RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sei come la musica addosso (vado a fare il solletico alla notte…)


(…così domani ci sveglieremo col sorriso)


Lascia che ti sfiori il mento
con la mano che abbandona i tasti
in questo sabato pomeriggio
di luglio inoltrato.
Delle volte può succedere che basti,
tesoro, quel che non è proprio un bacio.
Chiudi gli occhi, sarà un viaggio vivere
la normalità: quella di lotte al solletico
e baci sulla porta, di mattine incazzate
e mani strette… finché c’è da stringere.

…e stringi, stringi finchè c’è respiro.
Stringi forte amore,
ch’io non possa più fuggire.
Perché si resta in un abbraccio,
nei più dolci legami fatti di dita e sudore.

(Insieme, 3/3)... (continua)


Mirko D. Mastro 23/07/2020 - 18:37
commenti 7 - Numero letture:794

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Sei Tu


Guarderemo il caos con gli occhi del disincanto; non più rigidamente irregimentati nelle certezze di ieri avremo un’insperata libertà di azione. Ne soffriremo, forse, all’inizio, prima di cogliere l’inestimabile bellezza di una vita che va, senza schemi e senza legami, senza doverci chiedere il perché e senza dover rendere conto dei nostri errori. Ti bacio così perché solo tu sai ispirare i miei baci, e ti amo, ci amiamo, senza chiederci come, quando, dove…. Non importa.

Sei tutto e sei niente,
sei troppo, sei poco,
sei la pioggia che mai non si chiede
dove cavolo cade;
e non voglio trovare un riparo,
ma bagnarmi i capelli,
così, senza manco pensare.
Sei un cielo che fonde,
che scivola lento in parole
che più non conosco
e che aprono il passo a parole più nuove
che insieme impariamo.

Guarderemo il mondo da un posto privilegiato, perché il mondo si inchina davanti a noi. Ti amo perché sei così, ti amo se piangi, se sbagli, se parli, se ridi. Sei il mito che si fa person... (continua)


Andrea Guidi 19/08/2021 - 16:27
commenti 2 - Numero letture:433

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Semplici pensieri


Da te, è senza ombra di dubbio,
il posto più bello che c’è,
l’angolo migliore di questo mondo,
c’è tutto un altro mondo fantastico
tutto da vedere e tutto da scoprire,
quante emozioni!! Alla prima occhiata,
si pensa subito tutto questo sarà
ben difficile da governare!!
Innocentemente quante cose ci sono successe,
ogni cosa qua dentro è necessaria,
niente resta impassibile
a tutto offri una mano, in un lampo diverti,
mi sembra di avere a che fare
con un centinaio di mani, sei tu la padrona,
di questa stupendo regno, non sprechi mai
il tuo tempo, da te le magie pregiate
da semplici pensieri, nobili privilegi,
mi consegni, intrattenendomi a lungo qua dentro,
e persino ringraziando per esserti venuto a trovare!!... (continua)

FADDA TONINO 08/01/2023 - 16:43
commenti 13 - Numero letture:395

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su 7 votanti


Sempre


Troppo spesso l’avverbio
‘sempre’ lo si usa senza
rendersi conto del
reale significato, e allora
cerchiamo scappatoie
e giustificazioni affinché
venga disatteso.
Lo uccidiamo ogni volta
che decidiamo di buttare
via un sentimento,
o quando il risultato
di una scelta non ci appaga.
Lo crocifiggiamo ogni volta che
voltiamo le spalle all’amore
di chi ha creduto in noi.
Siamo i traditori dell’ombra
che ci cammina a fianco
di cui non possiamo disfarci,
prigioniera di un sole perenne.
Troppe promesse regalate
da un vento che passa
tra le gole dell’inganno.
Per tentare di cancellare
il mio ‘per sempre’ ho appeso
il dolore al chiodo della speranza
affinché possa reggere
il peso dei miei giorni.... (continua)

santa scardino 30/03/2023 - 18:43
commenti 11 - Numero letture:283

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silenzi


Tu che mi leggi, sai di me ciò che pensi di sapere
di te non so abbastanza, dici
...è una colpa?
il tuo dramma, Anna
lo leggo negli occhi tristi dei tuoi fratelli.
Sai, quella casa di Bonorva, l’ho sognata...non ci sono fiori dov'è il tufo, ma calce e pozzolana intrise di dolore e lacrime, troppe lacrime, piovono dal soffitto
ho visto serpi accattivanti e sinuose oltrepassare i confini sbarrati e nell'oblio di un incubo, scivolare indifferenti tra le tue braccia, torturate, offese.

