Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Autore |
Ricordi d'infanzia Quanti giorni... mesi ed anni son passati. Seduta qui quest’oggi, a questa scrivania, pensavo a quegli antichi giorni... erano i tempi che sapevano del “poco di tutto” … pochi giochi, niente passeggiate ai parchi... niente viaggi … niente telefonino e di pc, neanche si sapeva l’esistenza.La macchina allora era un lusso e la televisione aveva solo un canale: RAI UNO, e veramente era solo uno,per poche ore trasmetteva e non avevi scelta.
Non c’erano tanti quaderni, ne bastavano due … uno a righi e l’altro a quadri da un lato scrivevi i compiti di grammatica ed i temi e dall'altro appunti di storia e geografia. Quando mettevi il pranzo con la cena …eri contento e già sembrava festa attorno a quella tavola, tanti occhioni luccicanti ...voci confuse di ragazzine allegre e birichine … C’era la zia Anna … voleva sempre lei, quel posto a tavola,con le spalle alla credenza... perché là, diceva tra la porta e la finestra … gli spifferi di vento le danzavano attorno rinfrescando l’aria. Cara... (continua) Carla Davì 25/01/2013 - 12:34 commenti 4 - Numero letture:2277
Sara e Michele “ Sara, Sara dove sei?”
“ Sono su in soffitta, Michele, vieni a vedere!” Michele, stancamente, salì quei pochi gradini , non aveva voglia di star lì, tra vecchie scartoffie e scatoloni strabordanti di tutto … Carla Davì 14/01/2013 - 19:22 commenti 9 - Numero letture:1261
Le parole nelle mani Lo guardo... alto e distinto,avrà circa 78 anni,sono tanti e sembrano gravare tutti sulle sue spalle .Con gesti lenti e attenti sfoglia le pagine dell'innario, alla ricerca del cantico annunciato.
Le sue mani sono ossute e le dita lunghe ed affusolate,certo,non abituate al lavoro manuale ..forse un pianista ... uno scrittore, un chirurgo? Non lo so ... Quelle sue mani, mi hanno colpito,sembrano voler raccontare le mille ore di pena e di dolore, tanto le nocche sono prominenti e quasi nodose. Comunque mani ben curate. Lentamente, con delicatezza, gira i fogli ...ecco, ha trovato il cantico richiesto ... con l'indice ne scorre il testo; le tocca, quasi a voler lasciare che quietamente le parole gli scendano nel cuore, come piccole gocce d'olio a lenire e distendere le rughe del cuore. Già, le ferite del cuore ... chi non ne ha ... tutti ne abbiamo e ne soffriamo.Ma in quest'uomo, seduto davanti al mio banco, sembra la pesantezza della vita gli sia scritta sulla pelle. Legge... (continua) Carla Davì 17/01/2013 - 06:37 commenti 4 - Numero letture:1201
Stand by La tengo stretta nella mano … la mia ricetta. La guardo … il mio nome è scritto li, sì sono proprio io … chi lo avrebbe detto :” Si richiede una Tomografia Assiale Computerizzata” ,anche detta: TAC. Già ,tic tac … tic tac … lo scandire del’orologio, il tempo che passa … tic tac ..il mio tempo che passa … quanto sarà.?.
“ Scusi è qui che devo aspettare il turno? ” sento, come un eco lontano la mia voce, che chiede informazioni all’infermiera, mentre altri occhi mi guardano sospetti ,mi scrutano … allarmati sembrano dirmi : ” chi ti credi d’essere non pensare di scavalcare il turno, c’ero prima io “ … ma la mia mente è persa ..insegue i suoi pensieri ..-sente solo scandire il suo tic tac … quanto tempo m’è rimasto … tic tac … tic tac … ed il tempo và . Due ore circa mi ha detto l’infermiera … mi guardo attorno cercando un posto dove sedermi . C’è una mamma vicino alla porta d’entrata ,il suo bambino non ha più i capelli,ha gli occhi azzurri con un espressione triste,u... (continua) Carla Davì 21/01/2013 - 13:38 commenti 2 - Numero letture:1216
La storia di Lucky Gli occhi dolci e malinconici d’un cane legato al palo, incrociano i miei. Mi guardano imploranti chiedendo una carezza, un po’ di pane,due gocce d’acqua! Mi guardo attorno speranzosa, m’illudo,cerco stupidamente, le tracce di un probabile padrone, ma di lui neanche l'ombra. Mi sono fermata un attimo,a sgranchirmi un po’ le gambe,lungo la strada di questa periferia, senza case deserta e brulla. Pochi alberi sparsi, e questo povero e solitario palo a cui lo hanno egoisticamente imprigionato. Provo ad allontanarmi,ed il cane comincia a guaire,temendo che anch’io lo lasci lì,solo e legato a quel palo che lo condanna all’immobilità.Lo guardo,con più attenzione, sta male, mi appare smagrito. Gli tasto il collo cercando una targhetta un qualcosa che mi dica almeno il nome... niente! Un cagnone buono, una montagna di pelo e affetto senza un nome. Abbandonato e privato pure della sua identità.Sdegnata per tanta crudeltà, istintivamente lo slego e lo faccio salire in macchina. Si,lo so,me ne pe... (continua)
Carla Davì 07/02/2013 - 21:07 commenti 3 - Numero letture:1138
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