RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

L’Alba dell’Angelo- § quattuor


Il Signore di Desolazione

Sospeso ai versi del barbagianni, un codibugnoli trasferisce a isolotti e scogli tutt’intorno che le bugie non sono sempre a disposizione di chiunque.
Una schiera di angeli caduti e di uomini all’alba procederà tra luoghi isolati nelle terre australi e antartiche delle Isole Kerguelen sotto la guida di quel Signore la cui penna trafigge più della lancia che domina il suo nome.

-Tu narrerai le gesta di uomini ed angeli, autore. Questo vuole da te Samaèl- toccandosi le articolazioni dolenti, il vecchio, al cospetto dell’età.

Quale luogo migliore di una terra quasi impossibile da raggiungere e con un clima inclemente per ammaestrare particolari soldati nell’attesa del giorno dell’ascesa al trono di Poèsia?
Qui tutto l’anno è plumbeo, spesso nevoso. Il vento gelido è di quelli che tagliano la faccia, e anche in estate le temperature che si attestano attorno ai dieci gradi rendono quest'isola remota e desolata. Ai confini del mondo.
Il suono raschiant... (continua)


Mirko D. Mastro 15/04/2023 - 13:07
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L’Alba dell’Angelo- § quinque


Dai Luoghi del mondo (Prece da mane a sera)

Uscito all’improvviso da una fitta coltre di nubi, un pugno di uomini si lascia alle spalle un’isola che pare un cono di roccia uscito dal mare. Un vulcano le cui dolci pendici s’immergono lentamente nelle acque: Tristan da Cunha, l’Isola Inaccessibile lambita dall’Oceano Atlantico Meridionale. Sui bassi fondali a poche centinaia di metri dalla riva sorge la cittadella di Gough.

La compagnia seduttiva di un timido usignolo tenace, incurante di tutto questo grigio sconsolato, segue il passo deciso della Signora di queste terre. Quel cinguettio instancabile, immancabile si alza col battito d’ali dell’angelo Shamshel dalle lunghe fruste.

Blessed da Hashem, la Signora di Nightingale, socchiude gli occhi alla grazia di quei versi; ella custodisce da secoli l’Albero della Vita il cui frutto della Conoscenza del Bene e del Male ha il potere di restituire alle Pietre dell’Angelo il loro antico dono.

“Le luci del Nord sono l... (continua)


Mirko D. Mastro 21/04/2023 - 15:19
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L’Alba dell’Angelo- § septem


La maledizione dell’aquilone

Qui nel contado si sente solo il rumore della natura, il canuto sovrano lo ascolta da una sedia a dondolo. Lettore, siedigli accanto… devi sapere come tutto ebbe inizio.

Si narra che fluisse come acqua,
di cuore puro e neutra anima.
Fino a che per mano delle naiadi
Acredine e Basica cadde vittima
della stizza della dea Marica,
gelosa dell’amore di Aquilone per lei.
Invocò su loro un orripilante anatema:
confinò Ninfa nella torre degli Alisei,
e legò Aquilone a un filo di voce.
Se Ninfa fosse riuscita mai a fuggire
con qualche astutezza,
entrando in contatto con l’aria
e confondendosi con essa
avrebbe perso di purezza.
Si dice che sulle sponde del Giordano
nelle giornate di solleone, quando
il cielo sereno fin giù nel sottobosco
rende azzurra ogni pervinca colando
su tappeti di anemoni,
tra i non ti scordar di me
che bordano le andane strette
girandoli una fanciulla; si dice anche
si odano i di lei bisbigli salire ai filar... (continua)


Mirko D. Mastro 27/04/2023 - 16:47
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L’Alba dell’Angelo- § sex


Dai Luoghi del mondo (Impetrazioni)

Oblia questo cappellano,
o Yhwh
nel quieto vivere
della sua dimessa sagrestia
vuotata dopo tanto sgobbare di ramazza
dalle tue parole Nessuno tocchi Caino,
ché dinanzi a fiamma senza fumo hanno
visto il sozzume questi occhi nell’abazia.

