RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Un tergicristallo dorato (Dialogo muto tra un padre e una figlia)

"Un tergicristallo dorato servirebbe, figlia, per togliere la fuliggine dal cuore, per cancellare ricordi che come fantasmi evanescenti talvolta appaiono innanzi agli occhi, riempendoli di umida malinconia. Io non so cosa, ma un terribile soffrire mi prende la sera nella solitudine del mio letto quando, nella penombra, i volti che di giorno scruto, emergendo da lignee cornici, marciano verso di me e mi confondono i pensieri, schiere mormoranti di figure effimere. Ma chi sono? Io più non so.

Mi sento naufragare in un mare di pezzetti di me che ti sento raccogliere e riordinare e accatastare accanto a me. Un puzzle dal titolo "tu papà" vuoi ricomporre per me. Invano. Manca sempre l'ultimo tassello, l'ultima frazione di ricordo per ricompormi.
Il mio oggi è libero con i tendini che lo legano al passato quasi completamente recisi... non mi interessa nemmeno ricucirli... ma poi a cosa? Oggi, l'attimo fa, è già il mio passato, il mio pezzetto mancante.
Se mi addorme... (continua)


Daniela Cavazzi 15/02/2013 - 17:29
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Basilico e prezzemolo

Basilico e prezzemolo

L'odore forte di erbe aromatiche mi riempe il naso ma anche la mente di ricordi...

...un'estate calda e afosa passata qui, nella casa di campagna dei nonni paterni, tra rose bianche e gialle, rigogliose e profumate, affiancata da un orto tripudiante di verdure di vario tipo ed erbe aromatiche, affacciata sui campi verdi e gialli. La vista dalla finestra della mia camera da letto si perde su per le colline emiliane che degradano dolcemente ad occidente su un piccolo torrente, quasi sempre in secca a luglio. Mi raccontano che, però, in primavera inoltrata il suo letto gonfio di fresche acque da vigore alla vegetazione circostante.
Mi giunge da lontano il rumore del motore di un trattore che sta trainando un vecchio carro di legno colmo di balle di fieno raccolto nei campi secchi e infuocati. Il cane, Max, dorme accucciato all'ombra. È un bellissimo mastino napoletano dal manto grigio scuro e gli occhi tristi. Sta sempre solo e così quando scendo giù in corti... (continua)


Daniela Cavazzi 10/03/2013 - 16:14
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Un calcio

Un calcio, si un calcio per dire che ci sono

Sono nata morta da un padre ignaro di me e già orfana di madre. Dopo un flash di luce, di nuovo buio, ma questa volta mi sento anche soffocare ed ho freddo. Non so ancora piangere ed allora me ne sto in silenzio e ogni tanto do qualche calcio all'involucro nero in cui mi hanno messo. Di calci ne ho sempre dati tanti quando ero lì, al calduccio, nel ventre di mia madre dove non c'era molta luce ma tanto calore. Ogni giorno vestivo di emozioni la mia vita che si affermava sempre più e mi incantavo a seguire la voce ritmica del mio cuore che correva e precedeva in vittoria quello di mia madre.
Non so se ero felice, ma mi sentivo viva e quando sono nata, partorita di nascosto e senza un abbraccio né un bacio, ho capito che ero una viva orfana già morta. Il mio destino segnato da quello di mia madre e di mio padre sconosciuto, che sempre rimarrà tale. Ed ecco che qualcuno butta in questo sacchetto nero il mio corpo ancora fumante di vita... (continua)


Daniela Cavazzi 24/09/2023 - 18:51
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Io e Max, il mio mastino napoletano (Drabble)

Talvolta andiamo in giro nei campi, io e lui soli, correndo liberamente sull'erba fresca e sui residui del fieno tagliato.
Mentre il mio sguardo vaga lungo la vigna di mio nonno, Max si allontana per inseguire i fagiani per poi tornare subito accanto a me. Lungo il nostro cammino qualche vecchia quercia ci offre riparo dal sole del caldo pomeriggio estivo mentre Max si stringe al mio fianco per esigere una mia carezza.
Quasi al tramonto rincasiamo, ormai esausti; Max si infila veloce nel suo recinto per bere avidamente mentre io rientro lentamente a casa sorridendo, con animo leggero.... (continua)

Daniela Cavazzi 17/10/2023 - 20:21
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Ti scrivo (100 parole)

È ormai un anno che ti scrivo, anche se tu non lo sai. Sono i pensieri che accompagnano la mia giornata; sono le parole che vorrei dirti, guardandoci negli occhi.
Tu non lo sai, ma ti vivo in ogni singola parola, in ogni singolo pensiero che prende forma sulla carta. Troppo lontani per amarci, troppo legati dal destino per ignorarci. Non è amore quello che ci lega. È di più, una pazzia vitale, un confondersi di anime.
Tu non lo sai, ma ti vivo ogni giorno in me e, quando il buio arriva, nell’ ombra della notte ti vedo sorridere.... (continua)

Daniela Cavazzi 19/02/2024 - 17:02
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