Se ne andò a poco
a poco su tiepide
acque limpide che
mai scurirono per
i fanghi di altri.
Si fecero distinte
le cose, diafane
terre deserte.
Il filo sdipanò
dei tre gabbiani
i singhiozzi,
vagavano muti come
veli nuziali
su porte.
Lastricarono i passi
in avanti di una
tenue dolcezza
svanita.
Lassù, vendicarono
lacrime di chi
bevve alla fonte
a becco di cigno.
Venne bufera e
i cieli tinti
di nero furono
cappe cangianti,
per soli pensieri.
Di fuoco e passione
sfilarono spaghi
di un rosso che
fino a Madeira
risaltarono i legni
bruciati, suoi
giardini visti
da dentro.
a poco su tiepide
acque limpide che
mai scurirono per
i fanghi di altri.
Si fecero distinte
le cose, diafane
terre deserte.
Il filo sdipanò
dei tre gabbiani
i singhiozzi,
vagavano muti come
veli nuziali
su porte.
Lastricarono i passi
in avanti di una
tenue dolcezza
svanita.
Lassù, vendicarono
lacrime di chi
bevve alla fonte
a becco di cigno.
Venne bufera e
i cieli tinti
di nero furono
cappe cangianti,
per soli pensieri.
Di fuoco e passione
sfilarono spaghi
di un rosso che
fino a Madeira
risaltarono i legni
bruciati, suoi
giardini visti
da dentro.
Poesia scritta il 04/10/2025 - 17:15Da Anna Cenni
Letta n.176 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Sarebbe bello andare tutti a Madeira, voi, Mary e Francesco sareste due ottimi compagni con cui viaggiare! Grazie di cuore!


Anna Cenni
05/10/2025 - 13:57 --------------------------------------
Le tue immagini sono pura poesia , incantevole leggerti 

Mary L
05/10/2025 - 13:31 --------------------------------------
Versi che si dipanano con l'abilità dell'Autrice in modo originale consone al suo stile capace di creare interesse ed attenzione. Complimenti, ciao 

Francesco Scolaro
05/10/2025 - 10:06 --------------------------------------
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