Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Gita a Colmar Ore 7.30 ritrovo con le amiche del Centro Donne, accompagnata da mio marito, credevo d’essere in anticipo, ma in realtà il pullman era già pieno a metà. Aspetto Anna che si avventurerà con me in questo viaggio, meta Strasburgo.
La nostra guida sarà Piero, un professore delle scuole medie. Un uomo robusto, dai lineamenti marcati e dai modi rozzi. Già dal primo incontro, mi è sembrato impacciato, e alquanto incapace. Spero di sbagliarmi nel giudizio. Prima della partenza ha inizio l’appello, deformazione professionale? Credo, poiché tutti i posti sono occupati, e non c’è ombra di dubbio che le cinquanta persone ci sono tutte. Sulla strada troviamo nevischio e freddo pungente. Come nella maggior parte dei viaggi che ho intrapreso, nel gruppo c’è sempre una prima donna, colei che pensa di sapere tutto e detta legge. Marta è una persona molto appariscente, veste in modo stravagante, giusto per non farsi notare… Io la trovo invadente e rintronante. Nel pomeriggio arriviamo a Colm... (continua) Tiziana Pedol Barone 03/06/2014 - 10:12 commenti 0 - Numero letture:1167
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
GLI ADULTI GLI ADULTI
Credo che gli adulti siano ingiusti. chiara munaro 11/08/2010 - 20:41 commenti 2 - Numero letture:1292
Gli occhi del gatto Non ricordava l'inizio.
L'ultima cartiera aveva chiuso da poco. Spento le macchine e la carta, appesa ai fili ad asciugare come lenzuola, si era accartocciata sulle assi di legno del pavimento. Il fiume si stendeva come uno specchio opaco, i canneti ai lati erano molli, accasciati in una poltiglia, il ghiaccio stringeva l'acqua. I pesci, le anatre andavano altrove. La ruota della fabbrica si incagliava senza la spinta dell'acqua corrente. Lisa, gambe unite, piegava le ginocchia, lasciava che i piedi si incrociassero e il suo corpo scivolasse verso il terreno. L'abito le si arricciava, poteva sentire la terra umida sotto di sé, stringeva le braccia intorno alle gambe leccando la pelle per sentirne il sale. Immaginava la carta che a pacchi veniva stivata nel magazzino, pronta ad essere spedita. Ricostruiva ogni successivo passaggio fino ai brillantini sulle mani che lei rubava dalle buste decorate per avere le stelle nella camera, di notte. Così passava il tempo, aspettando l'or... (continua) Grazia Giuliani 21/12/2018 - 14:39 commenti 8 - Numero letture:903
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Grazie Dottore Una stanza d'ospedale,il riverbero del sole sui vetri e un cielo azzurro che fa capolino,attraverso le strisce parasole alle finestre .
Ho ancora la testa tra le nuvole, perché non ricordo come sia finita in questo reparto : Geriatria... Dieci anni fa in questo reparto hanno "ammazzato" mio marito, perché non gli è stato dato soccorso dopo una perforazione dell'intestino a seguito di una peretta alta.. Devo dire che ho paura, perché mi hanno ricoverata con Gastroenterite acuta... Non riesco a muovermi e gli OSS e gli infermieri si prendono cura di me. Devo dire, a onor del vero, che ogniqualvolta li chiamo,vengono e mi prestano le cure del caso con molta gentilezza . Saranno cambiate le persone! Sarà cambiato il modo di gestire il reparto... -Teresa, come va questa mattina? Un medico che inconsciamente ho visto presso il mio letto,nei giorni di incoscienza... È simpatico, ha gli occhi chiari sempre in movimento e una propensione al dialogo.. Così la dolcissima sig... (continua) Teresa Peluso 30/08/2023 - 17:49 commenti 3 - Numero letture:203
Grazie Prof ! Entravi in classe sempre affannata,incavolata con le ferrovie,la pioggia e i maleducati.
Di te ricordo occhi magnetici,maglioni troppo grandi e mani piene di graffi. Eri la professoressa strana,quella che noi prendevamo un po' in giro. Insegnare italiano a 25 sedicenni di un istituto tecnico non doveva essere impresa facile e poi, sono certa che insegnare non era la tua massima aspirazione... "Vi ho riportato i compiti e come sempre,salvo rare eccezioni, sono disastrosi,quando vi chiamo venite a ritirarli...Allora,Mariotti 4... Sabatini 4,5 ...Vanni 5... patrizia brogi 13/06/2016 - 16:33 commenti 10 - Numero letture:1081
GUARDANDO IN BASSO GUARDANDO IN BASSO
Quando ero piccola mia madre viveva costantemente nel timore che potessi rompermi l'osso del collo precipitando da qualche luogo spaventosamente alto che avevo raggiunto giocando ad arrampicarmi come una scimmia. Si, amavo arrampicarmi, gli alberi erano i miei obbiettivi preferiti, ricordo che piantavo le mani sulla corteccia ruvida e se si incollavano di resina tanto meglio, perchè facevano presa, e poi incominciavo a salire, usando i rami come se fossero enormi gradini di una scala a pioli in grado di portarmi fino al cielo, salivo senza pensarci due volte e soprattutto senza preoccuparmi minimamente di come avrei fatto una volta giunta lassù a tornare con i piedi per terra, ricordo che il più delle volte, arrivata in cima, guardavo in basso e provavo un brivido di paura mentre ripetevo dentro di me "non guardare giù, non guardare indietro!", alla fine sono sempre tornata sana e salva, senza mai rompermi neppure un osso e sempre con la voglia di riprova... (continua) Silvia Simona Biolcati Rinaldi 11/10/2018 - 16:26 commenti 3 - Numero letture:1042
Guida turistica per esperti. C'è una brezza armoniosa mentre Melissa continua a parlare:
-Tutte le arti vogliono arrivare alla stessa conclusione. Tutti gli artisti hanno scoperto il linguaggio del mondo e sono in connessione con esso. Vedono il tutto a noi sconosciuto. Parlano al codice, parlano in codice. Ecco perché amo spiegare ai turisti i dipinti di Caravaggio, ogni pennellata è espressione di un codice pieno di verità che potrebbe salvare il mondo-. Siamo colleghi: Melissa è bellissima. Bruno Gais 30/06/2019 - 20:36 commenti 0 - Numero letture:799
Ho una colpa. Anzi due. Non oltre una siepe. Non immersa nella natura. Ma dinanzi a quest'opera (Apollo e Dafne di Bernini)per poco il mio "cor non si spaura". Nessuna parola potrebbe descrivere una tale tensione emotiva,una tale eleganza.Lo dico io, una semplice ragazza ventenne italiana che per molti ha fatto una scelta controcorrente,azzardata: ho scelto di studiare storia dell'arte. Non sono folle,né ignoro la situazione attuale italiana,ho una sola colpa: essere immensamente innamorata della nostra storia,del nostro patrimonio artistico,letterario,culturale. Ho un'ulteriore colpa in realtà: vivere in un Paese che non investe sull'istruzione,che non ha cura dei giovani. Non usate paroloni,non servitevi dell'arte della persuadente oratoria.Non stabilite prototipi e canoni estetici fissi,poneteci di fronte l'Apollo e Dafne di Gianlorenzo Bernini e fateci percepire la vera bellezza. Non spegnete la nostra fantasia,fate in modo che ciascuno di noi possa giungere a quell'infinito che Giacomo Leopardi... (continua)
Radha Q 28/03/2015 - 18:36 commenti 5 - Numero letture:1082
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