RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


Me Dea


La terra ha già asciugato il loro sangue, mentre sulle mie mani ormai rinsecchite, il loro colore non sbiadisce. Il carro del dio mi ha portata nel sole, in alto, a toccare le stelle, ad abbracciare la più grande, avrei voluto essere capace di stringere l'amore, ne ho abbastanza di questa luce, vorrei la profondità della notte che mi ha dato la vita.
Ricordo ancora la corsa disperata a fuggire la mia terra, nelle mani di un uomo che aveva conquistato il mare, sulla nave che leggera solcava le onde disperate, mentre nel blu più profondo vedevo le lacrime di mio padre, e già le mie mani erano sporche di sangue.
Addio fratello, sfogliavo i petali di un fiore oscuro fatto di membra.
Addio fratello mio, un petalo era la tua mano
Addio fratello mio, un altro petalo era la tua gamba
Sul percorso di briciole, nostro padre ti ha raccolto, mentre io ti salutavo fuggendo, sangue del mio sangue, primo martirio d'amore.
Ho toccato l'uomo e ho sussultato, io che mi vestivo da amazzone e facevo... (continua)

Denise Villa 13/07/2016 - 18:33
commenti 0 - Numero letture:1077

Voto:
su 1 votanti


Melodia della malinconia


Buona sera signori e signore, forse vi sembrerà sciocco ma oggi vorrei parlarvi di una melodia.
Quella melodia vibra tra i muri di casa mia e suona così forte che, pur senza toccare alcun tasto del volume, risulta travolgente. Dunque, mi trovo nella mia dolce casa, un grande palazzo che situa nella mia mente, dove entro ed esco senza bussare o chiudere la porta. Lì, dov'è tutto così opaco e freddo come fosse un’era glaciale, lì dove la mano non raggiunge terra ferma.
Questo luogo appare così distante ed offuscato come una giornata invernale in un paese desolatamente abbandonato. Sembra un ambiente scenografico tale, come se fosse fatto di proposito, per riprodurre al massimo la sensazione di un grande vuoto ed inutilità. Questo bellissimo posto è l’ambiente in cui vivo e mi farebbe piacere di farvelo conoscere.
Non temete perché per quanto deserto appare mi accoglie per non farmi sentire sola. Ogni volta questo meraviglioso luogo si allontana e poi ritorna da me per consolarmi. S... (continua)

Michaela Patricie Zaludova 22/02/2018 - 00:06
commenti 7 - Numero letture:1018

Voto:
su 4 votanti


Mimo


Salve, mi presento.
Io, indomita fino all’eccesso, ora e solo per voi. Apro il mio teatrino tragico-comico in cui queste parole lasciate da sole risulteranno noiose. Il mio mondo, dove l’energia svanirà e l’incontro con la realtà diventerà solamente uno sfregamento occasionale, privo di contatto umano.
Non ora ma già tra qualche millesimo di secondo mi sentirò piatta come tutti gli altri, vedrò i colori ma non sarò capace di percepirli come in quest'istante. Potrò rimanere a letto per ore o anche per giorni ed il mio tormento muoverà la mia voce sui tasti di un pianoforte. Una componente fuori posto dal mosaico dell'ordinarietà che stonerà le orecchie di tutti gli uditori presenti. Mi sentirò all'improvviso vuota. Rimarrò sospesa in attesa di cadere giù come fossi un’altalena terrorizzata che farà una fermata intermedia per ammorbidire l'urto dell'impatto.
Io amo stare bene, amo la vita, i fiori, la musica e la gente. Adoro il mondo stesso ed odio questo fantasma oscuro. Questa om... (continua)

Michaela Patricie Zaludova 18/04/2018 - 18:00
commenti 4 - Numero letture:905

Voto:
su 0 votanti


Nefasto venerdi


Era un Venerdì (giorno di festa nei Paesi Arabi) in apparenza come tanti altri,
ma per sempre rimarrà indelebile nella mia vita.
Normalmente ci si recava a fare compre nel centro della città, dove tra le strette vie, i negozianti urlavano le loro merci poste anche fuori, sulla strada.
Intensi profumi di gelsomino e the alla menta si mischiavano con l'acre odore della pipì dei gatti, confusionario il vociare per invogliare all'acquisto sia i locali che i curiosi stranieri facilmente riconoscibili, attratti da ceste colme d'oro li sparse in un'apparente abbandono.
Tutto procedeva con la solita flemma, fino a quando una voce gracchiante, proveniente da un'altoparlante annunciava l'ora della preghiera.
Tutto si fermava, nessuna trattativa andava avanti, nessuna vendita, ma tutto si fermava.
Tranne quel Venerdì, quel "nefasto Venerdì" quando insolitamente una marea di persone, tutti uomini, si affrettavano, con passo sostenuto, alzandosi la tunica x non incespicare, e le cia... (continua)

gianni cardoville 12/05/2016 - 10:18
commenti 2 - Numero letture:977

Voto:
su 1 votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti





Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
commenti - Numero letture:

Voto:
su votanti


Non ero un ladro


Questa è la terza volta in un mese.
Sono in fila in un negozio di alimentari mentre aspetto il mio turno e che chi è entrato prima di me sia servito e torni a casa, senza preoccuparmi di chi verrà dopo, perché scapperà alla vista della pistola.
È scarica; non uso proiettili, perché credo che la vita abbia un valore, per quanto le mie azioni dimostrano il contrario, e sono per questo condannate con severità.
Annunciano che sarà servito il numero quarantasette, il mio.
Estraggo la pistola e, come previsto, restiamo solo io e il cassiere. Voglio minacciarlo per ottenere i soldi dell'incasso, ma ha i riflessi pronti e mi colpisce scaraventando la pistola molto lontano mentre prende la sua e me la punta contro, senza mostrare le mie stesse debolezze, la mano non gli trema a differenza mia e mi guarda dritto negli occhi, mentre io proverei vergogna.
È tutta colpa mia. Non ho pensato di cambiare quartiere mentre si sparge la voce delle mie rapine e qualcuno decide di difendersi da s... (continua)

Armando Alfieri 04/04/2020 - 22:03
commenti 1 - Numero letture:699

Voto:
su 1 votanti



[ Pag.1 ][ Pag.2 ][ Pag.3 ][ Pag.4 ][ Pag.5 ][ Pag.6 ][ Pag.7 ][ Pag.8 ][ Pag.9 ][ Pag.10 ][ Pag.11 ][ Pag.12 ][ Pag.13 ][ Pag.14 ][ Pag.15 ][ Pag.16 ][ Pag.17][ Pag.18 ][ Pag.19 ][ Pag.20 ][ Pag.21 ][ Pag.22 ][ Pag.23 ][ Pag.24 ]

 
     


- oggiscrivo.it - Copyright 2009 - 2024 - Tutti i diritti sono riservati - Webmaster Mauro -