Nel giardino dell'orco.
Ho piantato una rosa
le ho dato il mio nome
le ho dato il mio amore
l'ho annaffiata con le mie lacrime
l'ho concimata con il mio sangue.
le ho dato il mio nome
le ho dato il mio amore
l'ho annaffiata con le mie lacrime
l'ho concimata con il mio sangue.
Adesso lui la vuole calpestare
la vuole sdradicare
la vuole uccidere
ma io non voglio
che le faccia del male
ne ha già fatto tanto a me.
La difendo col mio corpo
mentre lui mi frusta
ma anche se sento dolore
continuo a difendere la mia rosa
dalle mie cicatrici e dai miei lividi
schizza del sangue
che scorre e fluisce tra i solchi della terra.
Adesso non ci sono più
mi ha uccisa
ho pianto
ho sofferto
ho sanguinato
ma nel giardino dell'orco
adesso son nate tante rose
e col loro profumo
inebriano il paradiso.

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Commenti
Grazie mille troppo gentili, alla prossima. 



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Tutto ciò che è fatto con amore è a immagine della nostra anima.....
Bellissima questa poesia che parla di vero sentimento, impersonato da uno dei fiori più belli, e di quella crudeltà che non è in grado di cogliere nessun valore....!
Buonanotte....

Bellissima questa poesia che parla di vero sentimento, impersonato da uno dei fiori più belli, e di quella crudeltà che non è in grado di cogliere nessun valore....!
Buonanotte....





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Una poesia che si commenta da sola
parole che toccano anima e cuore.
parole che toccano anima e cuore.
Ciao Emanuele caro
è staro un piacere ritrovarti.
un abbraccio grande.


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Esattamente, grazie del commento 



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Un innalzare la propria anima per una rosa, farsi far del male per vedere un giorno spuntare delle rose, qui sinonimo di vita e di amore. Giulio Soro 



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