Cantico d’uomo dal naso camuso sale da un vecchio breviario sulle corde di un liuto nell’accampamento del Signore di Chatham. Dorme l’angelo Israfel nell’attesa di suonare la tromba nel Giorno del Giudizio.


Più a nord del mondo, dove il Circolo Polare Artico abbraccia il buio totale per oltre sei mesi l'anno, gelida come pochissimi altri luoghi al mondo si trova una zona remota e inospitale nella quale la popolazione degli orsi bianchi supera ancora quella umana. Da qui l'angelo delle lacrime Sandhalphon, uno dei depositari della musica del Paradiso, è partito alla volta di Poèsia al fianco della Signora del Rigo di Svalbard.


Da un puntino al centro di un vasto oceano avanza l’Alto Spirito Ma... (continua)


Mirko D. Mastro 23/04/2023 - 16:45
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L’Alba dell’Angelo- § tres


Il Signore di Raja Ampat

<Ho perso il filo logico, vecchio, e di vista il gomitolo che insiste a dipanarsi verso chissà dove…>.

-Verso la fine, o l’inizio di tutto. Guarda dietro di te, ma continua a camminare… il Tomo ha già cominciato a scriversi.

Non vuoi capire, autore! Te lo ripeterò ancora: sulle terre degli uomini governano i dieci Signori del Rigo, e dai dieci Luoghi del mondo gli Alti Spiriti.

Ti ho parlato del Signore di Pandano delle Pitcairn, Samaèl ne è l’Alto Spirito.

Ora lasciami continuare…

Quando ancora Adam non era incatenato a righi di inchiostro tra le pagine del libro di Enoch, da Hashem gli fu destinata in moglie l’angelo Lilith. Entrambi nati dalla polvere, e per questo eguali, non accettarono di sottomettersi l’una all’altro e si ribellarono al volere di Colui il cui nome non va pronunciato.

Adam con astuzia fece che lamentarsi al cospetto di Hashem, e “Il Nome” scaraventò Lilith negli Inferi condannandola ad essere la p... (continua)


Mirko D. Mastro 13/04/2023 - 11:00
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L’Alba dell’Angelo- § unum


Il bacio del beccaccino

Se ne stava seduto il vecchio, stranamente in silenzio e ancor più stranamente senza recitare quella sua cantilena

Regge il fio dei giorni / per la tela ecc ecc

quando ad un tratto, fissando un gomitolo rotolato da chissà dove forse stanco di correre tra le pagine…

-Da un capo all’altro nelle terre di Poèsia confusione e tormento strizzano le anime delle genti, ingarbugliano le menti in inutili disquisizioni irriguardose tanto per dire qualcosa-.

Come per il mondo di Fantàsia (ai meno giovani saranno subito venuti alla mente Bastian e le avventure di Atreyu per fermare il Nulla) anche qui è necessario credere nei sogni, ma non troverete Oracoli o Torri d’Avorio, o draghi.

-La vita in queste terre costringe ogni giorno a fare i conti con le necessità quotidiane, e gli abitanti del regno non manifestano che l’esigenza del distacco dello spirito umano dalle cose materiali… almeno durante i temporali che illuminano i pani sul segno della croce per... (continua)


Mirko D. Mastro 09/04/2023 - 10:56
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Mai mai mai


Nel mio giardino c'è un fiore.
Sì ci sono pure stelle, sole, luna, lucertole, extraterrestri, seni, coseni, ricci, cocci, bocce, rocce e farfalle e metronomi e metronotte e potenze e dividendi ed ellissi e cerchi e cubi e coni e.
E tracce, riflessi, maggiordomi, avvocati e gialli e neri e lombrichi e giovani e stagionati ed imberbi ed arruffati ma.
Ma nel mio giardino in più c'è un fiore.
Passano tutti dal mio giardino.
Il cugino della Maria, Sergio, Alì e Sven dalle due alle quattro e la mattina il termos, il berretto, un protestante ed un convenzionale.
Il fresatore, uno alto, uno curvo e. E la suora alle sei attraversano frettolosi.
Due cervi, uno scoiattolo e tre gazze verso le otto alzano il naso ed annusano all'unisono e.
E tanti, tanti, tanti, altri.
Tipo il ciliegiaio, il cavolfioraio, il cavalloadondolaio, lo zebraio, il meritocratico, il sergente, il cammello, il pi tre, il pi acca e lo zerbinaiolo all'ora.
All'ora che credono deambulano, però.
Però nel mio giardin... (continua)

