RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Senza saperlo


Sento il fluire dei tuoi globuli nelle mie arterie, e scorgo nel sangue quasi bellezza, come se fosse cosparso di liquido vitale non visibile ad altri occhi.
E osservo il tuo visino cosi tenero, morbido e soffice come un cuscino in piuma d'oca, d'oca come è la pelle quando ti avvicini a me e mi guardi,con quelle pupille che sono diamanti,preziose e mai distanti,luccicanti ma non abbaglianti.
E poi quando le nostre mani si intrecciano, il creato sembra trovare la sua pace,la vita appare più limpida,osservo il mondo da una diversa lente. Il contatto con le tue membra ha cambiato la percezione sensoriale,ha pervaso corpo e anima.
E poi sento uno strano tremolio salire su per la schiena,un brivido che fa una tappa nel cuore e poi sale su fino alle labbra,spingendo quest'ultime ad appropinquarsi alle tue.
E allora mi muovo senza saperlo, e poggio il palmo della mia mano sulla tua chioma come un'ancora si poggia al fondale, e mi perdo tra il tuo sapore d'immenso.
Il sale dell'esistenza... (continua)

Marco Arcidiacono 17/08/2015 - 15:12
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Seppi andare e inciampai nell'amore.


In quel grigiore , cielo plumbeo , seppi stranamente udire , nonostante l'incessante scappare via della pioggia, l'amore.
E fu nel cangiante intrecciarsi del grigio e poi rosso e finalmente azzurro che,
trovai la sfumatura della mia vita.
Una notte,un cielo senza stelle,e un'immensa luce.
Irrilevante la stagione e il cadere delle foglie e i fari del lontano carovan che vicini parevano trascinarmi a sè.
Inerme,immobile,stasi divina davanti ad un mondo in ritardo.
E la frescura mi accarezzava i capelli,ormai grigi e sporchi,sudici,del tanto tempo che mi separava dalla giovinezza.
Immensi percorsi si sono intrecciati nella mia vita attraversati dalle molteplici figure dell'uomo,
da cui strappavo i pezzi che più mi piacevano per ricucirli addosso a me.
Bambola di pezza;
seppi essere tante cose e con un'attitudine quasi camaleontica riuscì a sfuggire a tanti pericoli e tante strade non percorsi.
Seppi apprezzare l'intensità del silenzio e il rumore incessante dell'immobilità.
Su... (continua)

Ludovica Gabbiani 01/11/2017 - 19:32
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SETTEMBRE


Ed era arrivato anche settembre, con l'aria dei mattini più fresca e le giornate un po' meno lunghe. Ma faceva ancora caldo, e i pomeriggi erano ancora tinti dai raggi del sole e dalle grida dei bambini che giocavano nelle strade. Erano lì da un mese, arrivati in agosto per una vacanza, di non più di quindici giorni, poi suo padre aveva avuto un'offerta di lavoro e i suoi, innamorati del posto, avevano deciso di restare. L'isola era davvero incantevole, circondata da un mare stupendo, di un colore così puro, così intenso, da ricordare il verde scintillante dello smeraldo. La spiaggia di sabbia finissima e il pittoresco porticciolo, donavano all'ambiente un'atmosfera romantica ed un forte carisma. Anche lei era incantata da quei luoghi, ma non poteva non sentirsi combattuta tra la gioia di restare e cominciare una nuova vita e la rabbia di dover lasciare la vecchia. Ma forse il suo umore altalenante, derivava dall'atteggiamento di Stefano, il ragazzo che suo malgrado le aveva rubato il ... (continua)

Marirosa Tomaselli 08/12/2015 - 11:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Sfumature


E a volte vorrei che mi vedessi cosí, in un tardo pomeriggio di una giornata qualunque. Tornando verso casa, nel traffico, con l'aria stanca, canticchiando una canzone di Battisti per caso trovata alla radio. Vorrei che mi vedessi cosi, nei gesti banali della vita di tutti i giorni, negli attimi in cui mi perdo e poi mi ritrovo, in quelli in cui combatto e in quelli in cui mi ranicchio. Vorrei che vedessi i miei sorrisi, senza considerarli scontati e che ti accorgessi dei sospiri malcelati che tengo solo per me. Essere per te come quello scorcio di tramonto che sta davanti a te ogni giorno, pieno di colori e sfumature, per nulla scontato.

Vorrei che tu vedessi bellezza laddove tutti vedono normalità.... (continua)


Michela Pomobello 15/12/2016 - 23:39
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Short stories: Disinnamoramento by ©Raffreefly


La cosa più brutta che ad una persona possa capitare, è il disinnamoramento di sé.
Non amarsi più, significa lasciarsi andare, fisicamente e mentalmente.
Non amarsi più, significa fregarsene di se stessi e di conseguenza, anche degli altri. Significa farsi male ogni giorno attraverso la quotidianità; un esempio pratico, se si sa che un determinato cibo ti nuoce, lo mangi ugualmente. Se si sa che per rimanere in forma devi camminare almeno un ora a passo svelto, non lo fai. Se sai che staresti bene vestita in un determinato modo, opti per tuta e scarpe da ginnastica, fregandotene ampiamente dei giudizi altrui. Se da un lato rivendichi il diritto sacrosanto di libertà, dall'altro lato, sei schiava di quel sentimento neutro, freddo e menefreghista che non ti appartiene. Un circolo vizioso da cui è difficile uscirne. Non ti ami più e aspetti che passi questo momento, temendo, che non passi mai. E vivacchi, non vivi. Ti lasci andare alla corrente che speri, ti porti lontano, magari in un... (continua)

raffreefly raffreefly 03/04/2018 - 19:00
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Signora solitudine


