RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Oggi è Beatrice a pensare

Sigaretta in bocca. Fumava in maniera sfacciata e nello stesso modo mi guardava. Mi piaceva perchè rappresentava tutto ciò che non ero e che avrei voluto essere: un uomo che ha in mano la situazione, sa quello che dice, sa quello che vuole...ed è terribilmente sexy. Di fronte a lui mi sentivo una bambina sperduta.
Pensavo alla sua vita, a dove e a con chi vivesse, a cosa facesse quando rincasava. Pensavo, pensavo e non agivo. D'altronde come mai avrei potuto farlo? Il mio lui era un lui idealizzato. Non sapevo in realtà come fosse e che cosa avesse per la testa. Magari era un tipo solo chiacchiere e distintivo che si atteggiava per mascherare la sua fragilità, o forse era un superbo, uno che credeva di essere il Padreterno...o magari era l'uomo più dolce della Terra. Non l'avrei mai saputo.
Mi dicevo" ora scrivo una storia su di lui, una storia d'amore di quelle banali che garbano tanto alle adolescenti e alle case editrici. In tal modo potrei scrivere anche con i piedi, nessun... (continua)

All_of_me loves_all_of_you 11/09/2013 - 10:09
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Flusso di coscienza

Chiudo gli occhi e sogno. Entro nel plancton marino.
Fuori è buio. Siamo solo io e te. Io non ti conosco ancora ma già ti bramo…le tue membra mi chiamano. È un impulso irresistibile, non posso frenarmi, devo farlo. Ti slaccio il nodo della cravatta che butto via.
-Dove siamo di preciso?-
Non lo so. Non è importante. Siamo nella profondità del mare: una straordinaria Atlantide, una città nascosta, un miraggio, un sogno, un’utopia.
-Fatti guardare- ti dico.
Come sono i tuoi occhi? Grandi e neri? Piccoli ma lucenti?.
Se ora ci penso non lo ricordo più. é stata un’avventura extrasensoriale, non basterebbero le parole più grandi per descriverla. Suoni, colori, profumi si confondono nella mia mente e non mi lasciano la possibilità di esprimermi a pieno. Vorrei liberarmi ma troppi freni mi si pongono davanti.
Ricordo…ricordo…ricordo la follia di quella notte, le mille bocche su di me e il sapore salato della tua pelle.
-Quanto tempo è passato? Un anno, un mese, un giorno?- Troppe d... (continua)

All_of_me loves_all_of_you 15/11/2013 - 21:41
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La casa dei quadri

I quadri mi han sempre ispirato un po’ di inquietudine.
Casa mia ne era piena. Collezionismo, dicevano. Mamma stava sempre incollata alla tv a guardare Telemarket, mi chiedevo se avesse una cotta per Orlando, quel presentatore che si dimenava giorno e notte nella disperata ricerca di piazzare quegli orribili manufatti. Mi ero quasi convinto che fosse lui il mio vero padre. Gli assomigliavo anche un po’, di sicuro avevo gli stessi occhi grandi e spiritati. Ho sempre lavorato di fantasia, fin da bambino.
«Amici, ma soprattutto amiche, non potete capire quale capolavoro vi stiamo proponendo oggi… e a che prezzo! È un’occasione imperdibile, non lasciatevela scappare.»
Quando mia madre sentiva queste parole, si metteva in allerta, mi chiamava per valutare l’opera: «Stefano, guarda oggi Orlando cosa ci propone, non è stupendo?»
«Ma che, questa schifezza? Se dai due tempere a Birba probabilmente crea qualcosa di migliore.»
Due settimane dopo, invece, il quadro era immancabilmente lì, a t... (continua)

All_of_me loves_all_of_you 10/12/2015 - 16:45
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Farla finita: quel proposito tante volte procrastinato gli si affacciava di nuovo alla mente. Era, infatti, ormai imminente il Capodanno, l’ennesimo, tra i tanti passati nell’ inedia.
Purtroppo anche per morire bisogna compiere una scelta, cosa che lui, l’inetto –così lo chiamava sua moglie-, non aveva mai imparato a fare. «Il pericolo è il mio mestiere» avrebbe voluto dire: niente di più falso. Aveva condotto una vita misera e solitaria, un topo in una gabbia che odia ma dalla quale non può e, soprattutto, non vuole uscire. Quelle quattro mura lo spazientivano ma erano, al contempo, l’unico luogo in cui riuscisse a vivere. Vivere, parola grossa.
Insomma, non gli riusciva proprio di stare al mondo. «Chissà se nell’altro, ammesso che esista, avrei fortuna migliore» si chiedeva spesso. Era il vertice delle sue allucinate ossessioni. Una mania che non gli dava tregua. Quante volte aveva provato a compiere il cosiddetto insano gesto! «Mai cosa fu più sana del suicidio», avrebbe... (continua)

All_of_me loves_all_of_you 16/01/2015 - 18:31
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Con nessun'altra

Luce.
«Perdonami se a volte non ce la faccio, se non riesco a rilassarmi al cento per cento. Per me è già tanto, non ci riuscirei con nessun’altra… con nessun’altra…»
Buio.
«Come sto?»
«Sei tutta scomposta, ma forse ti preferisco così piuttosto che quando ti metti in tiro.»
E la bacia. Alessandra si alza dal letto, senza preoccuparsi di mettere nulla addosso. Non siamo in un film e il finto pudore non è da lei. Entra in bagno, lascia la porta aperta, si guarda allo specchio. “Gli piaccio così…” pensa “e io che sono stata due ore a prepararmi prima di uscire di casa, non lo capirò mai quest’uomo.” Capelli scompigliati, trucco sbavato e un rossore in viso che non dava adito ad altre possibili interpretazioni. Lui entra e la stringe a sé, mentre lei continua a osservarsi.
«Quanto mi ecciti, Alessà, non puoi capire. Non ho mai provato una sensazione del genere con nessun’altra.»
Alessandra sente il suo membro premergli contro. Sussurra con tono malizioso «Luca, ancora…»
Lascia la f... (continua)

All_of_me loves_all_of_you 04/12/2016 - 20:45
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