Io credo non rinascerò più,
tante strade dissolte nel mio cammino,
tanti sentieri impervi di rovi conficcati
nell'anima, in questa vita che scorre,
in questo tempo che fluisce
tra voragini di nulla.
Nessun Dio ci sarà ad aspettarmi!
Nemmeno tu amore mio.
Io credo non rinascerò più,
dopo aver seminato la terra,
aver parlato al mare e al cielo,
al Pierrot sognante e al plenilunio,
ai mendicanti e ai clochard,
dopo aver vissuto in te.
Ho ascoltato i silenzi, misurato il rimpianto,
accolto dentro i movimenti anomali
di un tutto divenuto niente senza te.
Cantato e parlato con la tua voce,.
accarezzato con le tue mani,
morto della tua morte per sempre!
Io credo non rinascerò più,
tante vite ho vissuto,
tante poesie ho scritto per te,
tante preghiere recitate davanti ad Anubis
nell'ultimo tuo viaggio oltre la vita.
Eppure ho amato, ti ho amato,
sono stato memoria per i miei pescatori,
bambino tra le braccia di tante madri,
aiuto per le meduse, compagno per i gechi,
amico per il povero spaventapasseri sgomento
che non riusciva a difendere il raccolto dalla grandine.
Io credo non rinascerò più,
uomo di rincorse, figlio delle stelle e del dubbio,
movimento di vita destinato ad essere dimenticato.
Non sarò più assertore di visioni nel sogno,
né tenerezza, né rabbia, o disperazione,
nemmeno atomo che decodifica l'essenza
quantica di una Coscienza Universale.
Io credo non rinascerò più, senza di me, senza di te!
Forse un giorno aprirò le finestre perché il vento di mare penetri a portare cristalli di sale!

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Un caro saluto!





Un caro abbraccio.






