RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Fui, ormai ,Giunto al porto.


Volto sgomento.
Cuori di ghiaccio,
su in alto , per la collina
occhi serrati, tremolio d'arti,
solo arti;
Corpo anatomico,l'anima instabile
pianta o spettro,
mai umano.
Follia.
Andare , seppi
cercando tra l'incanto
per l'altura d'un cipresso
affranto, il dolore per quel decesso;
Decesso d'un cuore, organo utile
ne feci o
morii provandoci
oggetto d'amore tra i calci
e l'atti vandalici
vagabondo per l'urbe
quanti pugni
sassi addosso e
quanti
piedi
confusi,veloci
andarono in fosso
per cercare un posto,
quel posto
dove al sicuro,lungi dall'esser
io
definito duro,di ghiaccio
e lì
acqua diaccia
mi ci gettai.
tra l'acque d'un fiume le lacrime mie
confuse,
ero fors'io la loro sorgente?
O quest'infinite acque,sempre in moto
flusso incessante,
oblio di corpi
covo d'anime spente.
Tra la quiete e il flusso
tra la corrente,l'aria
e il ricordo di quel fosso
confuso,matrimonio d'anime
connubio,decisione unanime
lasciai che un cuore
affranto dal dolo... (continua)

Ludovica Gabbiani 26/01/2018 - 19:40
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Giacinta


Il temporale aveva brontolato sin dalla tarda sera; era arrivato dalla parte del Garda, come sempre, da est, carico di bile. Nello scuro della notte le nuvole non si potevano distinguere, se non per le saette che ne illuminano i contorni. Giacinta non chiudeva mai le imposte della sua camera da letto, così essa intravedeva, attraverso il tendaggio sottile, i lampi che abbagliavano la stanza, mostrando gli spigoli dei mobili lucidi, d'altri tempi.
Improvvisamente cadde un fulmine con un frastuono secco. Giacinta sentì i canarini, che teneva in cucina, agitarsi dentro la gabbia. Sbattevano le ali contro le barrette di alluminio. Pensò di alzarsi per rassicurarli, ma l'idea di uscire dal letto la fece desistere.
Attese ancora qualche minuto e i canarini si acquietarono. Seguirono attimi di sospensione, poi ecco lo scroscio impetuoso, una caduta d'acqua verticale, senza un filo di vento e cominciò la pioggia per l'intera notte. La primavera calda portava questi cambiamenti repentini. La ... (continua)

mariateresa morry 06/03/2015 - 21:01
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Giacomo


«Sei orrendo, sei grasso, sei una palla di lardo di merda! A nessuno piaci, le ragazze ti schifano. Sai perché? Perché fai schifo al cazzo!»
Le parole meschine colpiscono come dolorosi pugni nello stomaco ma Giacomo non controbatte il suo interlocutore e non abbassa nemmeno gli occhi inumiditi.
«Se un giorno sparirai dalla faccia della Terra, non mancherai a nessuno. Hai capito, ciccione?»
Gli occhi del sedicenne iniziano a sgorgare lacrime, però lui ancora non se ne va. Resta lì, immobile.
«Scommetto che quei due stronzi dei tuoi vecchi si son pentiti di averti messo al mondo. Dovevi rimanere nelle palle secche di tuo padre. Sarebbe stato meglio per tutti!»
Queste ultime frasi gli procurano più male delle altre, cosicché Giacomo finalmente decide di allontanarsi dallo specchio della sua camera da letto lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.
«Mi sono svuotato e quindi sono a posto. Vi faccio vedere io e dimostrerò che sono più forte di voi!» pensa l'adolescente tra il riso... (continua)

Giuseppe Scilipoti 26/10/2018 - 07:55
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Giudici o giustizieri


Giudici o giustizieri?

Camminava rasente ai muri, cercando di confondersi con l’oscurità della sera.
L’uomo, sessant’anni mal portati, indossava un impermeabile sgualcito, grigio come la sua figura, i pochi capelli unti, color cenere, partendo appena al disopra dell’orecchio sinistro, attraversando l’intera calotta cranica nel vano tentativo di occultare una calvizie all’ultimo stadio, terminavano la loro corsa accanto all’orecchio del lato opposto.
Il viso scarno tradiva una sofferenza antica, oltre alla paura di non riuscire a portare a termine il piano meticolosamente studiato per settimane.
«Eccolo!» esclamò, puntando lo sguardo su una macchina parcheggiata al lato opposto della strada.
Attraversò rapidamente la via e, altrettanto rapidamente, si sedette accanto all’uomo seduto al posto di guida.
«Si va?» chiese l’uomo corpulento dalla folta capigliatura, forse tinta, nera corvina, che assieme al giubbotto di pelle stile militare contribuiva non poco ad abbassarne l’età pe... (continua)


vecchio scarpone 10/02/2019 - 18:31
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GIULIA (La figlia di nessuno)


Giulia
(La figlia di nessuno)

