Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Tutti i santi giorni Mi guardo. Senza specchio. Faccio scorrere gli occhi su tutto ciò che di me vedo. A tratti mi amo, mi coccolo e mi accarezzo. C'è voluto tempo, non poco. Non mi vergogno a dire che qualcuno mi ha aiutato, sono stati lo sguardo, la bocca e le mani di chi mi ha amato. Lì mi sono riflessa. Laghi specchiati dove soffiando ho mischiato le nuvole rosa e i temporali estivi, la nebbia ha reso gli occhi limpidi e i sassi tirati, tra i cerchi si sono persi.
Peccato che tu esisti ancora. Non so dove sei. Qui nel mio letto, a un chilometro da me o in una città lontana. Tu e il tuo fiato sul collo. Se sapessi a quale sottoinsieme di razza appartieni, ti metterei in vitro e lì ti lascerei. Senza ossigeno, senza luce. Perché tu non sintetizzi né l'uno né l'altro e hai bisogno di respirare l'alba e il tramonto altrui. Mi sei stato addosso. Nelle notti e nei pomeriggi afosi nascosto nella cicuta di un sospiro d'amore. I figli che ti do possono diventare per te una non sostenibile testimonianza di amo... (continua) Grazia Giuliani 25/11/2020 - 12:51 commenti 13 - Numero letture:762
Un calcio Un calcio, si un calcio per dire che ci sono
Sono nata morta da un padre ignaro di me e già orfana di madre. Dopo un flash di luce, di nuovo buio, ma questa volta mi sento anche soffocare ed ho freddo. Non so ancora piangere ed allora me ne sto in silenzio e ogni tanto do qualche calcio all'involucro nero in cui mi hanno messo. Di calci ne ho sempre dati tanti quando ero lì, al calduccio, nel ventre di mia madre dove non c'era molta luce ma tanto calore. Ogni giorno vestivo di emozioni la mia vita che si affermava sempre più e mi incantavo a seguire la voce ritmica del mio cuore che correva e precedeva in vittoria quello di mia madre. Daniela Cavazzi 24/09/2023 - 18:51 commenti 1 - Numero letture:162
Un conforto culturale (e spirituale) in tempi tanto bui Viviamo tempi critici oltremodo scadenti e con questa pandemia, senza strette di mano ed abbracci ma con mascherina e distanza sociale, finanche l’amor ci si rivolta contro!
Purtroppo, senza neanche più coscienza morale, abbiamo divelto pure i margini naturali e adesso, dopo esser sopravvissuti al diluvio universale, la nostra sgangherata barchetta, in balia delle onde, rischia seriamente di affondare con i ghiacciai alla deriva per catastrofe ambientale. In isolamento totale non ci resta che il conforto della nostra eterna compagna di viaggio, la famigerata anima alla cui ricerca mi recai per colmare il vuoto e il buio depressivo in cui ero sprofondato. E così, sulle tracce di quel brontolone di Eraclito (i confini dell'anima non li potrai mai trovare... così profondo è il suo logos!), varcai i confini dell'anima ed ho scoperto perfino il suo profondo logos (la ragione della vita) che ho messo addirittura in versi con “La legge dell'anima”: Esisto per amare veramente Francesco Andrea Maiello 27/10/2020 - 05:57 commenti 2 - Numero letture:595
Un delitti efferato Camminava sempre a testa bassa, trascinandosi dietro i suoi due bambini. La femminuccia era così piccola, che aveva il ciuccio in bocca. Il maschietto aveva all'incirca sei anni e camminava tenendisi attaccato al passeggino della sorellina.
La guardavo passare ogni mattina, bella e malinconica. Non era del mio paese... dall'accento sembrava essere siciliana. Il marito era un artigiano di buona famiglia e molto apprezzato per il suo lavoro. Sembrava tutto all'insegna della normalità... eppure... qualcosa non quadrava. Amelia, coi pochi soldi che le dava il marito, cercava di risparmiare sulla spesa, poi, raggranellare 20, 30 mila lire, correva in Posta e le depositava su un libretto di risparmio. Voleva portare i suoi bambini in Sicilia, per farli conoscere ai genitori, che erano poveri e non avevano la possibilità di affrontare un viaggio. I bambini erano timorosi e Giulio, il grandicello, camminava sempre attaccato ad un lembo della gonna della madre. Lei era bella, di quella b... (continua) Teresa Peluso 27/11/2019 - 20:51 commenti 4 - Numero letture:698
UN MONDO A COLORI Ho pensato tante volte a quale potesse essere il colore più adatto per il mondo, quello più azzeccato, quello che potesse avvolgere tutti i colori (Il blu del mare, il verde delle montagne, il rosso dei tetti, l’azzurro del cielo).
