Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Sollevò lo sguardo al cielo stellato

Guardò fuori dalla finestra della camera da letto. Sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte della sua vita da adolescente.
Tradizioni tribali, ecco cosa erano. Di sicuro inaccettabili per chi, come lei, era nata e cresciuta in un paese dove alle persone è riconosciuta una propria dignità e volontà .
Aveva passato tanti anni a non comprendere e, poi, a guardare con pietà sua madre costretta a quella vita passata, e da passare per sempre, legata ad un uomo ancora sconosciuto. Certo per lei era suo padre, ma per sua madre era solo un marito imposto.
Ed ora toccava a lei! Domani mattina suo padre l'avrebbe data in sposa ad uno sconosciuto, magari vecchio o violento...orrore! Ecco questo sentiva in tutto il corpo e nel suo cuore che aveva passato quasi 15 anni a sognare una vita d'amore con un compagno di vita "scelto" e non imposto per una stupida tradizione.
Pensava alle sue compagne di scuola, alla gita scolastica programmata, alle feste, alle vacanze al mare ... (continua)

Daniela Cavazzi 24/07/2013 - 22:09
commenti 0 - Numero letture:1632

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 8 votanti


Un amore impossibile

...tutto accadde qualche giorno prima....
Patrizio, uomo interessante e divertente era direttore di una casa editrice, amava molto il suo lavoro ed era sempre alla ricerca di nuovi autori talentuosi.
Era sposato da trent'anni e aveva due figlie ormai cresciute che non vivevano più con lui.
Le erano rimasti solo gli impegni lavorativi per il resto non vi era più entusiasmo e l'amore per la sua compagna si era affievolito.
Le avventure non gli erano mai mancate ma ora che gli anni si facevano sentire tutto diventava sempre più difficile.
Quella commedia da bravo marito che ogni giorno doveva recitare ormai non la reggeva più.
Passava molto tempo a leggere e a scrivere e quando si trovava in biblioteca davanti a tutti quei libri rimaneva estasiato e travolto dalla smania di sapere.
Si sentiva coinvolto dalle storie che ognuno di quei libri custodiva segretamente e quando leggeva si immedesimava nel protagonista di ogni vicenda.
Una sera nella sua monotonia si affrettava a raggiung... (continua)

Milena Barattieri 17/12/2016 - 11:31
commenti 2 - Numero letture:1050

Argomento: INTERAZIONE TRA PERSONAGGI

Voto:
su 2 votanti


Il libro della vita

Il libro della vita

Jacopo è fermo davanti a un negozio e non si decide a entrare. Persone ce ne sono, che camminano avanti e indietro, alle sue spalle. Lo sfiorano. E Jacopo sta fermo, tormentandosi le mani, le dita delle mani. Le dita dei piedi. Ciondola. Cosa deve comprare? Quasi non se ne ricorda.
Ma Jacopo, in realtà, non deve comprare nulla. Il negozio di libri che ha di fronte appartiene a sua madre, che non vede da trent’anni, persa nel tempo di un giorno qualsiasi. Aveva dodici anni quando una mattina, mentre la madre era in ospedale, suo padre , raccolte poche cose, lo prese per mano e lo portò lontano, in un Paese dove non parlavano la stessa lingua: gli disse solo che la mamma non voleva stare con loro e aveva scelto un’altra vita ma..era accanto a suo padre che viveva un’altra donna con due bambini piccoli.Gli ultimi ricordi erano di un immenso dolore da sopportare e di una febbre che lo colse e lo lasciò in coma per un mese. Al risveglio non ricordava quasi più nulla ... (continua)


Silvia Ferrari 15/11/2013 - 17:58
commenti 0 - Numero letture:1422

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 9 votanti


Alphred e Sally

"Dolce tesoro mio, come stai? Anche oggi ti ho cercata al telefono e tu non c'eri."
"Non credo di avere la forza per chiamarti tesoro mio, tesoro. Ma l'ho appena fatto, e sai perché?
Perché tutto questo mi sta facendo morire dentro. E tutto ciò è straziante; è straziante il fatto che io mi morda le braccia solo per vederti e tu non sei qui, e non è solo esserci al telefono, no, tesoro, è esserci dentro. E' esserci nella pelle a contemplarci il viso, a baciare i singulti di carne, a chiamarci tesoro e a disprezzarci con tutti i sensi, è trovare la chiave per riaprire la cassa del tesoro nascosto, quello di un amore che sta diventando pian piano un fantasma. E questo lo sai bene, non fingere."
"Come puoi tu, dirmi questo? Tu sai, sai che io combatto ogni giorno per la nostra libertà personale, sai bene anche tu che non è così. Io vivo di questa storia, vivo di lontananza e ne soffro, ne soffro così tanto che sembra inferno, mi sembra di morire dentro. Ma non ... (continua)

Giorgia Deidda 15/01/2014 - 19:45
commenti 0 - Numero letture:1392

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Per ogni giorno trascorso a litigare con te

Non lo poteva soffrire,non lo aveva mai potuto soffrire. Era dalle elementari che quel presuntuoso di Andrea Monaldi le dava fastidio.In prima elementare,alla festa di benvenuto, le aveva rovesciato addosso il piatto con dentro la torta e il bicchiere appoggiato lì proprio per completare il disastro!Tutti l'avevano presa in giro e non era bastato un anno per dimenticare. In seconda le aveva fatto beccare una ramanzina dalla maestra di italiano che le aveva ordinato di stare fuori la porta dell'aula con un cartello in mano che citava:"Tutti devono sapere quanto sono maleducata".Da allora aveva deciso di dargli pan per focaccia.Così erano iniziati i dispetti e chi più inventava più vinceva: se lui la metteva in imbarazzo davanti a tutti sapendo quanto fosse timida,lei raccontava di quanto non sapeva usare il vasino e piangeva perchè voleva il suo pannolino.Non erano stupidaggini visto che le loro madri,amiche da una vita,li avevano fatti crescere insieme come se fosse tradizio... (continua)

Anna Di Maio 11/05/2014 - 16:02
commenti 1 - Numero letture:1228

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 1 votanti



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