RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA PERDITA DEGLI AGGETTIVI


LA PERDITA DEGLI AGGETTIVI
(da una scrittura creativa)

“Ho un problema” disse Franco alla moglie “mi sono accorto che non riesco più a pronunciare gli aggettivi.”
”Stai scherzando?” interrogò la moglie. “Assolutamente” rispose Franco.
“E spero di non contagiarti” aggiunse.
“Voglio metterti alla prova” replicò Sandra, la moglie “ora ti interrogo.”
“Vas bene proviamo” acconsentì Franco “attendo le domande”.
“Com’è il tempo oggi?”
“C’ė il sole”.
“Dammi un parere su di me”.
“Se una moglie su cui posso contare”.
“Descrivimi come sono vestita”.
“Hai le ciabatte, una gonna di lana che ti ho regalato’’.
“Ma sotto, secondo te?”
“Niente, anzi la sottoveste”.
“Di quale colore?”.
“Singhiozzo di tartaruga”.
“Ed i miei capelli?”
“Vuoi sapere il colore?”
“Certamente”.
“È un colore che non so dirti”.
“Perché?”
“Sono senza aggettivi”.
“Definisci il carattere; come sono, secondo te”. “Uno schifo”
“Dici davvero?”.
“Non sto scherzando”.
“Ho capito, smettiamo, non inte... (continua)


Adriano Martini 22/09/2023 - 13:45
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La ragazza del mio migliore amico.


LA RAGAZZA DEL MIO MIGLIORE AMICO
(tema scrittura creativa: al buio di una caverna)

Non so dire come mi sono perso eppure è così. Fino a poco fa li avevo davanti, i miei amici. Claudio a guidarci con la torcia, poi Walter e infine la sua ragazza, Valentina.
Mi sono fermato un paio di minuti per ammirare delle stalattiti accendendo la mia minuscola pila elettrica. Poi la pila si è spenta e non ci è stato verso di farla funzionare. Così mi sono trovato al buio perché evidentemente i miei amici avevano imboccato una delle due gallerie che avevo notato prima di fermarmi senza accorgermi che non ero più dietro a loro.
E ora, come faccio? Nemmeno a pensarci di tornare indietro, perché ci siamo inoltrati troppo nella grotta, Non mi resta altro da fare che tentare di raggiungerli sperando che si siano accorti che sono rimasto indietro e che perlomeno si siano fermati. Sono prerso dal panico e sto sudando freddo. Avanzo lentamente a tentoni saggiando con la mano destra la parete viscida d... (continua)


Adriano Martini 10/09/2023 - 15:06
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La risuonansia


Ho fatto la risonanza magnetica... etica... etica... etica.
M'hanno messo dentro un bozzolo di plastica... astica... astica... astica.
Stavo disteso e comodo... omodo... omodo... omodo. Girava aria.
Nessun segnale di claustrofobia... bia... bia... bia.
Le mie vertebre cerebrali erano da valutare... are... are... are.
Krishna.
Prima d'entrare mi sentivo agitato... ato... ato... ato.
Appena dentro invece ho trovato un calmante diremo come naturale... ale... ale... ale.
Gale. ( Io ndr )
Mi sono messo a ripetere un mantra... antra... antra... antra.
Om mani padme hum... hum... hum... hum.
Uhm.
C'era da gestire infatti una paura di base... ase... ase... ase.
E.
E se non fossero le vertebre?... ertebre?... ertebre?... ertebre?
Bella domanda.
Veramente anda... anda... anda.
Oh be' pensai... ai... ai... ai.
Al limite se ho un ospite l'ospito... ospito... ospito... ospito.
E gli parlo... arlo... arlo... arlo.
E l'informo d'alcune cosette... ette... ette... ette.
Morto io mo... (continua)

Mirco De pretto 01/07/2023 - 21:08
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La versione di Peg


