Io e Andrea stavamo insieme da poco più di un anno. All'inizio era tutto perfetto, mi sembrava di vivere in una favola. Col passare del tempo, però, ho iniziato a sentirlo freddo e distante, come se vivesse in un mondo tutto suo, nel quale io ero esclusa. All'inizio non ci feci troppo caso, ma poi iniziai a collegare le fitte che avevo iniziato a sentire da un po di tempo al petto, con il suo comportamento distaccato. Purtroppo, dopo qualche accertamento medico, la risposta fu peggio di quella che pensavo..il cuore era malato, e avevo bisogno di un trapianto. I mesi passarono, l'ansia e la paura non mi avevano mai abbandonata.. La mia vita era cambiata all'improvviso, e con essa anche il mio rapporto con Andrea. Ho iniziato ad isolarmi da tutto e da tutti, non uscivo, ero inappetente, nervosa e scontrosa, persino con i miei genitori. Mi ero chiusa in me stessa, nel mio mondo. Cercavo una luce, che, invisibile, non mi appariva. Mi ero allontanata dall'unica persona che riusciva a farmi stare bene in qualsiasi momento, Andrea.. Mi ero allontanata da lui perché non volevo soffrisse, perché meritava di essere felice con una persona che potesse stargli sempre accanto quando io non avrei più potuto farlo... Col passare delle settimane mi resi conto di soffocare nelle mie stesse paure, quando un pensiero mi trafisse, come un lampo.. Pochi secondi in cui mi resi conto di quanto fossi stata cieca fino a quel momento, inerme nel mio limbo.. Chiesi a me stessa se davvero volevo reprimere ogni sentimento verso di lui.. se volevo buttare al vento quell'ultimo anno di pura ed eterea felicità.. Era lui la mia luce, la mia ragione di vita... presi il telefonino e composi il suo numero, che sapevo a memoria. Lo schermo segnava ancora le numerose chiamate senza risposta da parte di Andrea. Ad ogni squillo il mio respiro si faceva più affannoso. Scattò la segreteria, non aveva risposto. Forse era impegnato, o non aveva voluto rispondere. Dopo qualche minuto mi richiamò lui, mi disse che gli ero mancata; Parlava con la voce spezzata e il tono basso. Non me ne curai troppo, e gli chiesi di vederci. Sembrò come se non ci fossimo mai divisi, ma c'era qualcosa di strano nei suoi occhi...non brillavano più come ricordavo, il suo sguardo si era spento. Chiesi spiegazioni, ma lui mi assicurò di stare tranquilla e che non c'era niente di cui preoccuparsi, quindi, mi fidai e lasciai correre anche questa.
Arrivò il giorno della partenza, e il momento di salutare Andrea. I suoi bellissimi occhi verdi e rigati di pianto mi scossero a tal punto da farmi percepire uno strano presentimento. Lo repressi. Lui mi baciò come forse mai aveva fatto prima, e scappò via. Passarono due mesi, l'operazione era riuscita, ormai stavo bene e finalmente potevo tornare a casa. Non vedevo l'ora di rivedere e riabbracciare Andrea. Mi precipitai a casa sua, suonai, mi aprì sua sorella Alice. Mi guardò con occhi stanchi, mi disse di aspettare, e tornò con un biglietto su cui era scritto: "ti amo e ti amerò per sempre, tuo Andrea." Non riuscivo a capire, guardai Alice e balbettai un "cosa significa? Dov'è Andrea?". Un brivido mi percorse la schiena. Sulle guance rosee di Alice scesero lacrime:" È nel tuo cuore... è stato lui a donartelo...".
Arrivò il giorno della partenza, e il momento di salutare Andrea. I suoi bellissimi occhi verdi e rigati di pianto mi scossero a tal punto da farmi percepire uno strano presentimento. Lo repressi. Lui mi baciò come forse mai aveva fatto prima, e scappò via. Passarono due mesi, l'operazione era riuscita, ormai stavo bene e finalmente potevo tornare a casa. Non vedevo l'ora di rivedere e riabbracciare Andrea. Mi precipitai a casa sua, suonai, mi aprì sua sorella Alice. Mi guardò con occhi stanchi, mi disse di aspettare, e tornò con un biglietto su cui era scritto: "ti amo e ti amerò per sempre, tuo Andrea." Non riuscivo a capire, guardai Alice e balbettai un "cosa significa? Dov'è Andrea?". Un brivido mi percorse la schiena. Sulle guance rosee di Alice scesero lacrime:" È nel tuo cuore... è stato lui a donartelo...".
Racconto scritto il 26/09/2015 - 16:17Letta n.1237 volte.
Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Una storia piena di sentimento, scritta in modo abbastanza efficace.
Ti faccio notare che i puntini sospensivi sono sempre tre e prima della successiva parola c'è una spaziatura. E qui sono ripetuti troppe volte. Attenzione: dopo il punto e virgola, la lettera è minuscola.
Ti faccio notare che i puntini sospensivi sono sempre tre e prima della successiva parola c'è una spaziatura. E qui sono ripetuti troppe volte. Attenzione: dopo il punto e virgola, la lettera è minuscola.
Giuseppe Novellino 
29/09/2015 - 11:07 --------------------------------------
Una bella storia, con un finale tanto felice quanto triste. Faccio i miei più sentiti complimenti
Paolo Ciraolo 27/09/2015 - 08:17 --------------------------------------
Bella storia! quasi mi commuovo...anzi mi sono commosso. Speriamo che il cuore di Andrea continuerà a battere per regalarci un'po di altruismo in più...
è di rendere questa storia viva come il suo Cuore!
è di rendere questa storia viva come il suo Cuore!
Riccardo Falcini 27/09/2015 - 04:14 --------------------------------------
Finale che da un senso a tutta la storia 
complimenti signorina!:)
complimenti signorina!:)patrick pelle 26/09/2015 - 18:23 --------------------------------------
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