RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Riverberi lontani


Io nacqui, in una notte di settembre di tanto tempo fà, ed è l'unica certezza che ho, perchè poi posso immaginare come sia andata la faccenda...
Avrò sentito la voce di mia madre prima...,ma poi tacere troppo presto e il primo respiro fu dare addio a colei che me lo aveva donato...Ho aperto così gli occhi alla vita; ho allungato le braccia al mondo, ma lei non era più lì ad aspettarmi.
Ha reciso quel cordone ombelicale che mi aveva legato a lei per nove mesi e con le spalle curve...il volto chino e
senza voltarsi mai se ne andata per sempre.
Per sempre...una parola che rimarrà impressa nel mio cuore
come marchio di fuoco...
Un abbandono non si metabolizza mai e coinvolge inesorabilmente tutta la sfera emotiva, al di là dei profondi affetti ricevuti dai genitori adottivi, quelli del cuore e relative famiglie...Furono speciali con me, ma poverini non potevano darmi le radici...,quelle che ancora cerco e che non so se riuscirò mai a trovare per via di una assurda legge...... (continua)

Annamaria Palermo 04/02/2018 - 18:54
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Romeo


La giornata era limpida, il cielo stendeva il suo vivido azzurro sulla pianura e i prati circostanti.Il sole tiepido, di un’inoltrata primavera, riempiva l’aria di delicate essenze e la natura esplodeva di colori con le bellissime fioriture della ginestra, del sambuco nero, della malga selvatica e del geranio sanguigno. Anna ed io, salivamo con passo sicuro le scure e frastagliate rocce del Monte Cinto che s’innalzavano decise tra un fitto bosco di castagni e aceri. Giunti in cima, due enormi massi facevano da sentinella a un panorama da togliere il fiato.Estasiati e increduli, ci sedemmo sulla parte piana di un masso ad ammirare quel mare sconfinato di prati, campi e vigneti, tutti ben tenuti, curati e perfettamente in linea con gli inconfondibili profili dei colli che giganteggiavano in mezzo a quelle geometrie di verde. Più lontano, sfumate di rosa, una serie di creste facevano da sfondo abbracciando tutta la pianura. Eravamo soli, in quel momento. Nell’oasi di pace che ci circondav... (continua)

Massimo Guercini 27/09/2014 - 11:11
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SABATO AL PUB


Carissimi, questo sabato sono stata a mangiare al pub con il mio fidanzato.
Dopo aver guidato la sua macchina, ormai è scontato come gli sconti che guido io, (ma anche quando finiscono eh) abbiamo parcheggiato in maniera sportiva e siamo entrati dentro il locale.
Abbiamo cercato un tavolino vuoto e ci siamo seduti comodi comodi (mancava solo il pronto legno lucida tutto.)
Dopo aver guardato il listino che ci hanno dato i nostri vicini gentili come un insalata gentile, abbiamo ordinato toast, tramezzini e patatine.
Con un po di ritardo è arrivato tutto, a parte le patatine, si era incasinato il forno, forse c' era la prova del cuoco o masterchef, le patatine però le voglio.
Il posto dove stavo seduta io aveva come un sottoscala, potevo anche appoggiare la gamba nel corridoio lungonale che portava all' uscita.
Ma vi immaginate se facevo uno sgambetto a qualcuno mentre sgambettavo? passava un po di gente da lì.
io volevo solo stiracchiarmi l' angolazione della gamba, per fortuna... (continua)

Mary L 31/01/2018 - 19:29
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SABATO DIVERTENTE


Carissimi amici, eccoci ad un nuovo raccontino.
È sabato sera, sono davanti al mio ragazzo, gli frego come sempre le chiavi dicendogli:
<<guido io, rilassati, relax, rilassed for me.
Tienimi la borsa e fai il bravo !>>
Parto per i primi metri tranquilla e all' improvviso accellero con piede adidas sportivo, ridendo tra me.
<<Eccola lì, ci siamo, mi dice.>>
<<Eh certo, accendi la radio, serve sprint per iniziare al meglio la serata.>>
Dopo aver guidato come una foresta selvatica scimmiosa, scendiamo e entriamo al pub per cenare.
Scegliamo semplicemente il posto dove tutti andrebbero!
Quello attaccato al termosifone!
ecco perché sono sudata ascellare body - calzetto e anche lui!
ci spostiamo in un altro tavolino vicino a due peluche giganti teneri teneri.
Ordiniamo le solite cose e iniziamo a mangiare con gusto come una fonzies da leccare le dita.
Dopo un pò arriva la tipa che cucina e ci saluta tutta preoccupata.
<<Mio marito mi ... (continua)