Il vulcano affumica l'aereo.
La frana deraglia il treno.
Il tornado manda al macero infrastrutture.
Il mare dona qualche onda anomala alle centrali.
Sempre altri terremoti se la prendono con le costruzioni.
Lo smottamento mangia la strada.
Il fiume ha cominciato a rincorrerci più spesso fuori dagli argini e.
E la neve va felice in valanga per sfoltire gli sportivi se.
Sembrerebbe la terra si sta ribellando.
E ti credo!
È lei.
È lei l'entità viva.
È lei l'animale
È lei la primaria creazione non l'uomo.
Non l'uomo.
Non l'uomo.
Non l'uomo.
E per me ha pure una forma molto molto diversa da palla solo.
Solo le contingenze del periodo che sta vivendo la consigliano, per via del movimento continuo a cadere e di vari attriti, d'assumere appunto una fisionomia tonda.
D'altronde cosa fareste voi nella sua situazione?
Se vi sentiste perennemente precipitare nello spazio?
Semplice!
Vi chiudereste il giusto a protezione del corpo ce... (continua)

Mirco De pretto 27/05/2023 - 14:54
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Le fiabe sparse nei cieli ... raccontano.


LE FIABE SPARSE NEI CIELI … RACCONTANO

Impronte lasciate per sbaglio nelle menti e nei pensieri di umani adulti confusi da mille e più problemi che non sanno come risolvere, s’intrufolano pian piano nel profondo e nel silenzio di cieli cosparsi di nubi silenziose e giocano con loro a rimpiattino con quegli sconosciuti inconsci, senza farsi vedere.
Scivolano le menti alla ricerca di nuovi stimoli che gli possano ancora far credere alle fiabe di un tempo antico come quando erano innocenti bambini.
Oggi però rincorrono di più i preziosi momenti del passato che ormai se ne è andato e che per sempre rimarrà tale e quale dentro la staticità di quei momenti che più non torneranno: “capire questo è proprio il segreto.”
Poi, compreso quest’importante dettaglio il pensiero può trovare il portale dei cieli dove si trovano le belle fiabe degli uomini adulti create dall’Universo che servono ad aiutarli nei momenti difficili.

Ma le difficoltà sono tante per ritrovare la felicità perduta... (continua)


Maria Luisa Bandiera 25/10/2023 - 08:11
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Le prigioni dell'impossibile


Le prigioni dell’impossibile
(La macchina del tempo Cap. II)

Ci sono momenti in cui un'alba ci coglie all'improvviso tra sensazioni di appartenenza e sensazioni di immensità del creato ... in quel preciso istante ci accorgiamo di aver trovato una nuova dimensione con la fragile paura di perderci in un'alba con un magico risveglio o in un tramonto ritrovando i sogni di ieri per camminare verso il domani.
Ci sono momenti in cui ci si sente persi tra pensieri futuristici e di come cambierà il mondo.
Le domande che si pongono sono tante alle quali, però, impossibile rispondere o meglio trovare una vera e propria risposta che sovente rimangono a vagare a mezz’aria nell’etere fino ad incontrare un sogno pronto ad entrare nella mente del sognatore.

Degli strani sogni sostavano come in agguato sul cuscino
e s’apprestavano ad entrare nella mente del sognatore …

La notte cosparsa di stelle risultava come un quadro d’autore
che la estrapolava dai suoi sogni realizzati nel... (continua)


Maria Luisa Bandiera 10/06/2023 - 07:23
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L’Alba dell’Angelo- Premessa


L’unica consolazione alla vita… è lo scrivere.

Allora vi scriverò il libro che vorrete leggere, ma che non è stato ancora scritto.

Lo farò di notte, quando i pensieri non mi lasciano dormire. Dai margini della vita in cui vivo, e ve ne darò pagine di emozioni e inchiostro. Così dimenticherete, lo spero, che mi sto servendo delle parole.

E inizierete, con me o senza di me, il vostro viaggio

(ai miei figli)

… Mancava davvero poco. Un’ultima stanza. Nel libro era chiamata Locus. La Stanza dove tutto cessa di esistere, e dove esiste ogni cosa…

Quanto segue accadde sui fogli sopra la ruggine dell’ottone e il legno del manico di un tagliacarte.

