RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



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21 aprile

21 aprile 2018
Sembrava piovesse
E invece erano i suoi occhi, il suo cuore….
Elena era disperata, la sua vita “quieta” era stata stravolta…per sempre
*****
Il suo rituale di un tempo neppure troppo lontano, era quello:
Aspettava che l’uomo si svegliasse, preparava il caffè, glielo serviva con qualcosa di dolce, lo attendeva mentre lui, tranquillamente, si faceva la doccia e poi…un bacio, a rendere meno biasimevole il momento. Lui tirava fuori dalla tasca dallo zaino o dei pantaloni, un cofanetto, piuttosto che un libro o semplicemente nulla e glielo porgeva…..
I suoi uomini li definiva amanti. Li selezionava, dovevano avere alcune caratteristiche base. Non dovevano essere né sposati, né accompagnati, dovevano avere una cultura medio-alta, piacevoli, ma soprattutto, cortesi.
C’era Mauro, il chirurgo, poi Giancarlo, l’avvocato, Luigi il titolare di un negozio di abbigliamento sportivo e Giovanni, l’ufficiale in carriera. Ognuno di loro sapeva dell’esistenza degli altri. Fondament... (continua)

laisa azzurra 07/08/2018 - 18:24
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la mia bambina. la mia bambina

quell’orologio alla stazione segna le 15:30….
dev’essere rotto dagli ultimi bombardamenti, quelli di maggio, quelli che gli alleati hanno definito di liberazione….
la mia bambina, la mia bambina….
strano…ma la lancetta dei secondi continua a girare, quasi a dimostrare diabolicamente che il tempo intercorso in questi giorni, fosse stranamente veloce nella sua immobilità
ho lasciato il cappotto a casa e la Maria mi è corsa dietro gridandomi:
• Michè, fa fredd, perché nte copri?…
• ho fatto la guerra Marì, me puria mica spaventè pè un po’ de fredd?
Lei non comprende, è sempre così apprensiva, aspetta che rientri Lisa…da quella sera, quanto sarà ormai? qualche ora, giorno…forse, un mese, non saprei
la mia bambina, la mia bambina…
il treno, arriverà questo treno e Lisa scenderà con le sue amiche…fanno un gran baccano tutte insieme
• babbino mio, babbino, ho da cumprè le scarp nuov…le ved? son tutt rott
• oh, mio piccolo amore, ti posso comprare tutte le scarpe che vuoi, anzi, t... (continua)

laisa azzurra 20/09/2018 - 20:00
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Irene

Guadagnavo poco, ma non spendevo quasi nulla. Pagavo l’affitto di quel monolocale in centro, seminterrato, buio, maleodorante.
Mangiavo sempre alla mensa aziendale. Pranzo e cena…facevo un orario terribile per 6 giorni su 7. Attaccavo alle 08:00 e staccavo alle 21:00. Il sindacato avrebbe detto “incostituzionale, illegale, illegittimo”…oppure, dietro qualche mazzetta, avrebbe constatato che per la penuria di personale, fosse assolutamente necessario, ma solo per un breve periodo….ahahah
Sappiamo bene quanto il breve periodo possa divenire illimitato….
Ma non mi sono mai lamentato, aspettavo il sabato sera per vedere gli amici…una birra, due chiacchiere, un giro in moto e, poi...stracotto, a casa.
Non avevo una donna e neppure la cercavo. C’erano quelle quattro galline alla segreteria generale che tra risatine e merce in bellamostra, avrebbero sicuramente capitolato, ma appunto, erano galline e qualora fossero pure state strafighe, non mi interessava una storia, non in quell’ambie... (continua)

laisa azzurra 24/09/2018 - 20:28
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Giò

Si chiamava Lorenzo, ma tutti lo chiamavano Giò.

Lo conobbi in un ospedale qualsiasi, in un reparto qualunque e per puro caso.

Cercavo uno studio medico e mi ero persa nei piani di questo ospedale, quando ad un tratto, mentre continuavo a camminare trafelata e cercavo di contattare la segreteria di un professore qualsiasi, urto involontariamente contro una carrozzina.

- mio Dio, scusami tanto, sono così distratta…

improvvisamente, come una freccia sullo stomaco, mi sento travolgere da uno sguardo disarmante, due occhi neri come la pece, un volto angelico, un colorito diafano, come la neve

- Perché ti scusi signora?

- spero di non averti fatto male

Era lì, in mezzo ad una corsia qualunque, solo ma per nulla solitario, per nulla triste. Poteva avere 10, 12 anni…o forse, meno. Aveva tra le meni un libro ed un pigiamino azzurro come i capillari che si intravedevano sotto i suoi occhi. Ricordo che provai una stretta al cuore, un incredibile senso di impotenza e prostraz... (continua)


laisa azzurra 03/01/2019 - 19:29
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la felicità? due biglie sulla sabbia

Hai scostato la tenda stamattina? no, non l'hai ancora fatto? Beh, è ora, dai. solleva il tuo naso ed i tuoi occhi da quella tastiera, guardami ed avvicinati, amore mio...
Vedi, là fuori è tutto come ieri, ma il cielo, no...è più azzurro

Ho pensato tanto stanotte, si hai ragione ho le occhiaie, ma non ho potuto fare a meno di pensare, d'altronde la notte mi appartiene e se non crollo dal sonno, mi piace pensarti...

Ricordi quel giorno in cui ti trascinai giù per la discesa delle cascate del monte gelato? ahi, che volo facemmo...ruzzolammo finchè mi cadesti addosso e ricordo il fango sui vestiti, nelle unghie, in faccia...e tu che ridevi e con l'indice mi tracciavi un segno di guerra sulla guancia...è rimasto un po' di noi su quella terra umida, sai?

E quella volta che a Capri, in barca, mentre il tizio ci indicava la perla dei Faraglioni, io esclamavo: che bella la perla...ma la perla dov'è? E tu lì a ridere talmente di gusto che quasi mi buttavi giù dalla barca....

Ricord... (continua)


laisa azzurra 18/01/2019 - 15:35
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