Signora solitudine

L’oste seguiva con occhio vigile, e orecchio ben teso, il concerto eseguito dalla pioggia battente sui sampietrini della piazza deserta.
L’ansimare rauco e fastidioso della vecchia corriera che, salendo dal fianco della collina, prese possesso della scena, rovinò la musicalità dell’evento atmosferico.
Lentamente, la corriera completò il periplo della piazza e, prima d’imboccare in senso contrario il tornante destrorso appena affrontato in salita, si arrestò.
Allo sbuffo d’aria compressa dell’impianto frenante seguì, un istante dopo, quello dell’apertura automatica delle porte.
Una donna si avvicinò all’uscita, guardò il cielo, sospirando appoggiò la valigia sul predellino, poi aggrappandosi al maniglione della porta allungò la gamba destra e posò il piede sul suolo bagnato; subito dopo posò anche l’altro, riprese la valigia, salutò l’autista e s’incamminò.
La donna, anche se lo sguardo dolente segnato da troppo dolore contribuiva ad assegnargliene qualcuno in... (continua)


vecchio scarpone 07/10/2018 - 19:00
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Simona


Carlo non conosceva bene Simona. L'aveva conosciuta solo attraverso suo fratello Ciro, avendo la stessa età giocavano insieme da piccoli. A quel tempo si divertiva a suggerire l'interessante sintonia che notava tra loro. Non immaginava successivamente, ed è questo il motivo del suo futuro trascinato stupore, che sarà proprio lei che invece si innamorerà di lui. Almeno così cercò di fargliela credere "forse mi piaci; è per questo che vorrei darti un bacio sulle labbra adesso, ma è troppo tardi, devo andare a cena".
Però Ciro e Simona, rimasero ancora più amici
dopo l'inizio dell'incerta infatuazione, e Carlo non capì più il suo ruolo con gli amici la famiglia, come chi recava consigli, sostegni e suggerimenti, una mano amica, pronto a dare un conforto.
Si aggravava la considerazione, di non essere riuscito a constatare, che Simona, la simpatica ragazzetta bionda, che giocava con suo fratello Ciro, potesse un giorno essere stata la sua ragazza. Una sera molto particolare,... (continua)

Luca Di Paolo 24/09/2014 - 15:47
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SINFONIA DI MAHLER


“Un consiglio leggete il racconto, ascoltando la 4° sinfonia di Malher” grazie.

Ogni pomeriggio Emma si preparava a sgaiattolare da casa furtivamente quasi in fuga facendo attenzione a non essere vista, come una ladra prendeva le sue cose e via di corsa alla fermata dell'autobus.Appena in tempo e già il mezzo con uno scossone si avviò tra le strade affollate della città. Emma seduta in fondo, all'ultimo posto cercava di accomodarsi la mantella un po grande per lei, ma comoda per l'uso che ne doveva fare. Vicino a lei sedeva un signore che leggeva il giornale, chinando la testa la nostra ragazza riuscì a leggere l'oroscopo, il suo segno era la “bilancia”.
Dal sorriso stampato sulle sue labbra si capiva che i presagi erano felici.L'autobus attraversò la città e raggiunse la periferia, lì si respirava un' altra aria quasi campagnola, vi scese solo lei. Guardò l'ora e trafilata si diresse in un abitato nuovo, come al solito non era puntuale, il suo orologio non era di quelli svizzeri... (continua)


mirella narducci 12/07/2016 - 00:29
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Sirio ( una meravigliosa storia d'amore)


Cerco nell'immenso universo la mia amata stella
lascio scie di lacrime e pezzi del mio cuore per il cielo
ci sei ma non ti trovo
non mi do pace, continuo a sperare
tu mi hai detto: non dubitare mai del mio amore
e sono certo che lo troverò
dovessi vagare per tutta la mia esistenza
in questo sterminato manto di luci.
E nonostante tutto, la mia stella continua a brillare nel cielo
e il mio amore per lei non avrà mai fine
Tu hai detto, guarda Sirio e lei la tua stella
non dimenticarla, ma falla brillare quella stella
perché quella stella sono io
e lei continua a brillare nel mio cuore
da luce al mio cammino, e speranza alla mia anima
e sempre lì la mia stella
tutte le sere mi aspetta allo stesso posto
fa compagnia alla luna, e poi va a dormire
ed io tutte le notti
alzo gli occhi al cielo, dono una lacrima e un sorriso
per far sì che brilli di più
la stella mia.
E Selene sta nel cielo coronata da un alone lucente
e sorride, perché sa c... (continua)

Calogero Leonardi 07/04/2012 - 00:41
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