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Spezzò le catene
il petalo
scarlatto.
E il vento
fu solo una scusa
per
strappare alla collina
un cuore rosso
di papavero.
Passò solitario
e percorse
a ritroso il sole.
Un cespuglio
di more acerbe
all'improvviso
impigliò il cammino
mostrando di sé il rovo.
Di spine
ferita la porpora
si spezzó
e si divise.
Senza un lamento
chinò la testa
e vide bagnare
d'intenso
il suo colore.
Ma Il dolore
non rimase
debitore,
e lesse desideri
regalando
ali e poi di loro
l'eleganza.
Riprese
a volteggiare
comandando
all'aria
e stupì l'intorno
al pari
di cosa viva.
Della sua
strana anima
s'incuriosì la rondine
di fine stagione,
si fermarono in alto
gli occhi neri
del giovane merlo
e lasciò il magro stagno
riflettere in acqua
la curiosa meraviglia che veniva dal cielo.
Volò senza sosta
per posare sulle onde
un bacio
poco prima di sera.
Gelosa fu la Luna
che riportò a sé
l'argento del desiderio
e lasciò che labbra rosse
scomparissero nel buio del mare.


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Poesia scritta il 19/09/2024 - 21:58
Da Piccolo Fiore
Letta n.301 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie Maria Carla e Grazie Mary.

Piccolo Fiore 21/09/2024 - 20:03

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Bella e piena di immagini, complimenti

Mary L 20/09/2024 - 19:44

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Ma è bellissima! Straripante,ricca di immagini meravigliose! Grazie per questo dono!

Maria Carla Pellegrini 20/09/2024 - 14:59

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Grazie Maria Luisa, Mirko ed Anna per i Vostri complimenti

Piccolo Fiore 20/09/2024 - 12:31

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Troppo troppo bella!! Piena di immagini e pathos!
I miei complimenti!!

Anna Cenni 20/09/2024 - 11:57

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L'ho trovata spettacolare, davvero complimenti

Mirko D. Mastro 20/09/2024 - 11:21

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Interessante lirica.

Maria Luisa Bandiera 20/09/2024 - 07:01

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