RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Pecchio scrive una lettera

Pecchio scrive una lettera.
Scrive una lettera, con la speranza che non resti lettera morta.
Scrive una consonante, con la speranza che la vita di chi la riceve sia più sonora e meno rumorosa.
Scrive una consonante, con la speranza che sia consona alle aspettative del destinatario.
Scrive una vocale per aiutare ciascuno, anche se stesso, a scoprire la sua vocazione, a rispondere, a restarle fedele.
Scrive una vocale per dare voce in capitolo a chi non ce l'ha, a chi ha capitolato.
Scrive una vocale, pur sapendo che il destinatario possa rispondere:"Che me ne cale?!!!"
Scrive una lettera, pur sapendo che il suo destino possa essere di finire nel cestino.
Scrive la lettera H a chi non ha capito ed aspira a capire.
La scrive e pensa:"Una lettera, forse, muta, in positivo, il destino di chi la spedisce, di chi la riceve!!!"... (continua)

Luca Lapi 16/07/2015 - 14:40
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Non è che si possa dire...

Non è che si possa dire che Tommaso sia un Apostolo del Signore.
Ne condivide, solo, il nome e l'essere incredulo.
Dice, come lui:"Se non vedo, non credo!"
Si comporta, con gli amici (i pochi che abbia), come un ficcanaso.
Si alimenta, quotidianamente, di cronaca rosa, scovata sul web e pubblicizzata, a danno altrui, sulle sue pagine Facebook.
Vorrebbe amiche, ma, solo, per scopare con ciascuna: non, certo, per giocare a scopa!!!
Si rifugia nel suo masochismo quando ogni suo tentativo, con loro, va a vuoto.
Si considera, con orgoglio, un "tombeur de femmes", un "casanova", un "dongiovanni".
Lo si sente cantare, come Rigoletto:"Questa o quella per me pari sono...".
Lo si sente recitare, come Lorenzo il Magnifico:"Quant'è bella giovinezza...".
Ciascuno dei suoi pochi amici si chiede:"Cosa vuole Tommaso, da me? Vuole provare con la mia ragazza? Cosa vuole Tommaso, d... (continua)

Luca Lapi 24/06/2015 - 08:53
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Pecchio non può fare a meno

Pecchio non può fare a meno, ogni giorno, di domandarsi chi abbia visto i suoi amici di un tempo che, oggi, purtroppo, sente di non avere più.
Non ha più i suoi compagni di classe e di scuola la cui amicizia nei suoi riguardi è rimasta circoscritta, sempre, tra le quattro mura reali degli edifici scolastici e tra le quattro mura virtuali dell'orario scolastico e dei tredici anni in cui codesto si è dipanato.
Non ha più, inoltre, alcuni compagni di classe poiché, nel frattempo, purtroppo, sono defunti.
Non ha più alcuni amici poiché, nel frattempo, sono andati a vivere altrove.
Non ha più alcuni amici la cui amicizia nei suoi riguardi e rimasta circoscritta, sempre, tra le quattro mura della chiesa-edificio, dove ha partecipato, insieme a loro, alle varie attività parrocchiali (Catechismo ai bambini ed ai ragazzi, riunioni coi suoi colleghi Ministri Straordinari dell'Eucaristia, coi suoi colleghi Catechisti e coi suoi colleghi del Consiglio Pastorale Parrocchiale... (continua)

Luca Lapi 10/07/2015 - 14:57
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C'era la volta in cui...

C'era la volta in cui, qui, Pecchio aveva amiche ed amici, era loro amico, erano sue amiche e suoi amici.
Lo sono, adesso, altrove, in altri modi: le deve cercare, li deve cercare, trovare (se e quando riesce): al cellulare, chattando, inviando mails, sui social networks.
Lo cancellano, erigono un cancello invalicabile, con punte acuminate, un muro, in confronto al quale quello di Berlino era un dilettante allo sbaraglio.
Il muro di Berlino non si poteva oltrepassare: i muri di oggi non si vogliono oltrepassare.
La nostra volontà di oltrepassarli ci sembra un'onta di cui non vogliamo macchiarci la coscienza: stringiamo la coscienza tra le cosce finché non la soffochiamo.
La nostra volontà di oltrepassare i muri di oggi prende il volo e si allontana da noi: dovrebbe apparire noioso, dare noia alla nostra coscienza, ma, ormai, soffocata, invece, no.
C'era la volta...Ci sarà la svolta?...Spero di sì!!!... (continua)

Luca Lapi 11/06/2015 - 14:58
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Pecchio è un divo

Pecchio è un divo, ma non il divo come quello del film omonimo.
Non lo è cinematografico o televisivo.
Non lo è per i cinefili o per i telespettatori.
Pecchio è un divo per i bambini.
Lo è per loro fino da quando era bambino come loro.
Gli puntavano l'indice e non, grazie a Dio, un'arma giocattolo, immagine di quella che sarebbe potuta diventare una vera e propria arma da fuoco, una volta che fossero diventati adulti, contro di lui.
Non gli puntavano il dito medio: non si usava, allora, ancora, a differenza di oggi, ma non contro Pecchio.
Continuano a puntargli l'indice, oggi.
Pecchio pensa di avere un indice di ascolto e di gradimento molto elevato presso i bambini, benché non parli, molto e spesso, con loro.
Lo fa, con alcuni, attraverso e-mails, chats, facebook.
Manda loro gli auguri per i rispettivi compleanni.
Ha parlato ad alcuni, raramente, quando era loro catechista, benché aspirasse, soprattutto, a parlare con l... (continua)

Luca Lapi 29/06/2015 - 15:32
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