Mirco De pretto 11/06/2023 - 00:52
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Mi chiamo Antioco Corraine


Mi chiamo Antioco Corraine

Mio padre Luigi Corraine
Mi volle pastore di pecore dopo aver finito la scuola d’obbligo perché questo sarebbe stato il mio futuro anche se avrei voluto continuare. Avevamo duecentoventi pecore. Le mie giornate erano lunghe nella “Tanca”, controllando le pecore e ogni giorno tenevo il mio diario. Di fianco c’era un altro pastore a distanza di duecento metri. Ci sentivamo a voce e fischi. Un giorno di primavera, vidi che al posto suo c’era una ragazza, La salutai e chiesi come mai fosse lì. Purtroppo, con una lacrima negli occhi mi disse, “Mio padre Mundicu è morto e non c’è nessuno che badi alle pecore”. Circa duecento. Lei ha sempre abitato vicino al nostro podere, aveva vent’anni, ma io non la conoscevo, il suo carattere mi sembrava abbastanza tranquillo. Poi mi ricordai guardando bene che la vedevo solo la domenica mattina alla messa ma non le diedi mai importanza. (anche perché guardare troppo una donna da noi era tabù). Alta un soldo di cacio ma un ... (continua)


Francesco Cau 08/06/2023 - 17:34
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SEM


Sem (da un racconto di scrittura creativa)

Sem non sapeva se fosse un buon segno o l’inizio di una catastrofe.
Annie gli si era avvicinata e lo aveva accarezzato come da tempo non faceva.
“Che cosa sarà successo?” si domandò Sem.
Eppure sapeva di essersi comportato male quel giorno, ed era consapevole che Annie poteva essere giustamente adirata con lui.
“Non voglio più vederti” gli aveva gridato qualche ora prima ed ora era diventata improvvisante così disponibile.
“Vieni Sem”” gli disse” ti ho comprato una buona cosa da mangiare; una cosa che so ti piace tanto.
Annie gli aveva preparato una cosa ed ogni diffidenza svanì e si mise a mangiare avidamente guardando di tanto in tanto Annie che l’osservava in silenzio.
Aveva finito di mangiare da pochi minuti quando avvertì i primi dolori ed allora improvvisamente capì , dall’espressione di Annie, che ora lo guardava soddisfatta, cosa stesse succedendo.
“Muori, finalmente” sentì die Annie che ormai intravedeva come un’ombra ondeg... (continua)


Adriano Martini 08/09/2023 - 14:05
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SONO GEROGE


Non lo poteva soffrire, non lo aveva mai potuto soffrire.
Aveva deciso che lo avrebbe fatto quel giorno, non appena i genitori fossero usciti.
Così, quando sentì chiudersi il cancello automatico ed ebbe la certezza di essere solo, andò in garage e prese la pala.
Salì al primo piano e prima di introdursi in salotto la nascose dietro la schiena.
Come aveva immaginato, Fred dormiva sulla poltrona, la televisione accesa, una luce soffusa che illuminava delicatamente la stanza.
Gli si avvicinò senza fare il minimo rumore. Fred continuava a dormire.
Ma così non c’era gusto. Doveva svegliarlo, e così fece, carezzandogli la testa.
Fred si svegliò ma non si mosse, nemmeno quando vide la pala alzata sopra di lui.
Il colpo fu secco e repentino ed bene assestato, nemmeno una goccia di sangue. E George provò una soddisfazione immensa che non avrebbe mai dimenticato quando vide il cane con la testa fracassata.
La stessa soddisfazione che provò vent’anni dopo quando massacrò i genitori. Ques... (continua)

Adriano Martini 30/09/2023 - 13:19
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