RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Pray for Paris


Uccisi perché? Per il sogno di un gruppo di esaltati che giocano a fare la rivoluzione, si illudono di essere spiriti eletti, anime belle votate a una nobile utopia senza rendersi conto che i veri "figli del popolo", come li chiamava Pasolini, stanno dall'altra parte, sono i bersagli della loro stupida follia.

#PrayForParis... (continua)


Emanuele Pece 14/11/2015 - 15:50
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Preconcetto alla condizione


E’ risaputo che da tempo si determina una condizione favorevole al proprio io, e soprattutto al soddisfacimento dei propri bisogni e desideri qualora anche solo immaginandosene immerso è possibile conseguirli. Il conseguimento può o non può necessitare di un successo poichè vi si adempia, anche semplicemente l’attuamento per soddisfare lo scopo altrui, delle persone care esonera la responsabilità di un successo personale, lo si fa per altri, si adempie per essi, con o senza felicità, ma diviene un dovere e onere, semmai in alcuni casi anche un diritto, poter soddisfare altri, come propri figli che non si possono accudire per legge. La massa della società cui ci appartiene ambita a tale cerchio di comune bisogno, che fa riferimento comunque a partire dalla nascita delle prime tribù, ad un dare, anche in natura come procurarsi un’ascia, ad un avere una buona caccia. L’aiuto comune e reciproco avviene esclusivamente per classi della società, si aiuta solo se effettivamente fuori ad un sup... (continua)

Luca Di Paolo 06/10/2016 - 17:07
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Presente


Piano piano vedeva meglio. Capiva meglio le cose. Forse è normale o forse no.
Le situazioni si stavano comprendendo man mano.Non che vedesse lontano. Ma almeno capiva debolmente la situazione presente.
Sapete a me nessuno spiega cosa sta succedendo intorno a me quindi lo devo capire da solo.
Si poteva vivere un discreto presente sempre un po’ barcollante ma almeno vivibile,con meno sofferenza diciamo.
Almeno diciamo che non pensavo sempre al suicidio o forse qualche giornata in meno.
Aveva poche relazioni,quelle poche sempre più latenti.Forse era in arrivo qualcosa di nuovo.
La conversazione con qualcuno è una cosa che a me rasserena molto,ma diciamo che per tanto tempo era venuta a mancare.Forse si poteva trovare un nuovo equilibrio o delle nuove relazioni.
La chiave era quella di stare sempre molto calmi,non sperare in niente ma aspettarsi di tutto ma senza troppe emozioni.
Il passato aveva precluso molto situazioni a questa persona.
Fraintendimenti ,compromessi,malori,s... (continua)

Daniele Foglini 10/03/2017 - 20:33
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PREVISIONI METEO


Se il buongiorno si vede dal mattino …
La perdurante estate che insiste tenace con la sua irremovibile performance sulla pianura padana da tantissimi mesi (se non anni con perdurante siccità), trasformatasi ora in una deliziosa “ottobrata”, ha tutte le premesse per continuare senza soluzione di continuità a evolversi in una “novembrina” e poi in una “dicembrina”, fino allo “scoppio anticipato” della primavera nei primi mesi del nuovo anno, avvilendo a piedi pari l’inverno che sarà senza neve in tutto il nord dell’Italia.
Il surriscaldamento globale ci garantirà il tepore diurno, tanto che non sarà nemmeno necessario accendere il riscaldamento nelle case e negli uffici.
Risparmio energetico assicurato, con tanti saluti ai fornitori esteri di gas ed elettricità!
Fantasia? No, semplice esperienza contadina.... (continua)

Domenico De Marenghi 01/10/2022 - 22:28
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QUASI VIVA


Scrivo queste righe per non morire, e spero che ad interrompermi sia la quiete, la libertà, la fine in qualche modo, qualunque modo, di ciò che sta accadendo i n questo momento. Scrivo queste parole e spero che qualcuno le trovi.
Sto scrivendo perchè voglio che la mia vita non finisca ora, ne voglio ancora, ancora un pò...
Chiusa dentro questo stanzino, nascosta come un topo in un buco nel muro di una macelleria, sento gli spari, degli spari così forti che rimbalzano dentro di me, che sbattono contro il mio cuore...il mio cuore... credo si sia fermato in gola, perchè non riesco a respirare, non riesco a respirare nè piangere, ma con la mano mi stringo le labbra per paura che la mia anima butti fuori un grido involontario......per paura che mi trovino! Queste urla che sento, mi bucano i timpani, si infilano sotto la porta e mi avvolgono come un sudario. Questi lamenti che strisciano qui fuori nei corridoi sembrano venirmi a cercare, ma io mi nascondo, diventerò invisibile se necessar... (continua)

