RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Pupetta


E’ mezzanotte.
Pupetta scende le scale del palazzo con in bocca un sapore amaro. E’ uno strano lavoro il suo, lasciare che ex carcerati la sevizino con una gentilezza che puzza di denaro. L’anima in gabbia, repressa, ha una luce lieve diversa da quella del primo mattino. Non c’è nascita né morte, solo una pentola a pressione piena di isterico tempo trascorso a confrontarsi con sé stessi. Il ferro delle barre è gelido ed accompagna i pensieri al traguardo: l’odio non accoglie mai il lieto fine.
Lei questo lo sa bene e dona amore per una manciata di monete. Una cosa è liberare il corpo da una cella, un’altra è liberare l’anima.
Tutti volevano fare molte domande a Pupetta, ma ad oggi nessuno le ha mai chiesto nulla.
Cosa si prova ad essere dentro uomini che sono stati dentro sé stessi per tanto tempo?
E’ un calore diverso? Brucia come il fuoco? Acceca come il sole?
Ma nessuno le ha mai chiesto nulla.
Qualche minuto prima, in uno degli appartamenti che accerchiano le scale che disce... (continua)

Bruno Gais 07/07/2018 - 13:46
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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RANDAGI


Andava solitario nella notte senza una mèta già prestabilita
senza pensieri, con la mente vuota e l’anima assopita
aspettando... che cosa? Forse fare un viaggio a ritroso nel tempo
per rivivere amori ormai sopiti? Ma ne aveva ben altri di ricordi.
Aveva percorso la propria esistenza consumando le scarpe e
la vita ad inseguire ideali illusori.
Già da molti anni aveva l’argento nei capelli
lentamente avanzava nella notte randagio e indifferente aspettando
che si chiuda il capitolo della vita, quando un cane randagio come lui
gli si affincò leccandogli la mano, un cane senza nome
in cerca di un padrone. Guardò quel cane dagli occhioni tristi
che lo seguiva mogio nella via cercando compagnia e fu vinto
da profonda tenerezza pensando: in fondo mi somiglia
come me è un’anima sperduta. Lo accarezzò dicendo: da oggi
sarai tu la mia famiglia, almeno avrò uno scopo per ricominciare
a vivere le briciole di tempo che mi resta.
Come se avesse capito il cane scodinzolò festos... (continua)

enio2 orsuni 13/07/2017 - 10:35
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Regina del giardino


Ogni giorno passavo per le tue scale, scavalcavo il muretto che divide le nostre case e aprivo il portone. Cercavo sempre di non farmi vedere, né da te né da nessun altro. Era stupido, lo so, ma era come se stessi facendo qualcosa di illegale. Spesso il mio cancello era chiuso e passare per il tuo, sempre aperto, mi era sembrata subito una soluzione. Da soluzione diventò abitudine. Quando ti vedevo là fuori, nel regno del tuo giardino, mi faceva quasi strano passare per il mio cancello o suonare aspettando che qualcuno mi aprisse. Sapevo che tu non avresti avuto alcun problema a riguardo, ma se lo avessi fatto in tua presenza, il mio vizio avrebbe perso la sua ragion d'essere e, forse, sarebbe venuto meno. E io non volevo perderlo.
Le rose del tuo giardino erano le più belle che avessi mai visto. La dedizione con cui te ne curavi ogni giorno era la loro bellezza. Il profumo delle tue rose e quello dell'erba fresca mi annunciavano la primavera. Talvolta anche il mio giardino odorava d... (continua)

Lucia Trucca 17/06/2016 - 03:41
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Remirro de Orco


Osservava sospettoso i movimenti del piccolo condominio dalla finestra della camera del secondo piano dalla quale aveva tutto sotto controllo.
Approfittando delle finestre poste su entrambi i lati dell'immobile poteva controllare l'intera area che lo circondava, una specie di "spada di Damocle".

Controllava il suo pollaio, sul retro della casa, pieno di ogni tipo di animali, tenuti come in un allevamento intensivo in piccole gabbie che consentivano lo sfruttamento migliore dello spazio a disposizione; aveva conigli, piccioni, polli e tacchini che nutriva, ammazzava e rivendeva.
E il cuore era sempre là, tra l'ortica e la gramigna, sempre con la falce in pugno intento a tagliare erba nei campi intorno che stivava nella parte chiusa del pollaio.
Quando era il momento di ammazzare le galline, su richiesta, tirava il collo anche ai pennuti di chi, nel palazzotto, non se la sentiva di farlo personalmente. Bastava chiamarlo quando si aggirava intorno alle sue bestie. Si emozi... (continua)


Glauco Ballantini 24/05/2017 - 09:36
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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Sara


Per chi ama leggere, un breve racconto
Da una storia vera

Sara

In primavera, ogni giorno, si recava sulla spiaggia con suo padre. Toglieva le scarpe e si bagnava i piedi nella risacca spumosa del mare.
Era uno spettacolo fantastico : le onde rumoreggiavano e facevano sentire la loro voce,in questo periodo dell'anno,in cui il frastuono dei villeggianti era assente. E a lei piaceva il mare d'aprile...lo sentiva suo...lo sentiva 'amico.
. Il padre si attardava a raccogliere le vongole, che l'Adriatico posava sulla sabbia. Ogni giorno tornava casa con un buon bottino,mentre Sara era soddisfatta di ammirare lo spettacolo sempre cangiante delle onde.
La brezza fresca le accarezzava il viso e si sentiva pronta ad affrontare la giornata scolastica.
Aveva nove anni ,un'intelligenza pronta ed una ironia innata.
Quel giorno arrivammo trafelati in Ospedale. Avevamo affrontato un lungo viaggio,per essere di conforto ai suoi genitori e a suo fratello,che non si davano pace.
... (continua)


Teresa Peluso 29/01/2018 - 14:14
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