RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



INTELLIGENTI PENSATORI ED IGNORANTI DI TUTTE LE EPOCHE

Vediamo di tradurre questa storia biblica: un vero capolavoro di "fantascienza" letteraria.
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La traduzione è dedicata solo agli ignoranti come me, veri ignari di fatti immaginari non vissuti ma solo inventati. Per cui la traduzione è vietata a tutti gli intelligenti pensatori… ignoranti di tutte le epoche, ai quali è difficile far digerire cose mai viste, ai quali vanno imputate solo prosopopee inventate da loro, arbitrariamente, al fine di consumare un po’ di materiale cartaceo e tempo perso da occupare, al fine di diventare descrittori prima e scrittori poi della più bella narrativa.

…bla…bla..bla…bla…bla…

Tale norma non vale per la sottoscritta, la quale è reo confessa di ignoranza a tutti gli effetti.
Allora si parte.
Cari colleghi e ignari figli dell’ignoranza, qui noi sappiamo tutto solo sui tubi e null’altro, per cui possiamo chiederci liberamente cavolate a volontà, ma sopra vestite spoglie, di un’eleganza biblica ... (continua)


Lucia Marolla 11/10/2013 - 17:41
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MARIO e GIGGINO

...I nostri giorni più belli erano quelli passati nel Bar della stazione, che spesso io e Mario frequentavamo. Guardavamo i treni passare. Quelli i pomeriggi più belli che vestivano i nostri volti di gaiezza e ironia. A quell'ora un treno rallentava la corsa, che finiva sul primo binario. All'improvviso sbucavano dal finestrino tante facce incuriosite. Non so perchè, ma ci guardavano e sorridevano. Mario non faceva altro che raccontare barzellette ad alta voce, rallegrando anche quei pochi astanti che si accingevano a salire sul treno. Alcuni passeggeri scendevano da quel treno che per 5 minuti restava lì ad aspettare i soliti pendolari, altri invece scendevano per dissetarsi ad una fontalella tutta in ferro battuto in stile art-noveau, messa lì da tempo immemore da qualche fabbro della zona. In un giorno di forte noia escogitammo per scommessa che avremmo fatto di tutto per rallegrare quei volti spenti dalla stanchezza. Era quasi carnevale, nessuno poteva sottrarsi alla follia.... fan... (continua)

Lucia Marolla 05/09/2013 - 14:02
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CHI SIAMO? … ASCOLTA! UOMO!

Noi, siamo
l’abito che ora indossiamo.
Siamo ciò che pensiamo,
e tutto ciò che amiamo.
Noi:
siamo il cielo e la terra, i figli del sole, della luce, dell’amore, siamo la Silvia di Giacomo …
“Era bella la giovinezza e ciò che splendea nei suoi occhi veri felici e fuggitivi”.
Ma la beltà poi fuggì!
E allora Lorenzo? Disse:
“chi vuol essere lieto sia, di doman non v’è certezza”. Questa è la giostra della vita che gira e rigira e dal suo passato ritorna; da quel passato che abbiamo già vissuto, soli, senza ascoltarne la voce nè del presente nè del futuro. Allora guardati allo specchio e ammira oggi ciò che hai e che vedi in esso:
il bello dei tuoi desideri, e quel vestito che hai avuto quaggiù per essere, vivere e pensare.
Socrate disse: “Cogito ergo sum” o anche come disse un dì Cartesio: noi siamo quel che mangiamo.
E Ippocrate affermava: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.
Io provengo da un remoto passato senza età che ancora soffia e alit... (continua)

Lucia Marolla 17/09/2013 - 16:10
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Galeotto fu quel sabato...

....pioveva a dirotto, ed era anche un triste "sabato del villaggio". Un cielo plumbeo gravava sulle nostre teste. Quel giorno si presentava ancor più triste della mia anima afflitta e assalita da strane percezioni. Avevo scelto un giorno poco adatto ad affrontare un discorso con Roberto. Ero stanca dei suoi fatidici "domani ne parliamo cara". Abitavamo insieme da troppo tempo. Quella nostra convivenza era diventata un sicuro porto di mare per lui. Non ricordo bene se erano già trascorsi i fatidici sette anni di matrimonio. Io mi sentivo comunque una moglie a tutti gli effetti ed avevamo saltato il "primo giorno di nozze senza il velo e senza l'Ave Maria di Schubert che mi accompagnava all'altare". Mi ripeteva che il matrimonio era la "tomba dell'amore" e così si continuava a convivere come lui voleva, evitando sempre di pronunciare la parola "Matrimonio". Ma quella nostra quotidianità era proprio simile al matrimonio, firmato e con... (continua)

Lucia Marolla 23/02/2015 - 19:57
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LA MIA FAVOLA

C’era una volta,
tanto tempo fa,
un grande regno.
E c’è davvero anche adesso.
Questo regno si chiama Universo
ed è governato da 4 fratelli,
tra loro gemelli.

E’ un luogo sconfinato,
talmente grande da chiamarlo anche,
cielo Infinito.
Questa immensità era custodita da quattro Re.
Il più vecchio era l’unico a custodirlo da mane a sera,
Ad ognuno dei fratelli dava la possibilità di conoscere tanta immensità.
Dopo molti anni fu necessario studiare astronomia, fisica e geometria,
calcolò anche la grandezza di tutti i pianeti,
le loro distanze ed infiniti metri.
Calcolò a fondo le faccende tutte
e ciò che c’era al mondo.
Di lui fare a meno non si poteva.
Si occupava di ogni uomo che credeva nei pianeti e ne calcolava il tempo necessario.
Era chiamato Primo RE,
signore del tempo, quello che fu,
ed era chiamato così anche quaggiù.
Sulla terra un altro Re voleva
fare anche lui una serra celeste,
con tante allegre feste.
Ma accorsero so... (continua)

Lucia Marolla 10/03/2019 - 18:12
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