Silvia Simona Biolcati Rinaldi 01/03/2016 - 11:36
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Raccolta firme


Il figlio del becchino del paese, quando ancora dal codice a barre si era liberi di prendere un caffè al bar, mi raccontò che non aveva mai avuto paura da bambino dell’uomo nero perché stava seduto sulle ginocchia di suo padre tutto vestito di nero a guardare insieme le stelle che con quelle sue mani grandi sembravano così piccole.
Oggi ho come l’impressione che la sera sia cascata in questo caffè nero e che le stelle siano di meno. E ho le mani troppo piccole per un cielo tanto misterioso.

tempo speso tra
stelle in aspettativa-
corre la notte

In questi tre versi mi sono mosso in anticipo spegnendo io stesso le mie stelline…

“Ricordo alla persona che gioca con le stelline la sua meschinità, nel caso non se ne ricordasse, e aggiungo che non mi tocca minimamente”
Commento, che leggo come un’esternazione, di Antonio Girardi del 20/09/2021

farai ritorno-
benchè ormai caduta
con una stella

alma nella cenere
spogliato dell’alloro
(Tanka P come Pochezza, Mirko D. Mastr... (continua)


Mirko D. Mastro 23/09/2021 - 20:06
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Ricordi di un anno bisestile


Ricordi di un anno bisestile.

Furono giorni difficili, li ricordo, li porto cuciti sulla pelle.
Il 2020 iniziò in un modo “particolare”, se mi è concesso di usare un eufemismo; dapprima rischiammo la terza guerra mondiale ma poi…poi arrivò lui.
Giunse da Oriente, come un innocuo viandante ma io seppi subito cos’era realmente, cosa si celava sotto il nero mantello: la morte! E non mi sbagliai.
Febbraio, bisestile in quell’anno, si portò via molti cari che, a poco a poco, cadevano come mosche nella tela del ragno “Covid-19” o meglio conosciuto con il nome di “Coronavirus”.
All’inizio nessuno capì la gravità della situazione, nemmeno il sottoscritto, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciava moniti per niente rassicuranti. Ma a non capirlo non fu solo la povera gente ma neanche i potenti, gli eletti che detenevano il potere, coloro i quali sono chiamati a decidere e purtroppo mai bene, come in quel caso.
E mentre in Cina, all’inizio dell’epidemia, i morti si conta... (continua)


Poeta Errante 18/03/2020 - 19:33
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Riflettendo sul futuro


Trentacinque anni in completa difficoltà esistenziale.
Negli anni ottanta c'era tanta gente che lavorava, persone grandi che prendevano fiato solo in tarda serata davanti ad un bel bicchiere di vino. Le donne di giorno andavano in campagna con i mariti oppure lavoravano in casa facendo la spesa senza soldi: “ Il pane e 500 lire di mortadella” “Segno?” “ Sì, segna”.
Così si viveva a quei tempi, lavorando tanto e facendo spesa credendo alla parola altrui. I soldi c' erano pochi ma il lavoro era tanto. I negozianti sapevano che chi comprava “segnando” poi a fine mese o forse con qualche giorno di ritardo, sarebbe passato a pagare. Esisteva il ricco e il povero, ma la maggior parte dei poveri erano onesti tra di loro. Era un dare e un ricevere, la parola data era un patto di fratellanza.
C' era una sola televisione in casa e pochi canali da guardare, alcuni ancora non avevano il telefono fisso nelle loro abitazioni, erano costretti a tenere sempre in tasca i gettoni della cabina telef... (continua)

Cristina Mecucci 08/10/2014 - 20:47
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Roma Termini


Roma Termini

Quanto sei brutta Termini... quanto sei brutta Termini... da mattina a sera.

Se parto da Piazza dei Cinquecento e me incammino fino a piazza dea Repubblica... ce ne stanno de cose che nu vanno... basta guardarle con l’occhi... per non di... che se nu’ le vedi, le senti co’ l’orecchie.

De sindaci ne so cambiati... ma tu sei sempre rimasta... na’ sporchezza per nu di... na parola che fa rima co... schifezza... alla faccia del film... A Grande Bellezza.

E meno male che er cinema... ce difende ancora!

Se guardi... e bancarelle sui marciapiedi dee fermate... te rendi conto a che punto stamo... e nun ne che va avanti da un po’... ma è da anni... per non parla dell’auto in sosta non autorizzate... nei posti vietati e più impensati e se a tutto questo... ce metti e buche... gli arberi tagliati... coi tronchi morti fermi li da anni... che aspettano er ricambio...
che ve devo di?

Non parlamo poi dell’ondulamento dei vari marciapiedi...a colpa è sempre dei sampie... (continua)


Luciano Patacchiola 09/12/2015 - 14:09
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