Così rimasi lì.

Non so se siano trascorsi dieci o mille anni… quel che so è che me ne stavo tra le pagine bianche mai scritte del tomo quando qualcuno diede voce al batacchio

-Sono il vecchio della locanda a cui prima o poi darai un nome. Mi manda Samaèl-.

... (continua)


Mirko D. Mastro 07/04/2023 - 08:33
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L’Alba dell’Angelo- § duo


La risata del picchio

Nell'oceano Pacifico meridionale a sud del Tropico del Capricorno, a circa due terzi della rotta coperta dagli albatros quando migrano dall'Australia all'America, si estendono le Pitcairn, un piccolo arcipelago di sole quattro isole vulcaniche. Il luogo meno popolato al mondo. Raggiungibile solo via mare, e priva di alcun porto naturale, nella lontana Oeno regna il Signore di Pandano.
Oltre due stretti passaggi scavati nella barriera corallina, tra la laguna centrale e un minuscolo banco di sabbia sorge il castello Mastro.

L’ermetico Signore cavalca verso una terrificante sciagura che colpirà Poèsia se non si dovesse trovare in tempi brevi il successore al trono.

In questi diciassette anni del regno di Hadrianus, l’Alto Spirito sopra questo luogo del mondo è stato se così si può dire assente per diatribe tra Colui il cui nome non va pronunciato e l’angelo Adam che diede il via a tutto: vita e morte, dolore o gioia, felicità e disperazione. Incomi... (continua)


Mirko D. Mastro 11/04/2023 - 10:56
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L’Alba dell’Angelo- § novem


L’Alba dell’Angelo

Il cielo blu non fa smettere di osservare quelle nuvole dalle forme strane, si comincia ad associarle a cose. Oggetti che conosce e… sorride. Per un istante sembra di volare.
Gli pare di vedere muoversi frisbee di frittelle che riportano alla mente le passeggiate fatte alla festa del paese quando era solo Hadrianus, quando affondava il volto nello zucchero e ne usciva appiccicoso.
Il paesaggio somiglia alla saporosità dell’uva passa che tanto piaceva al padre che non c’è più, o a un carme ancora da scrivere.
Ma l’amenità è l’aria che respiri, i profumi che attraversano le narici. La terra, l’erba, il fieno.
E se resti a guardare, e a dondolarti puoi avere la fortuna di giungere al tramonto, quando la natura sembra che si congedi dalla luce del giorno per andare a dormire.

Sulla chiusa di questa intemperante novella giungerà poi il crepuscolo che vedrà il guaito straziante di Poeta accucciato su una vecchia pantofola che oramai non servirà più a nessuno. ... (continua)


Mirko D. Mastro 03/05/2023 - 22:17
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L’Alba dell’Angelo- § octo


Alcuni buoni passaggi

Quelle che leggerete
sono le ultime quattro dedicatorie
di un vecchio taciturno che attese
la sua naiade tra elegie e ninfee
nella scrittoria lungo una gora.
Al mattino salutava i nannuferi
in fiore, e si accompagnava dove
Etna divenne il frutto divino della
fusione tra cielo e terra, figura
che cima verso la volta, e la sfiora.
Sedeva sulle grosse radici,
e i piedi era come se penetrassero
nelle profondità della terra.
Quel giorno osservò un legno
che galleggiava arso e fuligginoso.
Quando Pan suonò il flauto divino,
echeggiando l’armonia del silenzio,
i fiori di loto mossero
passi di danza
cantando in modo melodioso.

Il vecchio re sta con le mani nelle tasche, quasi a sostenere i ricordi.

<Un pezzo di legno tornò
in superficie vivido, mentre
il giovine non fece più ritorno.
Figlio di un pescatore, addietro
dalle sue numerose immersioni
tutti lo volevano dattorno
per sentir delle meraviglie viste.
Cola ardeva d’a... (continua)


Mirko D. Mastro 29/04/2023 - 21:25
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