Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
IL SOGNO

Le istruzioni sono:

Trai spunto da questo pensiero di Gabriel Garcia Marquez e scrivi un racconto breve di natura sentimentale, affettiva o altro: “ Non è vero che le persone smettono di inseguire i sogni perché invecchiano, diventano vecchi perché smettono di inseguire i sogni....”


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A Chy

Ai tempi in cui i nonni recuperavano la memoria delle storie a loro narrate davanti al camino da bambini e tramandavano ai nipoti il sapere antico, il torrente Chiusella tra i due opposti pendii del paesino di Vidracco incontrava un imponente sbarramento che formava un bacino, sommergendo la piana fino ai vicini Issiglio e Vistrorio. Quando a primavera il torrente turbinoso, alimentato dalle piogge e dal disgelo come due occhi di donna sostentano un tumulto d’emozioni, giungeva a valle, rinforzava la diga con detriti e sassi. In estate percolava qualche rigagnolo attraverso la chiusa, e la chiazza foranea diveniva una lacrima.
Fausto andava spesso sulle sponde del torrente coi ragazzi del paese a prender le trote con le mani o coi guadini accomodati nell’inverno. Durante una di queste scorribande il giovane si accorse di un’incantevole fanciulla che si burlava dei battisoffia delle sue domestiche sull’altra sponda del Chiusella. La bellissima e irrequieta Deborah era figlia del conte... (continua)

Mirko D. Mastro 26/09/2020 - 16:18
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Il sogno: racconto breve, o altro

Avevi cose da dire, da trasmettere... raccontare. Le ho lette tra le pagine dell’incunabolo appena dietro la corteccia nel tuo libro, dove gli anelli concentrici portano al cuore del legno.
Hai smesso di barattare parole nuove con schegge di fusto quando hai compreso che quelle, come scaglie nelle mani, fanno male. E hai preso ad invecchiare cominciando a dare un senso alle cose, smettendo di inseguire i sogni.
Ti conobbi allorchè, io e te quasi non più coevi, scricchiolavi come il legno quando si assesta.
Gli altri alberi possono essere tanto sensibili quanto spietati se convinti di lottare per la loro sopravvivenza. Prendi l’ombrello di foglie del faggio… può creare una trama così fitta da toglierti parte della luce che cade dall’alto.
Non è vero che si smette di inseguire i sogni perché si invecchia… ma hai ormai deciso di uscire di scena in punta di piedi, mentre il tuo tronco appena scricchiola.


-a AM... (continua)


Mirko D. Mastro 10/09/2020 - 06:46
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Io noi e gli altri

L`aridità di una delusione, il risentimento, svaniscono l`emozione ed il sentimento, costruiti modellati per raggiungere una meta ambita, un desiderio una speranza, un sogno. Si cammina nei giorni, formando quel sogno evocandolo, sperandolo, lo si immagina nelle proprie mani, appartiene alla nostra persona, ed è la ruota che gira per la nostra vita. Se ne sente il profumo, la consistenza, i momenti che segneranno il suo arrivo, saranno colmi di soddisfazione e di entusiasmo per noi stessi. Stimiamo noi ed il desiderio che abbiamo realizzato, lo abbiamo ardentemente modellato secondo i nostri desideri, e ciò ci rende giovani, anzi ci rende non inutili, al nostro fare, ci mantiene sulla linea ove l'essenza della nostra maturità o anzianità, non vi appartiene, siamo con esso partecipi ad un tempo che vi è localizzato. Quando la realizzazione si infrange, la nostra vita assume un carattere misero, siamo svuotati della nostra essenza cui partecipava il nostro desiderio a compierlo.
Il nos... (continua)

Luca Di Paolo 23/09/2020 - 19:45
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La lacrima ritrovata

La lacrima ritrovata

Elsa era ormai arrivata oltre la soglia degli ottant'anni, i suoi lineamenti erano ancora belli, aveva solo qualche ruga intorno agli occhi che però non la invecchiavano più di tanto e ovviamente il viso portava comunque i segni dell’età, proprio quell'età non le permetteva più di fare dei progetti a lungo termine e a lei sembrava di non avere più sogni a portata di mano, i suoi figli erano ormai sistemati e abitavano lontano con le rispettive famiglie mentre suo marito se ne era già andato da qualche anno per via di una grave malattia che non era riuscito a superare.
Da qualche giorno aveva una sensazione di disagio interiore che non sapeva identificare né da dove giungesse, si era ritrovata dalla morte di suo marito in quella casa in riva al lago diventata troppo grande per lei, sola e senza più obiettivi da raggiungere. Tutta immersa in questi pensieri, scese nel suo giardino, si tolse le scarpe ed iniziò a camminare sul tappeto erboso appena tagliato.... (continua)


Maria Luisa Bandiera 27/09/2020 - 08:22
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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SOGNO L\' INFINITA OMBRA DEL VERO

Un sogno assurdo incredibile che nel periodo di Covid spesso s’impadroniva delle mie notti. Vedere durante il giorno persone coperte da guanti, mascherine non era normale, gente che fino a qualche tempo fa mostrava il suo sorriso mentre ora potevi solo immaginare l’espressione corrucciata della fronte e degli occhi. Nel sogno ero totalmente diventata invisibile, il mio corpo non esisteva più era come disegnato da una matita che una gomma sarebbe bastata a cancellarlo. Mi sentivo evanescente, artificiale, un fantasma. Ossessionata dal virus e dalle paure che quotidianamente venivano diffuse mi preparavo a coprire il mio corpo con una veste nera fino alle caviglie, con maniche lunghe, viso sepolto da un burka pesante. Mi sentivo come se il mio corpo non esistesse e la mia veste si muovesse guidata da una forza invisibile. Ero leggera come l’aria, senza pelle, senza ossa, un’incantesimo che mi teneva lontana dalle cose e dalle persone…quanto sarebbe durato questo sogno? Mi toccavo le gamb... (continua)

mirella narducci 05/09/2020 - 23:18
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Tu sogni di notte?

-Woof! Woof!!!-
Buongiorno a te Cane, e a tutto il resto del Creato anche stamattina.
Tieni presente che la vita, grosso modo, ha una durata tra le ottanta e le novanta pagine…

9 febbraio 2004, lunedì.
Firenze si è svegliata sotto una debole pioggerellina. Anch’io mi sento un po’ così, debole. Ci saranno otto o nove gradi… fa freschino. Ma che vuoi, senza rendermene conto mi sono ritrovato d’un tratto da qualche decennio ad usare l’espressione “fa freschino”.
Oggi saranno 102. E’ un ulteriore passo nella mia esistenza, ma dirò alla Disney che non voglio un altro dalmata in regalo… ho già il migliore degli psicanalisti al mondo mentre mi lecchi il volto.
L’ hai capita!? La carica dei 102… lascia stare.
Cane, sei un tale conforto quando mi sento giù e non cerchi di scoprire perché…
Non aver neppure cercato di trovarti un nome forse è stato folle, come alzarmi quest’oggi senza un’idea folle da inseguire. Ma sarebbe stato uno spreco di tempo… e di candele. Quelle che da più di ... (continua)


Mirko D. Mastro 18/09/2020 - 15:50
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