RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Sempre che il bar sia ancora aperto

Un’autostrada a tre corsie attraversa il deserto per duecentonovantasei chilometri. Collega la cittadina di Y., sulla costa orientale, con il distretto industriale di A., all’interno del paese. Quando ancora questa arteria era soltanto un progetto, qualcuno aveva proposto di inserire lungo il tragitto un paio di curve, senza motivo, unicamente per allungare il percorso, per fare cifra tonda: trecento chilometri d’asfalto tra le dune. Il suggerimento ovviamente era stato bocciato. Altrettanto ovviamente non ci sono uscite tra Y. e A. Uscite per dove? Per una gita tra i cactus? Contestualmente alla realizzazione della strada, furono costruite sette stazioni di servizio. Un’esagerazione? Col senno di poi sicuramente sì, soprattutto se si considera che negli ultimi tempi il deserto circostante è più frequentato di questo nastro d’asfalto. Colpa della crisi: quasi tutte le industrie che avevano aperto un dislocamento ad A. sono state costrette a chiudere i battenti o a ridurre il proprio po... (continua)

Roberto L 17/07/2018 - 11:55
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RUMORE

Capitò in tarda sera, un lunedì qualunque. Mi trovavo in città per caso. Camminavo per le vie adiacenti al centro, quelle in cui i portoni sono in numero superiore alle vetrine e le luci intermittenti ti rammentano il periodo senza prenderti a schiaffi perché non te ne stai curando. I rumori, invece, mi sferzavano con insolenza, ma per uno come me, uno che appena esce dal bosco si sente smarrito, sarebbe stato strano il contrario.
Capitò di lunedì sera, e credo non sia stato un caso: considero quest’evento come il primo di una serie che mi condurrà all’ultimo atto. Come il primo giorno della mia Settimana.
Entrai in un bar, in cerca di rifugio dai rumori, giacché la loro arroganza m’era divenuta insopportabile. Mossa pessima, la mia. La confusione - dentro - era la medesima: donne, uomini, vecchi, giovani, che parlavano parlavano, e ridevano ridevano ridevano, e urlavano bisbigliavano urlavano. E tazzine tintinnanti, macchinette trillanti, sottofondi che non stavano affatto sotto e n... (continua)

Roberto L 03/03/2018 - 11:18
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FUORI DAL RISTORANTE

- Mi hanno rubato tutto! Tutto! Orologio, gioielli, contanti, carte di cred... le carte! Devo bloccare le carte!
- Calmati, ti prego. Fammi capire cos’è successo. Partiamo dall’inizio. Dunque, eravamo appena usciti dal ristorante…
- Non c’è tempo adesso per le ricostruzioni in stile “CSI”! Prestami il telefono, che mi hanno rubato pure quello!
- Non ce l’ho, devo averlo lasciato a casa… ma non è che l’hai dimenticato pure tu?
- La pianti di dir cazzate?! Secondo te, sarei uscita di casa senza telefono, senza gioielli, senza portafogli? Ma mi conosci? Sono stata de-ru-ba-ta! Lo vuoi capire? Accompagnami a casa ora, che in mezzo a ’sta nebbia non mi oriento. Devo bloccare le carte di credito!
- Già, e suppongo che nemmeno saresti uscita di casa senza vestiti….
- Oddio! Come ho fatto a non accorgermene? Mi hanno drogata, ecco! Mi hanno drogata, derubata, spogliata… forse anche violentata!
- Beh…beh…
- Che cazzo fai adesso? Ti metti a fare la pecora? Invece di startene lì impalato... (continua)

Roberto L 08/03/2018 - 11:44
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AMICHE

La mulattiera, dopo un tratto impervio, iniziava a digradare. Martina non aveva dubbi: quella discesa l’avrebbe condotta al mare. Non poteva mancare molto, non era salita così tanto.
L’aria era la stessa che si respirava a valle anzi, addirittura più stagnante. Il bananeto che stava attraversando sembrava soffiarle addosso il suo respiro umido, ma quando s’azzardava ad uscire dall’ombra delle palme, il feroce sole tropicale le faceva immediatamente rimpiangere l’alito di banana. L’aperi-cena in piscina probabilmente era già cominciato.
Che razza d’idea, andare a correre! Fuori dal villaggio, poi! Dove credeva d’essere, a donna avventura? E sì che lo sapeva che quando Dio aveva distribuito l’orientamento, lei era in coda per il fascino e aveva mancato l’appuntamento! Avrebbe dovuto dare retta a Susanna. Persino quell’oca era stata abbastanza saggia da sconsigliarle di allontanarsi! Susanna… Martina sentiva che in quel momento l’animatore, come si chiamava… Pier, Peter… uno di quei n... (continua)

Roberto L 10/04/2018 - 12:29
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PRIMI AMORI

Mi trovo al bar dell’oratorio. Non lo frequento abitualmente, ma nel paese in cui vivo sono pochi i bar aperti di domenica, e quando la voglia di espresso chiama, io devo rispondere.
E’ affollato di ragazzini, come è logico che sia. In particolare, un piccolo gruppo attira la mia attenzione. E’ formato da due bambini - avranno sette o otto anni - ed una bimba, presumibilmente loro coetanea, anche se più minuta. Il più alto dei due maschi, con fare impaziente intima all’altro: “Muoviti Alex, andiamo a giocare a pallone!” Alex scruta il campo da gioco al di là delle vetrate, posa per un istante il suo sguardo sulla bambina, quindi lancia un’occhiata circolare all’interno del bar, come per ispezionarlo, ed alla fine domanda: “Giulia, ti va di giocare a calcetto?” Lei, seria seria, risponde affermativamente, senza sollevare gli occhi dal pavimento. E così, un attimo dopo, Alex annuncia, con un tono che non ammette repliche: “si gioca a calcetto.”
Sono in tre, numero dispari, per il cal... (continua)

Roberto L 23/04/2018 - 12:22
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