RACCONTO

Panzana

Mi sovvengono le notti di Cafarnao
intessute di sbicchierate con i tuoi
casigliani Pietro e suo fratello Andrea,
Giovanni e Giacomo figli di Zebedeo
e Matteo pregno di bacco con i suoi
pensieri amorali per quella piacente almea.
Hai mai mentovato ai tuoi cugini Giacomo
e Taddeo delle nostre grasse libagioni
plenarie, con Bartolomeo rigurgitante
di nettare in occasione delle nozze di Cana?
Di Giuda assuefatto ai dadi, e Simone troppo
emendato per ravvisare una serpe strisciante
nel Profeta… e l’artifizio della moltiplicazione?
Sulle rive del Giordano un subisso di vitto
da cinque pani d’orzo e due pesci, pania
realizzatasi con la correità di Filippo e Tommaso
che dal lago Tiberiade condussero e orpellarono
nottetempo le pietanze, per tua vesania.

… e ci sono sempre stato…

-Dentro queste Cronache azzimate da poema in sei alinee, la fede come a volte accade non è che il motivo addotto a discolpa di ben altro.
Chiede anche questa volta l’autore la pazienza dell’attento lettore…

Racconto scritto il 04/02/2023 - 22:03

Da Mirko D. Mastro

Letta n.574 volte.

Grazie per questi attenti e magnifici commenti...

Mirko D. Mastro 06/02/2023 - 07:03

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Il regista olandese: Paul Vehoreven, in Uomo Gesù, fa un distinguo fra i miracoli possibili (ad esempio guarigioni che potrebbero basarsi sull'autosuggestione) e i miracoli impossibili, cioè che potrebbero essere compiuti solo da un dio, oppure non essere veri.
Di miracoli impossibili ne individua quattro: Le risurrezioni (non è che facendo credere a un morto di essere vivo, questo ci ritorni) la trasformazione dell'acqua in vino, il camminare sull'acqua, e la moltiplicazione dei pani e dei pesci (che secondo il regista, è stata una donazione di pesci da parte dei pescatori che volevano Gesù re)

Aquila Della Notte 05/02/2023 - 20:10

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Io ci leggo profondi interrogativi e riflessioni condite di fantasiose immagini che riconducono tutti a dimensione umana con le umane debolezze di tutti (o quasi).
Complimenti, Mastro Poeta, interessante
il tuo scrivere, sempre

Marina Assanti 05/02/2023 - 10:57

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A nozze, feste varie, fiumi di vino e pietanze ottenebravano anima e corpo, ed è ancora così ora che si avvicina poi il carnevale. Ogni scusa è buona per non pensare. Questo è ciò che mi viene in mente leggendoti, come sempre un Maestro della parola scritta. Ogni persona è l'originale di sé stesso. Complimenti.

Anna Cenni 05/02/2023 - 08:32

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