RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Non toccare la frutta acerba

Ero stanca e volevo solo dormire con la mia bambola. Ricordi? Tu me l'avevi regalata! Mi avevi detto, prendendomi in braccio come fanno tutti i papà, che volevi donare una figlioletta alla tua bambina. Io ero felice e stringevo forte al petto la mia piccola creatura, che aveva gli occhi grandi come i miei. Quegli occhi enormi che spiccano sui volti paffuti dei bambini.I piccoli hanno gli occhi così immensi...! Si spalancano meravigliati sul mondo come fiammelle accese nel desiderio di immagazzinare mille e più emozioni. Col passare degli anni, gli occhi si rimpiccioliscono e si allarga il cuore, sede di ricordi e sentimenti. Il mio cuore è già enorme e gonfio, ma non per amore. I miei occhi sono gonfi di pianto e allargati, ma non di gioia e conoscenza. Sono a letto nella mia stanzetta e non riesco a dormire. Tu, mamma, non sei qui. Sei innamorata del tuo compagno e della tua camera dipinta di rosa. E' tutto troppo rosa dentro e fuori di te e tu non riesci a vedere le oscure ombre che ... (continua)

Giovanna Balsamo 18/06/2016 - 19:54
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I miei ampi spazi

Percorrevo larghi ed ampi viali colmi di luce, calzavo larghe foglie, cavalcavo fulgenti comete, mi specchiavo nelle notti stellate: senza baratri, nè muri da scavalcare, nè filo spinato da mordere. Poi mi accadde di perdermi lungo la via. Mi ritrovai ad affrontare mareggiate. Nel caos persi la mia vecchia bussola, si spensero tutte quante le luci ed io rimasi al buio. Mi smarrii così in oscuri anfratti. Percorrendo stretti cunicoli e strisciando fra sorci e vermi, mi accorsi di aver perso i miei ampi spazi. Inerme e spogliata delle mie certezze, vagai per giorni alla ricerca di essi. Li ritrovai, in un misero angolo. Sguazzavano fra detriti e scorie, amoreggiavano con scolorite maschere, odoravano fiori finti e ascoltavano spudorate menzogne. Reclinai all'indietro il capo, per raddrizzare il mondo: chè mi parea capovolto. Cominciai a sciacquarmi con l'acqua di fiume e con entrambe le mani bevvi acqua dai ruscelli. Lasciai che il sole asciugasse i miei capelli e mi tingesse di rosso le... (continua)

Giovanna Balsamo 24/01/2017 - 09:28
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La creazione

Dopo aver completato le sue creazioni, Egli ripose la tavolozza, pregna di colori, e cominciò a guardarsi attorno soddisfatto. Era compiaciuto di quel globo di fuoco che splendeva in cielo e che emanava tanto calore. -“Sono contento.”- “Si, sono proprio soddisfatto”, pensava. Poi mentre rifletteva, indossò una tunica bianca. La strinse in vita con un cordiglio e si accomodò su uno scoglio di roccia rossastra. Lisciandosi il mento, cominciò a meditare, ma il terreno troppo melmoso e fragile iniziò a franargli sotto ai piedi. Ad un tratto, dalla cima del monte, Egli cominciò a scivolare giù, ruzzolando lungo il fianco della montagna. Una risata fragorosa echeggiava tutt'intorno, e Lui si divertiva, facendo salti e capriole. Si burlava egli stesso della sua negligenza, ma una volta ritornato in cima, senza indugiare, si intinse le dita in un bel verde, e veloce srotolò un tappeto sul terreno circostante. In fretta crebbero fili sottili, di un verde tenue, che impedivano ai piedi di sdrucc... (continua)

Giovanna Balsamo 11/06/2016 - 19:00
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Il seme

"Fammi nascere affinché io possa veder sorgere il sole ogni giorno", disse il seme alle fertili e rigogliose zolle. "Ti nutrirò come meglio potrò: estrarrò dai miei seni il nutrimento adatto per farti crescere forte e vigoroso," rispose la terra. Fu così che madre terra accolse nel suo ventre il seme e quando a primavera partorì il frutto, fornì ad esso tutto quanto gli serviva per farlo crescere sano e forte. Così il seme divenne dapprima un piccolo verde virgulto, poi una piantina e col passare del tempo un albero robusto e vigoroso. Quando fu pronto per cavarsela da solo, la terra fece la solita raccomandazione che ogni madre fa al proprio figlio: "ora sei pronto per affrontare la vita. Lascia che il sole ti baci, non temere la pioggia: dopo il temporale esce sempre il sereno. Quando il vento urla forte e ti spezza qualche ramoscello, tu non fermarti mai troppo a leccarti le ferite: chi combatte può vincere, può perdere, ma vale la pena provarci...sempre. Ab... (continua)

Giovanna Balsamo 28/02/2022 - 08:10
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Ieri, oggi e domani

A volte le giornate ci paiono troppo lunghe, a volte troppo brevi. Spesso ci sembrano tutte uguali e talvolta troppo diverse l'una dall'altra. Tutto dipende da come disponiamo del nostro tempo. Chi ne ha tanto, chi ne ha poco, chi lo spreca imprecando e chi lo impiega amando. Ma siccome ciò che è stato ieri non può ritornare oggi: noi possiamo solo sforzarci di rendere migliore il nostro oggi rispetto a ieri, per rendere soddisfacenti i nostri domani. Perchè in fondo, ciò che davvero conta, è provarci sempre e senza mai arrendersi...... (continua)

Giovanna Balsamo 09/01/2017 - 09:35
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