Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Sogno di una notte L'ostacolo là in fondo io vedo. Non guido sono dietro e lo sento, qualcosa non funziona sul freno. E' lunga e alberata la strada, ora il pericolo s'avvicina....ATTENTO!!!!
Che è successo, che silenzio. Chi guida il capo chino ha, nell'abitacolo con quel che rimane di questo rottame. Uno sportello dall'altra parte si apre. Qualcuno mi fa scendere di bianco vestito e mi prende per mano con un sorriso. Lo guardo, sinceri sono i suoi occhi castani con i capelli a ricci rossi ondulati. Non parla e ancora tutto intorno è silenzio. Scendo, mi muovo ma sono in alto, nell'aria cammino. MIO DIO, allora.....non so se respiro. Non è possibile, non ho sentito niente e non sono triste. Come è che forse alla mia età per la prima volta so cosa è la tranquillità. Ma d'improvviso ricordo: i MIEI dove sono! Poi un suono, gli occhi apro, gli spalanco. Nel mio letto mi trovo, allora non sono.... Sì, è la sveglia che suonava. Ma dove è quel GIOVANE che mi guardav... (continua) Massimo Tovagli 30/03/2019 - 12:28 commenti 3 - Numero letture:854
Solo rapporti di buon vicinato E quante volte serve di passarti accanto
quante volte di dormirti affianco perché arrivi finalmente il tempo di una impercettibile carezza. Per quanto ancora sarai solo un passante un silenzioso occasionale conoscente Come quelli che seduti al bar ti parlano di politica green pass ...e di economia. Eppure vivi nella mia cucina, siedi sul mio divano e non al tavolo del bar o della pizzeria. E non ti interessa se sono depressa se ho la rabbia che mi mangia viva, che te ne frega,tanto stai al computer, nel tuo lontano mondo fuori casa mia, eh sì perché non c'è mai stato un nostro, non è mai nato n'è mai costruito. Chissà mai perché io l'ho voluto, desiderato e anche immaginato, bastava una parola una carezza, bastava un po' d'amore vicinanza e perché no parole ma certo non quelle da telegiornale. Anche stavolta saprò darmi una mano, con un vedrai, andrà tutto bene, anche da soli ci si può aiutare...Tra noi solo rapporti di buon vicinato.... (continua) Marina Lolli 27/10/2021 - 21:54 commenti 0 - Numero letture:367
Sono il pennino di una Musa annegato nel calamaio Arrivai in questo luogo per sfuggire agli occhi di una donna che nemmeno conosco.
Sono la memoria di un viso sbiadito, così celestiale da dover avere di diritto un posto nell’Olimpo, non questo chiostro se non fosse quel viso stato cagione dell’invidia degli dei, mentre su questa terra non trova epiteti quanto basta soavi per narrarlo la penna tra le mie dita. Sono qui da così tanto tempo che non so dire cosa sia lirismo, e quale la mia vita… …il ricordo annebbiato dei capelli di lei che gli accarezzano (elegia prosastica III -Mitografia, agosto 2020)... (continua) Mirko D. Mastro 13/07/2022 - 07:32 commenti 9 - Numero letture:346
Speranze Io non sono come lui
Ripeto questa frase prima di dormire Mentre annego nei sogni bui Evito il tempo per soffrire Cerco di essere migliore già da adesso Ma a volte sono solo la sua caricatura Mi dicono “ il gene è lo stesso” Ma io non accetto questa chiusura Non voglio urlare e voglio essere gentile Voglio parlare ai miei figli con tranquillità Essere per loro come il mese di aprile Portando gioia e vivacità Non voglio crescere e sedarmi Non voglio diventare noioso Voglio prendere freddo e ammalarmi Per poter essere dopo più caloroso Non voglio che abbiano paura di parlarmi Non voglio costringerli a stare con me Voglio esserci per tranquillizzarli Quando tutto va male e mi chiedono perché Non voglio pesare sulla mia donna Non voglio che si senta sopraffatta Voglio aiutarla e baciarla quando ritorna Voglio essere la sua corazza... (continua) Filippo Rapundi 01/01/2023 - 17:51 commenti 0 - Numero letture:245
Stelle cadenti Guarda, migliaia di stelle stan brillando,
ma le stelle possono diventare angeli? Stelle cadenti, la luna esprime il suo desiderio. Ora che tutte loro sono a terra che ne è rimasto di quel candido bagliore?... (continua) Alice Salvucci 13/11/2022 - 12:21 commenti 0 - Numero letture:251
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
strofinano lenzuola ho pensato di scriverti quando ho visto le sue mani
scivolare su quei tasti come fossero carezze, si muovevano con eleganza e con quella determinazione che ho immaginato su di me… soffice il tocco lieve, lo percepivo sulla pelle ed un sussulto ogni qualvolta tu, con la grazia di chi desidera e sa d’essere desiderato, oltrepassavi i cancelli del mio sentire, fino a farmi perdere, fino a sciogliere ogni nodo tra le grate, sino a condurmi dove tu desideravi fossi, nel crepitio di una fiamma sempre accesa. Hai visto le mie lacrime, ma non ti sei sorpreso, di certo non sarò stata l’unica. Hai atteso sorridessi e poi cullassi il capo a ciondolar sospiri, quasi l’aria stessa fosse culla e ti sei sentito fragile quando hai pensato non desiderassi più ascoltarti. ...io che ti ho creduto mio, mio soltanto, ho capito allora che avrei avuto l’esclusiva solo quando a chiave, serravo ai pensieri la nostra camera, fatta di colore e di tempera profumata, o nel buio dei miei silenzi, lontani dal mo... (continua) laisa azzurra 25/08/2019 - 14:04 commenti 9 - Numero letture:975
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Sventola, bianca Rima viene, siede e corre via
...o indugia in righi di poesia Il veglio solo quand’è notte Con le vesti logore, pien di toppe Peritandosi, fido all’alma sua, di non turbar alcuno, Penna d’oca, china e calamaio Dai calzetti, come il cuore, pien di toppe Nel cucinino, mentre fuori imbianca, Mirko D. Mastro 11/01/2023 - 08:23 commenti 5 - Numero letture:288
Taciturno (carmi) Quelle che leggerete sono le ultime dedicatorie di un vecchio taciturno che attese la sua naiade tra elegie e ninfee nella scrittoria lungo una gora.
Al mattino salutava i nannuferi in fiore, e si accompagnava dove Etna divenne il frutto divino della fusione tra cielo e terra, figura che cima verso la volta, e la sfiora. Sedeva sulle grosse radici, e i piedi era come se penetrassero nelle profondità della terra. Quel giorno osservò un legno che galleggiava arso e fuligginoso. Quando Pan suonò il flauto divino, echeggiando l’armonia del silenzio, i fiori di loto mossero passi di danza cantando con fare melodioso. Quel pezzo di legno tornò in superficie vivido, mentre il giovine non fece più ritorno. Figlio di un pescatore, addietro dalle sue numerose immersioni tutti lo volevano dattorno per sentir delle meraviglie viste. Cola ardeva d’amor per Etna e quando, scendendo ancor più in profondità vide che la Sicilia posava su tre colonne delle quali una sdrucciolava nell’infinito bl... (continua) Mirko D. Mastro 29/07/2022 - 20:31 commenti 6 - Numero letture:358
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