RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il cappello

Ogni qualvolta che un traffico di pensieri domina la testa, tanto da sostituirsi al peso della gravità per diventare un colosso che spinge il mio capo verso il centro della Terra, ogni qualvolta accade ciò, cerco il vento.
Lo cerco ovunque:
Alla finestra, nel parco, tra le porte della casa.
Sono pronto a spingermi in luoghi lontani.
Il vento porta via tutti i pensieri e mi sento più leggero.
Succede spesso, vicino al mare, di trovare un buon vento.
Ma quel giorno era arido ed i vascelli dei pensieri avevano rilasciato ancore di platino.
Leghe di platino e iridio.
Scure nel colore, ombre nella testa, le solite domande:
siamo formiche in questo mondo e spesso, ci prendiamo il lusso di valere troppo. Il giudizio delle nostre azioni diventa rigorosamente severo, come se un dolce peccato possa ferire il mondo intero.
Falso, ridimensiona, non considerarti come attore protagonista perché sei una formica e il mondo non ha giudizio verso di te.
Il mondo con il suo 46 di piede calpes... (continua)

Bruno Gais 02/10/2017 - 11:11
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Caos

In principio credevo che il grande disagio provenisse dal sovrapporsi di due elementi: la voglia di vivere il presente,la speranza, ed il passato,i rimpianti.In quel brodo di emozioni potevo essere paragonato ad un’equilibrista, ma in effetti, non è così.La ricerca della felicità è un obiettivo non perseguibile,lei, fonda le basi su regole ben stabilite, su qualcosa di finito,noi, materia, ci nutriamo del caos, nient’altro che un insieme di atomi costretti a stare insieme.Ecco, se già la nostra parte più piccola non si sente libera, siamo costretti a portarci dietro questo disagio.Il cerchio si chiude facilmente, quando all'improvviso intravedo la parte peggiore di me tra le nuvole: danza e sorride, la sua musica è il tempo e il suo nutrimento i miei errori.Le chiedo se avesse sempre danzato e lei mi risponde: “anche da prima che sei nato”...Furioso le scaglio qualsiasi cosa contro, non serve, la rabbia fortifica il disagio.
Mi fermo
“perchè dai la testa al muro?”
sorrido e inizi... (continua)

Bruno Gais 22/06/2014 - 22:22
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3. Il Mare (Viaggio)

Ci sono troppe nuvole, ancore tra le onde, come se la sabbia o qualche roccia, potessero davvero fermare il Male. Troppe poche barche capiscono davvero quel movimento caotico: troppe teorie, dogmi e spiegazioni tutte vane, l’unico scopo è soddisfare quel bisogno di bene, di stabile.Sarebbe tutto molto più semplice se solo non ci fossero schemi, perchè la nostra natura non è definita.
E invece, ancore ovunque.
Eccomi qui a testa in su, tra i miei pensieri, in viaggio, è rosso il mare....Dove sono diretto?
Sono sempre stato attratto dal mare, con un respiro profondo puoi viaggiare in un altro mondo, lascio alla sostanza gassosa i miei problemi, mi immergo nello stato liquido e posso immaginare di farne parte, sarebbe un grande sollievo essere un volume non circoscritto da una determinata forma.Per questo ti amo, mare, sei libero di essere tutte le forme che vuoi, sei troppo maestoso per essere influenzato e il solo osservarti mi permettere di viaggiare, in questo viaggio.

Chiuso in... (continua)


Bruno Gais 24/06/2014 - 22:29
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L\'uomo delle stagioni.

L'uomo delle stagioni.

Era un autunno freddo; voleva forse fare uno sgarbo all'estate che sembrava già così lontana, o più semplicemente, si era innamorato dell'inverno.
Le mani formavano crepe indicative di quella situazione.
Uno sgarbo tra stagioni.
In cinque aspettavamo un treno urbano, sempre in ritardo, non rispettava le coincidenze, e così ne creava di nuove.
Plasmava destini nell'attesa di scintille tra i binari.
Tutto appariva privo di luce per esaltare quelle scintille.
L'oscurità invase le nostre membra nonostante l'orologio segnava il primo pomeriggio.
Manca ancora Lucia dissi.
Non possiamo aspettarla in eterno, già abbiamo perso due corse per colpa sua. E' ora di andare. Disse Anna
Ma poi Lucia, come l'inverno, venne.
Al botteghino presi il biglietto per me e Lucia.
Perchè non lo fai anche a me il biglietto- disse Anna.
Prendilo da sola- dissi.
Anna era la mia ragazza.
Nella metro tutto risultava: fermo.
A comporre un contrasto perfetto con la lenta dinami... (continua)


Bruno Gais 07/10/2017 - 12:00
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Lamia

E' la nona di Beethoven e la mano di lei, come una cioccolata calda che sgorga dalla tazza, sfiora i miei pantaloni.
Osservo come ogni piega si rilassa e smette di resistere alle antiche tradizioni cristiane.
E' il momento più intimo quello in cui due corpi iniziano a conoscersi.
-Lasciati scoprire- dice.
-Il tuo corpo è una bellissima opera d'arte-continua.
Provo una sensazione di fiori appena nati.
Il calore dirige.
Ogni vita emana differente energia, ciascuno di noi è una sinfonia differente che bagna di sé quel che circonda.
Adesso lei è più vicina, e la nona incalza, Beethoven sa essere duro.
Ma anche io.
-Perchè mi fai questo?- Le chiedo.
-Perchè sono una Lamia-
Che significa?

Beethoven rallenta, ed io sprofondo sul sofà senza più certezze, e lei può invadere completamente il mio mondo per qualche secondo.
Beethoven lascia andare i cavalli che iniziano a correre sui prati verdi della Scozia.
Io guardo il cielo dell'antica Grecia, ricco di stelle.
-Zeus ed Era ne... (continua)


Bruno Gais 11/10/2017 - 12:02
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