RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Elizabeth

Domenica scorsa Elizabeth mi ha portato del pesce, dei pomodori e delle cipolle. Un presente, come mi ha detto lei porgendomi la busta bucata. Gli incontri domenicali sono diventati una consuetudine dalla prima volta, senza neanche parlarne lo abbiamo dato per scontato entrambi. E non parliamo molto neanche d’altro, camminiamo e ci fermiamo per ore a guardare il mare, la costa e la barriera corallina che da lontano possiamo soltanto immaginare dalla spuma bianca delle onde sul filo dell’orizzonte. Oltre c’è l’oceano che precipita. Non mi sono soffermato a pensare che Elizabeth non è come tutti gli altri, e proprio tutti, incontrati finora. Devo averlo dato per scontato, come se da qualche parte della memoria fosse riemerso un modo di fare già conosciuto, ciò che probabilmente devo aver considerato normale, non so bene, non riesco a distaccarmene a sufficienza per guardarlo da fuori e descriverlo, connotarlo, come per qualcosa che vedo ma che non mi appartiene. Il modo di Elizabeth deve... (continua)

Jado Jadore 03/09/2019 - 18:53
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Joel guarda la TV

La bettola in cui vado con Joel è piena del fumo che ci investe già fuori della porta. È il posto migliore qui nei dintorni, il posto dove puoi mangiare vero nyama choma, dice lui. Nel piccolo ingresso arrangiato fuori, tra la porta e la strada, i soliti bevitori di birra; già otto bottiglie in due, gli occhi che si velano di lucido, il saluto sguaiato e la stretta di mano troppo vigorosa e troppo malferma. Convenevoli per trattenerci lì, farsi pagare il conto che resta, da ubriachi non ci si vergogna di niente ma il mattino dopo qualche barlume di coscienza deve rimanere, salutando appena fingendo di avere fretta. Di andare dove, poi, non si sa, la fretta non è di queste parti, qui c’è tempo anche per annoiarsi e tutto, proprio tutto, può essere rimandato. Il locale è buio, pareti nere, al soffitto di rete metallica due lampadine che illuminano solo due palmi più in là; tavoli unti del cibo di prima e sedie consumate altrettanto. Alcolici in guardina, una gabbia di sbarre di ferro fit... (continua)

Jado Jadore 19/06/2020 - 07:23
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