Quando vedremo il sole spegnersi,
fuoco e neve
venire giù dal cielo,
capiremo che l'ora è giunta.
Dalle finestre,
delle nostre prigioni d'oro,
osserveremo una folla nuda,
vestita d'euforia,
mescolarsi e cambiare pelle.
Innalzeranno inni alla vita e i loro corpi
danzeranno a ritmo di tamburi.
Calici, colmi di vino, risuoneranno
nel momento in cui
cadranno miti e falsi dei.
Folle felicità
mentre, pian piano, il mondo
sprofonda.
fuoco e neve
venire giù dal cielo,
capiremo che l'ora è giunta.
Dalle finestre,
delle nostre prigioni d'oro,
osserveremo una folla nuda,
vestita d'euforia,
mescolarsi e cambiare pelle.
Innalzeranno inni alla vita e i loro corpi
danzeranno a ritmo di tamburi.
Calici, colmi di vino, risuoneranno
nel momento in cui
cadranno miti e falsi dei.
Folle felicità
mentre, pian piano, il mondo
sprofonda.

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Commenti
Scusa per l’errore ortografico sistemato in automatico dallo smartphone... me ne sono reso conto solo dopo aver inviato il commento... “e avessi visto il sole farei nero”.


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Grazie Vincenzo per il tuo commento. Questa poesia è stata ispirata dall’attuale situazione che il nostro pianeta, e di riflesso noi e tutti i suoi abitanti, sta/stiamo vivendo. Un mondo allo sbando, al caos, all’inquinamento incontrollato. Quindi ho chiuso gli occhi in una ventilata sera d’estate e mi sono lasciato trasportare...ho pensato cosa fosse successo se il giorno dopo, dalla mia prigione d’oro, mi fossi svegliato e avrei visto il sole farsi nero...da lì tutto si è composto, creato, da solo.


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Davvero spettacolare. Rivedere ,come una festa, un chiaro evento catastrofico: ti ha spinto qualche immagine o ricordo particolare? È molto interessante e curioso!


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