RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Polvere

Mentre mi stropiccio gli occhi con le dita, riesco a liberarli dallo strato di polvere.
Allontano le mani dal viso per capire cosa le rende così umide.
Con il naso mi pare di riconoscere l'odore, ma non collego fino a che non le vedo coperte di sangue.
Le guardo, le giro, muovo le dita e cerco di ricordare.
Intorno c'è un gran polverone che fatica a depositarsi a terra.
Non so cosa succede, non so perché sono qui.
Non so dove sono.
La luce bianca è sporcata dal grigio di questa polvere che odora d'incenso e legno bruciato.
La sento attaccarsi in gola e per un secondo mi chiedo se non mi debba spostare.
Ma dove sono? Dove vado, in che direzione?
Faccio un paio di passi a sinistra ed inciampo su qualcosa di morbido. Una persona a terra. Provo a chinarmi per capire chi è, come sta, ma appena mi accovaccio per provare a muovere quel corpo, mi accorgo che non sono in grado di toccare nulla. Le mie mani attraversano la materia e non so più se sono io ad essere impalpabile.
Sono c... (continua)

ellis lio 20/06/2017 - 22:17
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Il sasso

Il sole le brucia la fronte. Si ferma sul sentiero del parco, si china, raccoglie un sasso, le piacciono le striature di rosa che lo decorano.
Riflette qualche secondo sulla bellezza della natura. Dopo qualche altro spunto riflessivo sull’argomento, si ferma e pensa “Su quante banalità medito, quanto tempo perdo dietro a pensieri senza una struttura.”.
Guarda le fronde degli alberi muoversi nel lieve vento. “Si la natura..si è impietosa, maestosa, bella e potente..e guardo un sasso, un fiore il panorama di un piccolo bosco ma poi alla fine io, che di questa natura sono figlia, non mi sento parte di essa.”
Silvia crede che il grande inganno dell’uomo è sentirsi superiore ad ogni altra specie, quasi da sentirsi il solo in questo universo, ad essere l’unico a possedere in sé la divinità.
Infatti c’è bisogno di credere in un dio per non perdersi nella nostra reale natura, priva di un senso spirituale e concreto, così come ce lo ripropone la società.
Noi come ogni altro animale dobbia... (continua)

ellis lio 19/03/2016 - 20:02
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Cronaca di un insuccesso

Conosciuti banalmente per caso con una birra in mano.
Lui attira la sua attenzione: "Adesso ti dirò una cosa molto interessante". Lei ride un po' ma non gli da peso "..cosa?".
Lui "Ho due tartarughe".
Come si fa a trovare un'affinità in questo breve dialogo. Eppure è incominciata una danza di vibrazioni.
Non hanno più vent'anni, anzi si va verso i quaranta, i movimenti magnetici tra un corpo e l'altro seguono ritmi meno impellenti, la sessualità diventa un aspetto secondario, in questa fase e la conquista punta a cercare l'altro in diversi anfratti.
La serata finisce in fretta, non ci si scambia numeri o si fa in tempo ad organizzare un futuro incontro "casuale".
Si deve andare; in fondo i due erano usciti con altre persone che avevano in testa altri progetti.
Lui però conosce la sua amica, un giorno la va a trovare e le chiede di dare a lei il suo numero.
L'ambasciatrice porta la missiva alla destinataria.

Punto, gira la pagina, com... (continua)


ellis lio 14/03/2016 - 21:31
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il titolo non conta

Ora. Qua. In piedi in questa stanza sola nuda.
Copro gli occhi con le mani. Chiuderli non basta.
Le mani schermo dalla melmosa realtà che filtra nelle palpebre.
Non vedo, parlo.
Parlo come se stessi scrivendo.
Penso attraverso parole che escono come voce dalle dita, e copio quel che si scrive dietro agli occhi.
Come suono che dall’orecchio arriva al resto del corpo e affiora sulla pelle, così parole si muovono dentro, simili a un liquido che si miscela al sangue, paralizza. Si muove con andamento circolare dallo stomaco fino ai margini del corpo.
E le mani, dagli occhi al volto, diventano aggressive, graffiano, fanno male con intenzione, attenuano il dolore. La voce s’assottiglia, diventa brusio che formicola nella gola secca.
È un prurito che cresce.
S’impone dentro ed emerge fuori solleticando i muscoli.
E perdo il controllo.
E non lo posso evitare.
Devo grattarmi. Devo eliminare quello che non sono in grado di vedere. Devo togliere la crosta di qualcosa che sta ... (continua)

ellis lio 21/12/2015 - 20:48
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Ingresso I

Scendendo dall'auto ha fatto le solite mosse. La borsa, le chiavi di casa, cellulare. Aprendo il portone guarda la cassetta delle lettere, spegne la luce esterna dell'ingresso e sale le scale. Arriva alla porta di casa e gli da la solita spinta con la spalla, perché nel tempo si è spostata o non so, è lievemente storta, rimane che per aprire e chiudere devi spingere.
Interessante non avere voglia di entrare in casa propria e avere il sostegno morale della porta.
E dentro cosa c'è che non va, niente di inanimato, c'è lui.
Se ne deve andare e non capisce, non so se non accetti l'idea, Freud direbbe così ma cambia poco il pensiero del luminare, perché mi sento che comunque non lo convincerebbe ad andarsene.
Una sera si è arrabbiato con lei e in una caotica mescolanza di urla, lancio di oggetti, strette ai polsi e ai capelli, l'ha fatta letteralmente rotolare nella camera da letto, da uno spigolo dell'armadio ad uno della finestra, fino ad una presa finale che ha chiuso ogni via di ... (continua)

ellis lio 30/12/2015 - 00:10
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