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“LE DOMENICHE DA S-BALLO”

Correvano gli anni 60/70, anni stupendi.
La nostra adolescenza chiedeva libertà.
La musica e le canzoni accompagnavano la nostra vita.
Pochi dischi, ma tanta voglia di danzare a passo lento…La notte di Adamo!


Consuetudine erano le belle festicciole da ballo da qualcuno con casa libera al sabato o alla domenica a partire già dalle due o tre del pomeriggio.
Assediati dall’ansia di non saper quante ragazze sarebbero state presenti, averne tra noi almeno la metà di quelle invitate, era garanzia di successo.


Protagonisti di un lavoro diligente, ognuno aveva la sua mansione: chi portava il giradischi, chi i dischi, chi, semplicemente, speranze e sogni.
Da poche persone nella stanza dove si ballava, si arrivava al completo degli invitati.
Le tapparelle abbassate, la luce accesa e il giradischi, intonante la canzone storica del momento, diveniva il solo complice dei nostri primi approcci.


Nell’aria i profumi dei presenti, mescolatisi tra loro, accarezzavano i nostri volti sorridenti e sembravano essere in grado di lenire in quel momento ogni nostra preoccupazione o turbamento.
Palpabile l’entusiasmo.
Di tutti la speranza di fermare il tempo e di riviverlo a rallentatore.


Batticuori, farfalle nello stomaco, abbracci, avevano sapore di futuro.
Si consolidavano amicizie.
Nascevano amori.
Ne tramontavano alcuni “grandi”.
Si maturava senza nemmeno accorgersene.


Anche se il tempo scorreva veloce scandendo le ore per il ritorno a casa, quelli erano momenti eterni di felicità.
L’incanto delle ore trascorse era ed è come inciso nella mente di tutti coloro che quel tempo lo hanno vissuto, scandito e persino realizzato con la ragazza desiderata e sognata in quei pomeriggi da s-ballo.
Erano le nostre domeniche.
Erano le nostre ansie.
Erano le nostre emozioni.
Erano le nostre speranze.
Erano i nostri tempi.



Carmine De Masi, 20/4/2021




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Racconto scritto il 09/05/2022 - 12:56
Da Carmine De Masi
Letta n.497 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


TONINO,grazie per la tua testimonianza.

Carmine De Masi 10/05/2022 - 20:15

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Tempi indimenticabili per noi bruttini, le ragazze erano obbligate a ballare con il primo che la invitava, se negava per quel ballo anche lei riposava, che regole solidali avevamo a quei tempi ora se non sei ricco e belloccio nessuna più ci guarda... Troppo in fretta è volata quella meravigliosa gioventù Tonino

FADDA TONINO 10/05/2022 - 10:42

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Grazie Maria, onorato per i complimenti.

Carmine De Masi 09/05/2022 - 14:34

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Molto intenso questo nostalgico racconto.
Io sono arrivata un poco dopo, c'erano già le discoteche e quindi il clima che descrivi negli anni '80 già non c'era più.
Ma c'erano la giovinezza, i sogni, le speranze, i progetti... e le delusioni.
E stato un vero piacere leggerti, complimenti

Marina Assanti 09/05/2022 - 13:52

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