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Vorago - recensione

Lui, Alberto, è morto. Testa fracassata. Lei, Silvia, viene trovata mentre scappa in stato di shock con in mano la pietra insanguinata che lo ha ucciso, e con addosso i segni di una tentata violenza. La madre, infine, dice di aver raccolto la sua confessione. Un caso già chiuso in partenza, quindi. Ma Luigi, il fratello, si oppone ostinatamente a questa spiegazione, e incarica l'avvocato Burti di dimostrare l'innocenza della sorella. In apparenza, una missione impossibile. Gli eventi, però, danno una mano: una serie di altri omicidi e atti di violenza, che sembrano in qualche modo collegati a quel fatto di sangue, sconvolgono la zona, scagionano la ragazza, e suggeriscono l’idea di un mostro, presto, pare, identificato. Ma la soluzione non sarà così semplice, e il vero colpevole, il vero mostro, si rivelerà essere l’insieme di regole (distorte) di quella che chiamiamo “civile convivenza”…


Un giallo all'inglese, anche se denso di azione e colpi di scena, ambientato nella pittoresca Presila cosentina. In Calabria non c'è solo mare, ci sono anche posti meno celebrati, ma altrettanto suggestivi. Provincia calabrese contro provincia anglosassone: colori diversi, atmosfera simile, in cui è intrigante immergersi. Niente mafia; mi spiace per chi vuole crederlo, non c'è solo lei, e non è dappertutto, neanche al sud. Una storia che è però anche il ritratto di un ambiente bello, sì, ma per tanti versi ancora arcaico, con le sue consuetudini, le sue problematiche, i suoi principi morali. Un mix a volte micidiale, come in questo caso, che motiva la considerazione finale del protagonista sulla vicenda e dà il titolo al libro: “… un'immensa voragine si era aperta sotto i loro piedi… aveva confuso i ruoli, scambiato le parti, trasformato i colpevoli in vittime e le vittime in colpevoli… scompaginato le loro vite cancellandone alcune e dilaniandone altre...”


Il lavoro è disponibile nelle principali librerie on line (Kindle, Kobo, Mondadori Store, ecc.) in formato e-book, al prezzo indicativo di € 4.99. Raf Derose è lo pseudonimo usato da Giuseppe Bauleo per i suoi lavori più "hard", come "Tutti gli amori di Flamina Langdon" e "Voci bianche a Montecitorio". Ingegnere informatico, impiegato in un ente locale, è autore di sei romanzi (un settimo è attualmente in giro per le case editrici convenzionali), alcuni racconti e diversi articoli di informatica, politica e società, tutti proposti su Internet, alcuni in vendita, altri completamente free. Notizie più dettagliate e una completa vetrina della sua produzione all'indirizzo giuseppe-bauleo.it




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Racconto scritto il 25/08/2017 - 11:36
Da Giuseppe Bauleo
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