Viveva in una grande e bella casa di un paesino dell'entroterra della bella Sicilia una donna sensibile e cordiale di nome Matilde, sposa di un gentiluomo, che aveva il vizio di giocare frequentemente a carte. La casa si affacciava sulla piazza larga e lunga, palcoscenico di quei cittadini, attori più o meno protagonisti che abitavano il paese. Il sole era la fiaccola potente del luminoso giorno, mentre di notte cornice e luce della piazza erano gli antichi lampioni. Tutte le feste, le cerimonie tristi, gli incontri ed anche molti scontri avvenivano lì.
La signora Matilde, malata di cuore, usciva raramente e più raramente passeggiava. I suoi occhi cerulei perforavano i vetri dell'imposta di un balcone e di là rubavano immagini, ricordi, attese, lontane amicizie, desideri e tra questi il più soave, il più forte a cui una donna anela: un figlio. Aveva conosciuto l'amore di cuore e di sesso, ma il frutto che lo stesso produce a lei rima... (continua)


Gino Ragusa Di Romano 03/12/2013 - 16:34
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Gli amanti del diavolo


A volte ci sono storie che non trovano posto in questa vita.
Forse perché sono nate in un posto sbagliato, gremito di veleni e serpi, di trappole fatte di polvere e sangue, di ipocrisia e malignità; o semplicemente perché sono troppo grandi per poter vivere in un mondo così limitato. Certo è che i grandi amori vanno oltre, e a volte ritornano: per loro la fine di una vita non rappresenta mai un ostacolo.
Avevo sentito parlare dalla cara vecchia Rose, la nostra balia (Dio la benedica), della storia di Magdeleine ed Edmund, due amanti persi ai tempi del lontano ed impolverato 1515, che ancora oggi si aggirano per le vie del castello di Ashford tormentando gli eredi di coloro che li portarono alla morte. Mi piace immaginare questi amori antichi e più forti delle montagne come sprazzi di energia divina racchiusi tra un bacio o un abbraccio, quasi sempre finiti tra strade o roghi dimenticati da tutti. L’eternità esiste solo per loro, che continuano ad amarsi anche dopo quella vita, falcia... (continua)

Giorgia Deidda 27/04/2012 - 21:08
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GOOGLE MAPS


Me ne sto ancora qui, seduto a questo tavolo bisognoso di un’urgente pulizia, con lo sguardo perso nel monitor e la mano serrata sul mouse.
Non posso leggere, né guardarmi attorno. La vista si è ormai assuefatta alla luce tenue che si irradia dallo schermo sempre acceso.
Non che ne abbia bisogno, in fondo. Nessuno mi chiama, nessuno mi scrive e i libri hanno smesso di interessarmi da un pezzo.
Fuori, il mondo continua a macinare la sua vita. Di giorno e di notte, ma io non me ne preoccupo. Il silenzio mi circonda con la sua cortina di ombre che si allungano impietose, mi accarezza e mi sfiora con il suo alito gelido e sinistro.
Non percepisco neanche i rumori di questa paranoica città che striscia come un serpente e sbatte il suo egoismo contro le mie vetrate. Non li sento, neppure lontani e ovattati, come quando penetravano, una volta, attraverso i doppi vetri delle finestre. E nemmeno più mi giunge il canto mattutino degli uccelli né l’abbaiare notturno dei cani o il rincorrers... (continua)

Paolo Guastone 02/12/2021 - 12:25
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Guardo sempre lo stesso film


''Svegli al mattino'' è un film che ho amato particolarmente. Non si tratta del mio preferito, ma ne conosco ogni sequenza e dialogo. È il film che vedo quando mi sembra di essere bersagliato dai problemi e lo sconforto prende il sopravvento e non basta la mia positività a farmi sentire meglio. Come molte persone cerco la forza all'infuori di me e, fortunatamente, so che posso trovarla in quel film, o meglio, nella storia che viene raccontata e dal modo in cui è vissuta dai protagonisti, che non vivono il lieto fine, ma riescono a superare gli ostacoli e a restare uniti.
Lo so che questo è probabilmente sciocco, ma lo trovo altrettanto romantico: trovare la forza di cui si ha bisogno nelle storie degli altri, perché, anche se degli autori le inventano e le rendono avvincenti per un pubblico che ha bisogno di emozioni, per me è tutto vero e quelle persone lottano nel mondo in cui sono io e provano il dolore che sento io in certi momenti ed è bello avere un esempio a cui ispirarsi e da... (continua)

Armando Alfieri 14/04/2020 - 13:01
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Ho avuto tutto dalla vita


Premessa
Ieri sera Enrica, mia moglie, mi ha detto di una persona che lei stimava molto e di cui spesso mi parlava che ha vissuto il calvario che ho rappresentato in questa brevissima storia.
Ne sono rimasto profondamente colpito e, complice una indisposizione, questa notte ho dormito pochissimo e ho scritto, rigirandomi inquieto sotto le coperte questa storia, poi oggi l’ho stesa su carta.
I fatti sostanziali: matrimonio, due figli, droga, separazione, la malattia e poi l’ultima scelta nella vicina svizzera sono l’architrave sulla quale ho posato le mie “perline”.
L’inizio non vuole far presagire lo sviluppo del dramma, poi una ad una emergono le pene.
Andare a scavare oltre nel pensiero di Luca mi pare un compito arduo e per certi aspetti irraggiungibile e comunque richiederebbe un ulteriore “calarsi” e anche se da “sano” non è semplice.


Ho avuto tutto dalla vita
Ho avuto tutto dalla vita.
Mio padre un importante e stimato chirurgo. Mia madre architetto con una passione ... (continua)


Roberto Colombo 05/02/2019 - 12:27
commenti 3 - Numero letture:915

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