Indossa quel vestito azzurro, forse è invernale, forse non ti entra più, ma gli occhi tuoi diventano luce viva
poi, esci, esci Anna
non ti curar di chi non c'è se non nei tuoi sogni di bambina, la vita non aspetta, il tempo è ingrato, gli uomini di più...
ma voltati a guardare chi, seppur con le stampelle, sceglie ogni giorno te. E' claudicante, è vero, ed ora anche stanco. C'è una panchina fuori, ed un cartello - c'è scritto "sono qui per sostenervi", siediti
chiedigli di sederti acc... (continua)


laisa azzurra 10/06/2020 - 22:09
commenti 16 - Numero letture:861

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Soffusa vela (Gli occhi)


Capita che certe parole donate si tingano di celeste emozione, come
alla finestra le onde del mare… da farti socchiudere gli occhi mentre guardi


Lesse
nei suoi versi
l’eleganza
di cui dentro a un sussurro
veste la malinconia, lei.
Lui accarezzò,
di nuovo bambino, quell’imbarazzo
che sfuma il cielo di rosa e d’azzurro.

nota: 26.05.2022 …ho aiutato questi versi nascosti tra le considerazioni lasciatemi dall’autrice Assanti, inconsapevoli d’esserci, ad uscirne. Grazie Marina... (continua)


Mirko D. Mastro 28/05/2022 - 05:59
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sogno di una notte


L'ostacolo là in fondo io vedo. Non guido sono dietro e lo sento, qualcosa non funziona sul freno. E' lunga e alberata la strada, ora il pericolo s'avvicina....ATTENTO!!!!

Che è successo, che silenzio. Chi guida il capo chino ha, nell'abitacolo con quel che rimane di questo rottame. Uno sportello dall'altra parte si apre. Qualcuno mi fa scendere di bianco vestito e mi prende per mano con un sorriso.

Lo guardo, sinceri sono i suoi occhi castani con i capelli a ricci rossi ondulati. Non parla e ancora tutto intorno è silenzio. Scendo, mi muovo ma sono in alto, nell'aria cammino. MIO DIO, allora.....non so se respiro.

Non è possibile, non ho sentito niente e non sono triste. Come è che forse alla mia età per la prima volta so cosa è la tranquillità.

Ma d'improvviso ricordo: i MIEI dove sono!

Poi un suono, gli occhi apro, gli spalanco. Nel mio letto mi trovo, allora non sono.... Sì, è la sveglia che suonava. Ma dove è quel GIOVANE che mi guardav... (continua)


Massimo Tovagli 30/03/2019 - 12:28
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Solo rapporti di buon vicinato


E quante volte serve di passarti accanto
quante volte di dormirti affianco
perché arrivi finalmente il tempo di una impercettibile carezza.
Per quanto ancora sarai solo un passante
un silenzioso occasionale conoscente
Come quelli che seduti al bar ti parlano di politica
green pass ...e di economia.
Eppure vivi nella mia cucina, siedi sul mio divano e non al tavolo del bar o della pizzeria.
E non ti interessa se sono depressa se ho la rabbia che mi mangia viva, che te ne frega,tanto stai al computer, nel tuo lontano mondo fuori casa mia, eh sì perché non c'è mai stato un nostro, non è mai nato n'è mai costruito. Chissà mai perché io l'ho voluto, desiderato e anche immaginato, bastava una parola una carezza,
bastava un po' d'amore vicinanza e perché no parole ma certo non quelle da telegiornale.
Anche stavolta saprò darmi una mano,
con un vedrai, andrà tutto bene, anche da soli ci si può aiutare...Tra noi solo rapporti di buon vicinato.... (continua)

Marina Lolli 27/10/2021 - 21:54
commenti 0 - Numero letture:351

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Sono il pennino di una Musa annegato nel calamaio


Arrivai in questo luogo per sfuggire agli occhi di una donna che nemmeno conosco.
Sono la memoria di un viso sbiadito, così celestiale da dover avere di diritto un posto nell’Olimpo, non questo chiostro
se non fosse quel viso stato cagione dell’invidia degli dei, mentre su questa terra non trova epiteti quanto basta soavi per narrarlo la penna tra le mie dita.
Sono qui da così tanto tempo che non so dire
cosa sia lirismo,
e quale la mia vita…

…il ricordo annebbiato dei capelli di lei che gli accarezzano
la mente, ha il sapore di perifrasi.
Non giacque mai al suo fianco, ma nei suoi carmi lei
seppe toccare le corde dell’estasi.
Divenne quel pensiero maleducato che si infila dappertutto, che porta fin sull’orlo di impazzire.
Fecero l’amore nei suoi versi. E quando lei
tacque, per un breve attimo si sentì morire.

(elegia prosastica III -Mitografia, agosto 2020)... (continua)


Mirko D. Mastro 13/07/2022 - 07:32
commenti 9 - Numero letture:331

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