RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



L'arca di Noè

Capitolo I
UN SOGNO RICORRENTE
Sapevo che era un sogno eppure lo vivevo talmente intensamente che sembrava vita vera!
Quel sogno ricorrente continuava da qualche tempo ad impossessarsi di me, delle mie notti e non sapevo, o meglio, non capivo come mai si ripeteva quasi sempre nello stesso modo: cambiavano solamente ora i luoghi, ora i personaggi, ma la linea temporale del sogno era sempre la stessa!
Non c’era un motivo vero e proprio scatenante del sogno eppure sentivo che era qualcosa di anomalo e dentro quel sogno io vivevo come fosse vita vera, reale ….. mi sembrava bella questa cosa ma la trovavo anche inquietante, soprattutto quando gli eventi di quel sogno si facevano più strani che mai e forse anche, a mio avviso, un poco pericolosi nel loro svolgersi su quella linea temporale.

In uno di quei sogni il silenzio si esprimeva come nel battito d’ali d’una farfalla mentre lieve la brezza muoveva a far vibrare le fronde; la natura mai stanca d’emozionare dipinge... (continua)


Maria Luisa Bandiera 20/10/2020 - 07:54
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Il nuovo mondo

Il nuovo mondo
(La macchina del tempo cap. III)

Ohhh ... che meraviglia fu la mia espressione meravigliata davanti a ciò che vedevo ... e mentre il turbinio d’immagini iniziava a fermarsi pian piano, restavo estasiata sempre più dall’incantevole paesaggio che si poneva davanti a me.

Si respirava un’aria pulitissima rigenerata dall’immensità di verde che si trovava ovunque, dentro e fuori dalle case, le città come io avevo in mente e come sono oggigiorno non esistevano più.
Alla base della terra c’era solamente vegetazione, e gli edifici erano tutti costruiti in verticale di dimensioni immense come fossero stati paesi o città e sembravano quasi sospesi a mezz’aria e forse lo erano proprio.
Tutte queste piccole città avevano su ogni piano immense zone verdeggianti che facevano loro anche da polmone per dare ossigeno.
Non si vedevano strade intersecate come ai giorni di questo tempo da dove io sono venuta ma solamente qualche collegamento tra un paese e l’altro e co... (continua)


Maria Luisa Bandiera 15/06/2023 - 07:30
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Dolce e sfuocato ricordo

Dolce e sfuocato ricordo

Quella foto sbiadita dal tempo mi parlava di te ricordandomi il tuo caro sorriso, facendomi rivivere quei giorni di mamma felice e serena che crescendoti si appagava dell’amore dato e ricevuto.
Alcuni ricordi restano nella mente legati per sempre, a volte si sfuocano perdendosi nel tempo che passa inesorabile … ma resta sempre qualcosa che mai potrà svanire nel limbo del nulla!... e si sentono come dolci caramelle al miele che profumano ancora di vita.... (continua)


Maria Luisa Bandiera 29/09/2023 - 07:20
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L'ultimo immortale

L’ULTIMO IMMORTALE
(Highlander)

C’era un gran rumore nel parco giochi tra i gridi gioiosi dei bimbi che giocavano e il gran chiacchierio dei genitori a conversare tra loro o insieme alle bambinaie che avevano il compito di tenere d’occhio i piccoli.
Il parco giochi svuotato, era rimasto solitario, aveva quasi un’aria spettrale con quella altalena che ancora continuava a dondolare da sola generando nell’aria un cigolio perpetuo, continuo e lugubre come se da quel suono bisognasse aspettarsi un qualcosa di pesantemente tragico … un’ombra smarrita tra i giochi cercava di tornare a casa, ma non sapeva dove andare … sembrava quasi si fosse persa tra le altalene e i vari giochi dei bimbi. Poco più in là qualche gitano aveva piazzato una giostra con i cavallini che ora erano fermi.
Si era alzato il vento che pareva ululare tra le fronde degli alberi con le ombre della sera che scendevano velocemente mentre gli ultimi bagliori del giorno proiettavano lunghissime ombre sul terreno... (continua)


Maria Luisa Bandiera 19/04/2023 - 08:42
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A fine inverno (100 parole)

Scalpita il tempo dopo i dì della Merla e si premura di un sole che scalda.
S’affacciano giorni carichi di caldi tepori tra zolle indurite che chiamano fertile pioggia … arrivano nuovi profumi ed utili insetti.
Ma poi s’affaccia la “candelora” col suo detto:
“quando vien la Candelora dell’inverno sémo fòra ma se piove e tira vento, dell’inverno semo ancora dentro.”

“un vero viaggio non ha una meta precisa e non è mai del tutto arrivato.”

… ma poi … riappaiono sogni di primavere, di suggestivi colori che decorano rami di verde fogliame per un nuovo ciclo stagionale.... (continua)


Maria Luisa Bandiera 03/02/2024 - 07:42
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