RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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IL VIAGGIO DI MIGNOT


Infondo alla 30th strada abitava una vecchia signora.
Aveva un bel giardino , pieno di fiori profumati e di avidi lampioni.
Alla porta un'unica barriera per zanzare e uomini e in garage un vecchio tappeto orientale.
Una sagoma nera si aggirava da quelle parti.
Era ben visibile in quelle luminose notti di primavera.
Quelle notti dove la Luna geme dolci suoni come di panna ,
e i grilli danzano alla pioggia attorno ad un falò.
Quelle notti dove i baci sono più dolci e le carezze più amare.
Il gatto nero se ne stava spaparanzato sul grande tappeto verde.
Fissava la Luna , immaginandosela come un pasticcino.
La Luna quella sera passò da lui , da Mignot.
Fissava il felino con occhi da pasticcere.
Un lampo spaventò Mignot , ma era soltanto la mano della Luna.
Era rimasta folgorata dalla bellezza di Mignot.
Si nascose dietro delle folte piante , pensando di essere al sicuro.
Ma lo era davvero. La Luna non era fredda , era calda , luminosa e piena di lettere.
Con la coda dell... (continua)

Gabriele Salucci 09/06/2017 - 19:00
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impressioni in un posto selvaggio


Il ruscello esce da una grotta colma di acqua trasparente e fredda
profonda metri e metri, sopra si erge una ripida montagna boscosa,
quando la osservo mi domando come possa non crollare, con
quel pendio ripido e concavo. Rocce a strapiombo che formano un canyon stretto e turbolento, appartiene al lupo e all'orso, la loro casa, amano quel posto impervio, dove le rocce si staccano e rotolano, nonostante i pendii siano pieni di alberi, che crescono storti, diritti o appesi, nella loro magnificenza e testardaggine, di vivere la loro vita, aiutando l'essere umano. Tra queste bellezze di terra, rocce, piante e fiori, il ruscello è la rifinitura gorgogliante, luccicante, affascinante nel suo mormorio, scivola con leggerezza melodiosa, facendo risuonare la sua musica nell'aria. Il canyon è tutto in discesa e il ruscello ha cascate e cascatelle affascinanti e deliziose per gli occhi.
Nelle piene invernali e autunnali, l'acqua spumosa rotola giù con violenza incredibile lasciandoci senza fi... (continua)

daniela cesta 14/11/2021 - 23:37
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In paradiso


Un lampo improvviso, un bagliore a tinte bianche mi colpisce. Mi tocco ovunque, tutto a posto. A dire il vero non sono mai stato tanto bene. Cosa sarà successo? Ricordo che ero in auto quando…no! Che spettacolo, ragazzi ! Sotto di me il mondo scorreva proprio come stessi volando. Non facciamo scherzi. Non ho mai preso l’aereo in vita mia per uno spudorato, sacro terrore del vuoto e vorreste farmi volare da…da…Già, come sto volando? E dove sono? Mi risposero delle voci dentro di me : “Sei in Paradiso!” Ragazzi, finiamola, ho anche fretta e dovrei essere già al laboratorio, oggi ci sono analisi importanti da fare, mi farete litigare con la biologa ! Che strano, il tratto che stavo “sorvolando” era uno spazio immenso, verdeggiante ed io riuscivo a distinguere ogni filo d’erba che lo componeva, a sentire tutti gli odori e queste sensazioni esaltavano il senso di pace di cui tutto il territorio era circondato. Che avrò mangiato, ieri sera? Se ci fosse stato il mio amico Peppe avrebbe almeno... (continua)

Nino Curatola 14/12/2017 - 12:04
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Incantesimo


Una notte l'incantesimo di una luna di fuoco mi fece abitare in una costellazione distante,
lei con i suoi baci appassionati mi fece bere dalla coppa dell’amore e si placò la sete,
quei bianchi veli erano una febbrile costante oscillazione che a volte si perde in racconti eterei.
La notte era circondata da carezze sulla pelle, il vento con il profumo dei fiori ci estasiava,
la sua fragranza nel vento cantava, tra la valle addormentata esultava per il privilegio di un
amore che trova due cuori affamati, potevano scolpire la loro storia d'amore.
Quella nostalgia di sentimenti dove la vertigine dell'incantesimo è breve, le anime sono in
costante aumento e nel volo rifletteva il suo amore come di una stella, quando ascolta le parole
si commuoveva fino al pianto.
Parole su lembi di pelle che sanno di sale e che aspettano solo la pioggia, per essere lavati come
fossero fiori che la terra custodisce in se e tutto ciò che fu scritto, anima i nostri corpi, perché qui
trova costanz... (continua)