Forse è impossibile pensarlo, forse è strano credere che il mondo ne abbia solo uno, anche perché in ogni dove, in ogni istante in cui proviamo a guardarci intorno ogni cosa assume perfettamente il suo colore, e non sapremmo mai immaginarci nessuna cosa, diversa da come ci è sempre apparsa. Per consuetudine dunque, riconosciamo: IL ROSSO all’amore; Vincenza Mezza 03/03/2018 - 12:10 commenti 1 - Numero letture:952
Un nonno racconta il dramma dell’abbandono. Quante sorprese ci riserva la vita… pensi alla vecchiaia non come a una sconfitta, ma a una seconda giovinezza… con una marcia in più, perché piena di esperienze, pronto a dedicare tutto il tempo ai nipoti… ricordo l’arrivo del primo nipote ero nella sala di attesa nervoso, non riuscivo a stare calmo… cercavo di nascondere l’emozione! quando una voce ruppe il silenzio! Chi sono i parenti? è un bel maschietto. Un fuoco invase la mia anima… piansi di gioia, di una gioia diversa di quando nacque mio figlio… una gioia che solo i nonni possono provare, capire.
Purtroppo è solo un ricordo, perché la realtà di oggi è ben diversa. Ogni giorno è una sfida contro un sistema che definisce… vecchi, inutili persone che dopo una vita a sostenere una famiglia… si trovano ad affrontare l’umiliazione di essere un peso… un pacco ingombrante…un qualcosa da sistemare in qualche casa di cura, un dramma che si consuma in tante famiglie… compresa la mia. donato mineccia 07/07/2015 - 19:54 commenti 16 - Numero letture:1361
Un paese di montagna. Vi presento il mio paese di montagna, dove vivo e lavoro e osservo il continuo andare della gioventù, comprese le mie figlie. Nel giro di qualche lustro la popolazione è dimezzata e i servizi essenziali per l'intera comunità sono messi a rischio dalla mancanza di utenti. Scuole, uffici postali, servizi sanitari e di trasporto traballano sotto la voglia di chiudere che lo Stato risparmiatore vuole imporre.
Ma il vecchio paese non ci sta e dopo una lunga riflessione rimprovera la sua gente e si ribella a questa condizione. E dice: Ciao sono Fiumalbo, un paese di montagna. Il tuo! Dalla preistoria porto le prime tracce di voi -genere umano- Coi boschi vi ho protetto, riscaldato e dato cibo. Coi fiumi bianchi di spuma ... (continua) Rochi Pinto 19/04/2016 - 23:24 commenti 2 - Numero letture:1227
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
UN QUADRO DI PERFEZIONE Qual è il ruolo dell’essere umano all’interno della Terra? Ce lo siamo mai chiesto? Io credo di no, o forse, non gli diamo abbastanza importanza…
Se immaginiamo la Terra, che si trova all’interno del sistema solare, che a sua volta è parte della nostra galassia e che essa rientra infine nell’immensità dell’universo, noi, esseri umani, abbiamo un valore inferiore alle briciole di pane presenti sulle nostre tavole ogni giorno, siamo come dei piccoli atomi, tanti, ma pur sempre minuscoli che vanno a formare una grande molecola: la popolazione umana. Soffermiamoci però solo sulla Terra, non andiamo oltre l’immensità e non raggiungiamo l’infinito. Se la paragonassimo ad un quadro noi saremmo… come dire, una macchia, una tra le cento mila pennellate, se non di più, che Van Gogh ha dato sulla tela per dipingere la sua notte stellata. Di quest’opera saremmo solamente una leggera sfumatura che, può contribuire a rendere il quadro migliore, ma che non fa parte dei colori di base, che hanno... (continua) Eleonora Bassi 20/11/2020 - 10:48 commenti 1 - Numero letture:654
Un vaccino (o meglio terapia, dieta) culturale Considerazioni culturali (La luce della cultura) sotto l'albero di Natale, al posto delle solite banalità di Vespa, presente in ogni luogo... televisivo!
Se in tempi di pandemia ricorriamo al vaccino, per il degrado ambientale, il fanatismo religioso, le insane guerre fratricide e la piaga del razzismo, bisognerebbe ricorrere a un un vaccino culturale. Francesco Andrea Maiello 14/12/2020 - 16:45 commenti 0 - Numero letture:523
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