RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

MACCHINA DI CORTESIA


Dopo essere tornata da un giretto, la macchina inizia a dare uno strano segnale e vedo del fumo all' improvviso!
Chiamo con i miei il meccanico e dopo aver guardato attentamente tutto, dice che sembra  un danno grosso!
Così triste mi faccio portare i primi giorni a lavoro da mio padre, la mia macchina non si può muovere!
Mio padre che faceva il camionista è contento, io di meno, perché così controlla ogni mio movimento e sequenza di shopping!
Lui rimane nel parcheggio come un militare che ricerca una caserma, mentre io ho solo dieci minuti per provarmi due cose al volo.
Così esco dal camerino, sconvolta  e  spettinata come un gallo, accaldata come se fosse luglio, ma riesco lo stesso a comprarmi qualcosina.
Vada per un vestito nero estivo, incrociato nella schiena che mi rende la vita snella, come vitasnella!
La commessa che mi conosce, mi dice che veloce, ti piace tanto se lo compri al volo!
Direi che non ho tempo per camminare e volo verso mio padre!
Dopo tre giorni di auti... (continua)

Mary L 25/03/2023 - 16:24
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Macerie


Persa nel vuoto vedo solo macerie. Non è rimasto niente di noi solo degli occhi senza speranza.Ne è valsa la pena l'evoluzione, se poi non c'è soluzione..?
Nasciamo innocenti diventiamo peccatori.,
il sapere è un'arma a doppio taglio devi farne buon uso.
In questo oceano ci perdiamo e non ci rendiamo conto dove siamo.
Avremo bisogno di una bussola per orientarci
e ritrovarci.
L'istinto poi ci salva !
Non ho mai capito me stessa fino ad ora!... (continua)

Jenni Paolucci 07/05/2017 - 23:38
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Magutt


Ho amato tanto in gioventù, a partire da mio padre. Lui si chiamava Domenico, capomastro nei cantieri edili di Monza e provincia. Da qui D. Mastro nello pseudonimo. Invece Mirko è davvero il mio nome.
Prima di entrare nella manovalanza brianzola ci fu il tempo del liceo. Bianca era gentile, e così bella. Bella come lo era nella cartellina sotto al suo banco l’acquerello che trovai sbirciando in cerca del suo nome. Era la figlia del bidello, faceva quarta ginnasio. Io prima liceo. La vedevo quando durante l’intervallo studiava seduta per terra, e mordendosi le labbra da dietro gli occhiali sembrava dire a chi passava sogghignando: voi ridete perché vi sembro diversa, io perché siete tutti uguali.
Quella mattina che si fermò a parlarmi per evitare un bullo capii che oltretutto era anche simpatica.
I miei occhi non potevano staccarsi dalle sue lentiggini. Ma ai salienti bivi della vita non c’è segnaletica… L’esperienza è il tipo di insegnante più ostico: prima ti fa l’inatteso esame, ... (continua)

Mirko D. Mastro 16/10/2020 - 18:08
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Mani


Sono sempre stata affascinata dalle mani grandi e forti, perchè mi facevano sentire al sicuro, protetta. E le tue mani erano così, mani di chi da sempre le usa per lavorare, mani precise, veloci, decise.
Quanto ho desiderato che quelle mani percorressero il mio corpo, che lo accarezzassero, che lo proteggessero. Ma le tue mani si sono sempre dimostrate avare in questo. Ho chiesto, implorato le tue carezze, per anni. Poi ho smesso di farlo, non si può mendicare l'amore tutta la vita.
Un giorno però, le tue mani si sono fatte violente, e la forza che portavano dentro, l'hanno scaricata sul mio corpo incredulo. Ho portato per diverse settimane i segni di quei colpi. Il mio corpo era stato ferito. La mia anima, quasi uccisa.
Non dimenticherò mai, l'immagine di me riflessa nello specchio con quei lividi, gli occhi lucidi e la paura di non sapere cosa dovermi aspettare.
Non dimenticherò mai, la mia solitudine nel portare questo orrendo segreto, per tenerti al riparo dal giudizio degli a... (continua)

Ipazia Merisi 03/02/2018 - 17:26
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Mare e Pongo


Le giornate estive ad Antignano, dai nonni, solitamente cominciavano con la discussione con mio fratello, la sera prima, per rimanere, a turno, a dormirci.
A volte capitava la concessione di rimanere entrambi, dormendo uno da capo e uno da piedi nel lettino per gli “ospiti”, che ospiti non erano.

La mattinata cominciava con l'odore del caffè che preparava nonna, era l'avvisaglia che la colazione era in procinto di cominciare, dopo la sveglia.
L'arrivo di nonno con la schiacciata del Tomei, appena sfornata, dava l'inizio alle danze.
Partiva con la bici dal viale del Tirreno per arrivare in piazza Bartolommei dove la sfornavano.
Lo strano sapore che mischiava il dolce del caffellatte zuccherato e il salato della schiacciata calda era un connubio di grande gusto. L'unica cosa che non mi piaceva era vedere le chiazzette di olio, che la schiacciata rilasciava, galleggianti, nella tazza.
Chiudevi gli occhi, però, e le chiazzette non c'erano più.
La vista lasciava il campo al sap... (continua)


Glauco Ballantini 16/06/2015 - 08:01
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Mare in tempesta.


Ci sono giorni in cui tutto ti travolge violentemente come un'onda di un mare in tempesta, per un attimo ti senti gettata con violenza da una parte all' altra e l'attimo dopo, a causa della spossatezza che tanza violenza ti ha messo addosso, giaci sulla sabbia incapace di muoverti come se il mondo abbia deciso di triplicare la sua forza di gravità e di schiacciarti al suolo. Hai la testa rivolta verso il cielo, lo guardi e pensi quanto meraviglioso sia. È un peccato non riuscire a toccarlo,raggiungerlo. Hai le mani nella sabbia, desideri esserci anche tu lì sotto, sparire e non farti più vedere. Hai l'angoscia nel cuore e credi che niente sarà più come prima. Il mare non cesserà mai di avere giorni di tempesta,e tu resterai sempre una pessima nuotatrice e, mentre tu affoghi, il mondo un ottimo spettatore.... (continua)

chiara soloperto 16/12/2017 - 17:19
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01/01/1970 - 01:00
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