Giuseppe Buro 04/04/2017 - 23:11
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INTELLIGENTI PENSATORI ED IGNORANTI DI TUTTE LE EPOCHE


Vediamo di tradurre questa storia biblica: un vero capolavoro di "fantascienza" letteraria.
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La traduzione è dedicata solo agli ignoranti come me, veri ignari di fatti immaginari non vissuti ma solo inventati. Per cui la traduzione è vietata a tutti gli intelligenti pensatori… ignoranti di tutte le epoche, ai quali è difficile far digerire cose mai viste, ai quali vanno imputate solo prosopopee inventate da loro, arbitrariamente, al fine di consumare un po’ di materiale cartaceo e tempo perso da occupare, al fine di diventare descrittori prima e scrittori poi della più bella narrativa.

…bla…bla..bla…bla…bla…

Tale norma non vale per la sottoscritta, la quale è reo confessa di ignoranza a tutti gli effetti.
Allora si parte.
Cari colleghi e ignari figli dell’ignoranza, qui noi sappiamo tutto solo sui tubi e null’altro, per cui possiamo chiederci liberamente cavolate a volontà, ma sopra vestite spoglie, di un’eleganza biblica ... (continua)


Lucia Marolla 11/10/2013 - 17:41
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Kalòs e la Cerva


Kalòs e la Cerva

Sfogliando alcuni documenti conservati sapientemente in un grande cassetto, ho ritrovato il racconto di una antica leggenda locale, in cui la storia, intrecciandosi con le leggende popolari ha dato modo alla mia fantasia di compiere un viaggio in un tempo remoto, sprofondando in una atmosfera primordiale e surreale in cui si materializza l’eterna lotta tra il bene e il male.
Gli abitanti di Xacca, città ai piedi del monte Kronio, allora ricoperto da un bosco fitto e ombroso , vivevano nel terrore perché i demoni si erano impadroniti del luogo, seminando distruzione. Giunge dall’oriente Kalòs che, cacciati e imprigionati i demoni nelle buie gole del monte, si ritira in un eremo solitario da dove potrà controllare le forze del male e difendere la città. Unica compagnia sarà una dolce cerva, che gli fornirà anche il latte, suo unico nutrimento. La povera cerva viene colpita alla gola da una freccia e prima di morire corre da Kalòs inseguita dal cacciatore ch... (continua)


Patrizia Lo Bue 17/07/2018 - 13:18
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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L'ANGELO


L’ ANGELO

Dall’alto di una piccola nuvola, in una dimensione spirituale, il giovane Gabriele, vittima di un incidente, osserva la vita degli abitanti della terra da una prospettiva completamente nuova e diversa, in cui egli stesso non sa bene come comportarsi, né quello che deve fare. Una voce bellissima proveniente da una figura di luce, gli ha comunicato che adesso egli è un piccolo angelo, con una importante missione da compiere: cercare di aiutare chi è in difficoltà. Missione non da poco con una umanità in perenne sofferenza. Egli si sente inadeguato ad assolvere un compito così importante, anche perché avrebbe tanto voluto vivere la sua di vita. Improvvisamente intravede una ragazzina in grave pericolo, suggestionata e manipolata da un circuito di malfattori dei social. Da tempo circuita ed incapace di sfogarsi con i genitori afflitti da grave crisi economica, la ragazzina è pronta ad accogliere una sfida: tentare il suicidio. Gabriele interviene e nella foga squarcia una bar... (continua)


Patrizia Lo Bue 08/04/2021 - 13:54
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L'attesa per il Natale a Cassino


Quello che succede in gran parte del mondo, anche a Cassino, nel basso Lazio, il Natale è una grande occasione di festa. Tutti ne approfittano per sfoggiare vestiti nuovi, imbandire le tavole con cibi e bevande abbondanti e diversi dal solito, scambiarsi regali costosi e raffinati, ma anche lì (come dappertutto) ci sono persone che non possono permettersi di far festa neppure la vigilia di Natale. Una di queste, forse la più povera di tutte, si chiamava Benedetta. Era una piccola e graziosa bambina di Cervaro ed andava a scuola a Cassino, grandi occhi cerulei nel visetto pallido, che vagava per il mercato a piedi nudi, guardando ogni cosa che c’era sulle bancarelle. Tutte cose per lei proibite, ricca solo del suo sorriso con cui cercava di intenerire i venditori, che le regalavano sempre qualcosa. Tutto quello che riceveva lo metteva nella tasca del suo grembiule. Il contenuto di quella tasca era preziosissimo: quello era il cibo per i suoi fratellini e la mamma che aspettavano a casa... (continua)

Savino Spina 14/12/2016 - 20:46
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