Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. ..fanne la descrizione fisica, e non solo Le istruzioni sono: Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi... ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Fissava il foglio bianco dinanzi a sé , mentre, veloci, i pensieri ballavano nella sua testa. Vedeva le immagini prendere corpo per poi, come d’incanto, svanire in un momento, in un battito di ciglia.
Il tempo passava, ma niente, nulla, non un solo pensiero si era chiarificato, strabuzzava gli occhi cercando di vedere oltre la fitta nebbia in cui era avvolta la sua mente. Vuoto. Stava per chiudere tutto, andare via, si era fatto tardi e cominciava a sentire i morsi della fame. Non aveva pranzato e, ormai, doveva essere ora di cena. Stanca e avvilita, si accingeva a spegnere il computer quando vide una figura venire verso di lei. Si materializzava ad ogni passo, testa alta e espressione fiera “Io sono Claudia” disse “mi stavi aspettando." Appena se ne accorse, si fermò di scatto, in quel corridoio che stava percorrendo per andare in cucina. Sbarrò gli occhi per quello che le si presentò alla vista. -Allora? Ti sei mangiata la lingua? Era rimasta seduta per troppo tempo,... (continua) Gianluca Geraci 08/06/2015 - 15:22 commenti 0 - Numero letture:982 Argomento: INCIPIT
Claudia, la nostra Claudia. Claudia, la nostra Claudia
Ormai sono circa quattro anni da quando lei non vive più. Avvolta nel suo scialle ocra antico, capelli secchi e biondi che lambiscono le spalle quasi a significare un minimo di vita elegante ancora. Quella figura la trascina da una stanza all’altra ma, senza incidere più di tanto, come appartenesse ad un corpo svuotato , privo di vita ancorché alto, slanciato , elegante. Le ho tentate tutte,ma veramente tutte, per cercare di ricondurre Adriana, già è il suo nome, mia moglie , ad una sorta di vita accettabile dopo la tragica e violenta scomparsa di nostra figlia Claudia. Per anni avevo insistito affinché non avesse quel motorino, tanto agognato da lei, ma i suoi 14 anni sembravano imporre questa scelta. Una decisione quasi sociale , un modo di uniformarsi agli altri. L’ennesimo status- symbol del quale non si poteva far a meno. Poi si sa, uno pensa e crede ; perché proprio a noi? Invece fu proprio a noi. Una delle tante mattine , aria frizzante m... (continua) luciano rosario capaldo 27/06/2015 - 15:35 commenti 4 - Numero letture:1467 Argomento: INCIPIT
La saggezza della spada Mi vidi riflesso sullo specchio dell’acqua. Era limpida e si muoveva leggermente come le onde dei capelli. Ad un tratto spuntò fuori una spada dall’acqua. Che strana, pensai. L’afferrai e mi trascinò subito giù negli abissi. Era un Marlin. Vidi la stazza del pesce, e pensai ad Hemingway. Volai con lui e mi mostrò le grandezze marine, la vita sotto di noi, e ciò che veramente siamo. Era nobile e parlava molto bene la mia lingua. Mi disse che stavamo sbagliando tutto. Non capivamo più le nostre necessità e li stavamo distruggendo. Vidi le alghe atterrite, e altri pesci che non creavano più dei vortici. Qualcosa mi strinse al collo. Uno squalo. Mi disse che non ero degno. Quel mondo non ci apparteneva. L’immensità non era più nostra. Abbiamo contaminato quella perfezione con le nostre sporcizie. Venni scaraventato fuori. Guardai le stelle e dissi «Restano solo loro… Chissà». Mi svegliai di soprassalto. Incominciai a scrivere.... (continua)
Salvatore Mauro 27/08/2015 - 17:30 commenti 0 - Numero letture:1033 Argomento: ESERCIZIO DI CONCISIVITA'
AMORE ACERBO Allora, non mi fai entrare? Ancora oggi ricordo quella voce supplichevole ma decisa insieme allo scricchiolio delle tavole di legno che a mala pena chiudevano l’entrata della soffitta. – No, vattene via…come mi hai trovato…non voglio vederti più.-Ero nel mio rifugio segreto, nella stanza dei sogni perduti…a 16 anni di sogni ne avevo molti.Chi mi pregava era il mio primo amore di tre anni più grande. Per lui avevo preso una cotta che non mi faceva ragionare, non sapevo neanche cosa fosse l’amore…si trattava di una possibile infatuazione. Mi avvicinai alla porta del vecchio solaio e singhiozzante, disperata gli dissi – Ti ho visto sai, eri con la mia migliore amica, ridevate mangiando il gelato…quello alle fragole il mio preferito! -No ti sbagli non è andata cosi.- -Zitto pinocchio, il tuo naso si sta allungando enormemente ha oltrepassato la porta, lo tocco, adesso te lo spezzo!-La supplica si tramutò in una sonora risata. -Meno male che tua nonna non c’è e il fattore sta in campagn... (continua)
mirella narducci 07/02/2019 - 18:23 commenti 5 - Numero letture:938 Argomento: INCIPIT DIALOGATO
Una gondola d\'amore. Una gondola d’amore
luciano rosario capaldo 07/07/2015 - 12:35 commenti 8 - Numero letture:1364 Argomento: LA TRAMA
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