Ascolto in silenzio
il ticchettio maldestro
dell'orologio che saltella
contro il muro di gomma
di un muto pensiero
e sulle corde sbiadite
delle stagioni di vita
che scappano via
da futili essenze,
fugando desideri
e speranze
e battiti d'ali scomposti.
Faccio fatica
a ritrovare me stessa
frugando nel fondo
della tasca bucata
di un'anima spenta,
cercando ancora
barlumi di stelle cadenti
e pianeti lontani
che annientino gli affanni
di uno stanco respiro
avvolto per sempre
in questa fitta
nebbia d'autunno.
il ticchettio maldestro
dell'orologio che saltella
contro il muro di gomma
di un muto pensiero
e sulle corde sbiadite
delle stagioni di vita
che scappano via
da futili essenze,
fugando desideri
e speranze
e battiti d'ali scomposti.
Faccio fatica
a ritrovare me stessa
frugando nel fondo
della tasca bucata
di un'anima spenta,
cercando ancora
barlumi di stelle cadenti
e pianeti lontani
che annientino gli affanni
di uno stanco respiro
avvolto per sempre
in questa fitta
nebbia d'autunno.

Da Afrodite T
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Commenti
Grazie a Mare blu, Ernesto, Astra Sil, Giuseppe, Santa, Barbara, Teresa, Margherita, Salvatore, Maria Luisa, Anna Maria e Mirko per aver letto ed apprezzato la mia poesia






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L'autunno della vita spegne pian piano tutte le illusioni perciò conduce malinconia. Molto bella la tua poesia, ricca di immagini attrattive.


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È come se un poeta chiamasse Matrigna la natura ma poi si mostrasse affettuosamente legato alla bellezza delle cose che la natura produce.
Legato anche al godimento giornaliero di un gelato da consumare seduto fuori dal Gambrinus fra i turisti che affollavano piazza del Plebescito a Napoli e i napoletani che lo amavano apostrofare con svariati nomignoli.
Naufragare gli era dolce nella particolare natura-matrigna di Napoli. Come a te è dolce in mondi lontani; astrali.
Legato anche al godimento giornaliero di un gelato da consumare seduto fuori dal Gambrinus fra i turisti che affollavano piazza del Plebescito a Napoli e i napoletani che lo amavano apostrofare con svariati nomignoli.
Naufragare gli era dolce nella particolare natura-matrigna di Napoli. Come a te è dolce in mondi lontani; astrali.


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Faccio fatica a credere che quel tuo “ ...
cercando ancora
barlumi di stelle cadenti
e pianeti lontani
che annientino gli affanni”...
non siano barlumi di ottimismo che controllano l’apparente pessimismo del muro di gomma invalicabile .
cercando ancora
barlumi di stelle cadenti
e pianeti lontani
che annientino gli affanni”...
non siano barlumi di ottimismo che controllano l’apparente pessimismo del muro di gomma invalicabile .


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Bellissimo il parallelismo tra la dolcezza dell'autunno e la melanconia che avvolge i tuoi pensieri , le tue speranze. 



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La poesia, a mio avviso é costituita da due periodi principali: il primo verte sul descrittivo, il secondo punta sull'aspetto emozionale e sensoriale con una chiusa decisamente triste.
Che altro dire? Un lavoro bellissimo e disarmante.

Che altro dire? Un lavoro bellissimo e disarmante.





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Malinconicamente intensa questa poesia. Il dipanarsi struggente avvolge il lettore con la sua malinconia di fondo ma anche con il suo messaggio dal forte valore simbolico e esistenziale. Ogni aspetto di questo "autunnare" é fondamentalmente un intimo realizzare e rassegnare.
(segue disamina)
(segue disamina)


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Hai usato l'atmosfera autunnale quale metafora della tua vita, usando versi che mi sono entrati nel cuore.Complimenti







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Toccante!!Molto bella


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Bellissima questa poesia malinconica ed introspettiva. 



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Introspettiva e magica questa poesia che decanta l'autunno nel profondo del cuore...
Bellissima!
Grazie

Bellissima!
Grazie




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Bellissima descrizione dell'autunno.
Complimenti..

Complimenti..




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Una poesia che è come un autunno dentro al cuore. Bella e brava, apprezzata.




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Sostanziata da immagini ad effetto questa poesia penetra subito nel cuore del lettore, complimenti!


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In questa poesia il linguaggio utilizzato e la scelta dei termini sono il punto forte. Il risultato è una poesia raffinata, complimenti




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