano sono buchi per l’anima che professa parità, onestà, stima e integrità. Se le subiamo urliamo all’imparzialità, all’iniquità se le procuriamo ci discolpiamo raccontandoci falsità. f.m.... (continua) ![]() ![]() ![]()
Le gambe titubanti della sedia occupata dalla noia Dopo aver parlato a bassa voce al cassetto
della sua scrivania sotto la finestra aperta sul parco, un’amica lasciò arrivare col vento una virgola del suo bel narrare ricoperta da un impermeabile color della mia matita. Così ho ascoltato il vento cercare la pioggia. La rincorreva oltre le cime bianche, tra i vicoli dei borghi approssimati, lungo la piccola roggia e i corsi d’acqua prorompente, sgorgante da sorgenti ghiacciate, come le mie mani, limpida come gli occhi di chi non teme d’esser giudicato. La cercava, stanco di soffiare, farsi timida pioggerella per potersi addormentare, con lei che sapeva suonare come nessuno mai i tasti del suo pianoforte e tradurli nel perdersi, magari anche solo, nel seguire il volo con i suoi contrasti di un uccellino, lento e poi veloce… lei che aveva mani di cristalli, chicchi gelati, e cuore di zampilli, delicati, come la notte e impetuosi come tempesta. Perché ci si ama così, come tra corde di violoncelli sfregate folleme... (continua) ![]() ![]() ![]()
Le mie nuvole (Spiccioli di riflessione 2/2)
Le gambe titubanti delle nuvole. La sera porta a riva madreperle, una finisce dentro l’occhiello sulla camicia di seta. Così la guardo, e guardo nel racconto sullo scrittoio… nell’occhiello una mamma potè cullare, anche se per poco, il suo bambino. Guardo ancora la risacca dai In quel racconto incompiuto l’omonimia è almeno curiosa dell’occhiello che in linguistica si può dire occhietto. E non può che venirmi alla mente il bambino del pittore contemporaneo Dugaria con lo sguardo verso il cielo… dove le nuvole chiamano a raccolta il tempo. ![]() ![]() ![]()
Le spalle tra le nuvole Questa mattina ho pensato di spiegarmi
come faccio a non scordarti anche senza le tue mani sulle mie spalle al tramonto, e con la tua assenza, latente nell’orlo dei pensieri, in cui appoggiare la testa. Mi chiedevo a che servissero le mie dita senza i tuoi capelli dentro, e come potessi continuare a fare poesia senza le tue, versi da rileggere tra le righe del mio corpo. Ho compreso solo poi che le carezze sono brividi che aspettano solo la delicatezza del tuo nome pronunciato nel modo giusto, col leggero tocco pur nella mancanza dei tuoi piedi su me. E io che ti accarezzo la nuca e ti bacio sul collo. Mentre penso che ci vorrebbe una scarpa che ti fosse degna, e sorrido… mi scrivi “Dei miei jeans mi piaci tu che mi metti le mani dentro le tasche e mi tiri verso te. ...e sarà che quei jeans li indosso solo quando ho voglia di te. O saranno le tue dita tra i miei capelli sempre così spettinati da raccogliere i brividi sulla nuca, come nidi. Come nodi... ![]() ![]() ![]()
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