Mary L 22/02/2018 - 12:26
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SABATO SIMPATICO


Carissimi amici, eccomi di ritorno con un raccontino comico, davvero reale.
Avete mai fatto conoscere il vostro fidanzato a vostro padre in modo originale?
Questo lo è davvero!
Iniziando, sono in macchina con lui e siamo di ritorno dalla nostra cenetta.
Io abito in mezzo ai campi, anche se non sono contadina, vedo i trattori.
Niente, sta volta prendiamo una stradina diversa dal solito.
Avete presente quelle bianche con sassolini piccoli?
Il mio ragazzo a un certo punto fa una retromarcia azzardata e terrorizzato mi dice che siamo impiantati nel campo!
Il contadino aveva appena arato la terra e per fare la retro, la macchina si è bloccata proprio in quel piccolo burrone che delinea la terra arata.
Il suo volto ha il panico come se dovesse andare sulla luna, io gli rispondo: ma che dici? Dai, non scherzare.
Capisco subito che siamo proprio bloccati con le gomme posteriori, lato b macchinale e inizio ad alzare la voce.
Vedi, e poi le donne sono un pericolo?
Guarda che disastro... (continua)

Mary L 27/04/2018 - 12:33
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SABBIA E SALE


Mi ero scordata di quanto scottasse la sabbia.

Ho parcheggiato l’auto sotto i pini, all’ombra così da ritrovarla abbastanza fresca al rientro, o comunque con una temperatura decente da poter ripartire subito.
Prendo lo zainetto e mi dirigo verso destra, verso la foce del fiume dove la spiaggia è deserta anche nella settimana di ferragosto. Almeno così ricordo.
Sono un po’ a disagio, come se mi sentissi osservata e sotto esame, ma è solo un’impressione: ormai sono anni che non vengo al mare durante l’estate ed è per questo motivo che mi sento spaesata.
Eppure sono a casa. Abito un po’ più in là, dove finisce la montagna ed iniziano le dolci colline, verdi merletti che si distendono fino alla palude e che incorniciano la sabbia bianca.
Seguo il sentiero tra i giunchi straordinariamente verdi che costeggia il fiume nel suo ultimo tratto, prima di donare la sua pigra dolcezza al mare, sempre maestoso e bisognoso di purezza.
... (continua)


Millina Spina 04/07/2017 - 16:09
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sallustio e baccalà


SALLUSTIO E BACCALA’

– Rifletti… Quello, “saxa”, è un accusativo neutro plurale.
Era la settima lezione privata. Giuseppe sapeva che ci sarebbero stati altri quattro o cinque incontri prima della fine delle vacanze. Poi avrebbe lasciato il borgo irpino e sarebbe rientrato nella sua città natale e di residenza, su al Nord, dove lo aspettava l’esame di riparazione.
Don Alfonso era tarchiato, con una bella testa pelata e una pancia prominente. Stava in piedi accanto al tavolino ingombro di libri. Si chinò sul testo della versione e disse ancora:
– Devi rileggere attentamente la frase, così: “Ad hoc mulieres puerique pro tectis aedificiorum saxa et alia quae lucus praebebat certatim mittere”… Vedi: è complemento oggetto. – Batté l’indice sulla pagina. Poi si girò verso la porta dello studiolo, attirato da qualcosa.
Dalla cucina veniva un odorino di olio caldo, aglio e cipolla.
– Carme’ – chiamò all’improvviso, facendo due passi verso l’uscio, ... (continua)


Giuseppe Novellino 20/08/2016 - 19:04
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