RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Giosuè

Il mio miglior amico si chiama Giosuè.

Abita in un monolocale nello stesso mio palazzo. Entrambi siamo sui quaranta, viviamo soli e facciamo cose per continuare a vedere la luce il giorno dopo. Si, insomma, lavoriamo. Quello che capita: dai lavapiatti ai cuochi presso Mc. Cormak, dai fattorini per qualche corriere espresso ai lava cessi in Hotel senza stelle. Come nella nostra vita: nessuna stella.

Nel nostro palazzo ti capita di andare a letto con le urla di quelli dell’appartamento confinante che si vomitano addosso le rispettive frustrazioni e svegliarti con i mugolii di quelli dell’altro alloggio che si danno da fare…beh, mi avete capito.

Io e Giosuè ci sentiamo altrettanto frustrati, credo almeno. E comunque non ci diamo da fare in quel senso: donne non ne vediamo da mesi.

Tutto sommato, se non fosse per il problemino di Giosuè, potrei allargarmi e dire che non ci va poi così male. Da dormire ne abbiamo; di lavoro anche e le bollette con l’affitto riusciamo a pagarle, ... (continua)


gabriele marcon 19/08/2015 - 21:14
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Il quartiere

Serata da lupi nel quartiere popolare.

Non erano tanto i tuoni a far tremare, ma quelle macchine lanciate

a cento all’ora e che impedivano alle poche anime in circolazione

di far quattro passi o tornare alla propria abitazione.

Ma chi o cosa si credon d’essere questi idioti?

Perchè permettono loro di fare i piloti?

Qui ci vive gente normale che è già al limite.

Non ha certo bisogno di rischiare le proprie vite,

soprattutto se pensi che già rischiano grosso quando

a fine mese non è sufficiente l’incasso.

E allora che fare? L’agglomerato è già condannato.

Si , perchè droga, armi e prostituzione l’hanno devastato.

Che miseria in quest’angolo di mondo.

Che se guardi bene non è mica così sconosciuto sul mappamondo.

Si: Italia, Campania, Napoli, Ponticelli e Scampia.

E’ qui che molte vite, anche innocenti, si buttano via.

E loro ad esaltarsi ed urlare che il Pil ha fatto più zero virgola uno:

non avete capito nulla. Mi sa che di sapienza sie... (continua)


gabriele marcon 13/10/2015 - 23:10
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Vita e morte

Un giorno vita e morte decisero di fare una passeggiata.

Si avviarono lungo un viale alberato. Un sole splendido ed un cielo privo di nuvole accompagnavano la loro libera uscita.

Era il primo giorno di primavera: l’aria profumava di verità.

Camminavano affiancati senza scambiare una parola. Era come se fossero ipnotizzati.

La vita, improvvisamente, si risveglia dal suo torpore.

Appoggia il braccio destro sulla spalla sinistra della morte e la guarda intensamente negli occhi. Dopo qualche secondo di imbarazzo, la vita chiede alla morte se esiste un modo per evitare di incontrarla: di incontrare lei, la morte, ad un certo punto nel corso della vita.

La morte è come gelata da questa domanda. Anche perchè non ha proprio idea di quale risposta fornire. Qualcosa, però, sente di dover rispondere.

Si nasce, si vive e poi, naturalmente, si muore. La risposta, breve e concisa, è servita.

La vita, allora, solleva la mano dalla spalla della morte e propone una smorfia che ... (continua)


gabriele marcon 10/12/2015 - 11:29
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Un sorriso

Le borse vanno giù.

Parlano di tre, quattro, cinque percento meno.

Urlano di migliaia di miliardi di quattrini

andati in fumo in una sola giornata.

Soldi virtuali, mossi da macchine programmate

da paranoici e illusi di vivere una vita.

E della gente che si brucia la vita o la vita

brucia loro?

Chi ne parla? No, i giornali e le tivù danno

voce a chi, come un acrobata esperto,

si impegna a mantenere l’equilibrio e la calma

blaterando di situazione economica solida.

Nonostante questi temporali finanziari.

Nonostante le migliaia di miliardi di soldi

bruciati in una sola giornata. Un gran falò.

Delle vanità.

Ma se tutto è solido e sotto controllo, perché

continuiamo a sentire e parlare di questi androidi

che giocano a monopoli?

Perché non si parla di uomini e donne soli, bambini

abbandonati, senza tetto, dignità violentate.

E mentre il sole un po’ più cattivo del solito e la

natura sempre più innaturale urlano la loro rabbi... (continua)


gabriele marcon 21/01/2016 - 23:13
commenti 6 - Numero letture:1080

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Nudi

Niente, nulla. Non dobbiamo fare niente. Nulla. Siamo già tutto. E può bastare così.
Non dobbiamo metterci niente : ne sopra, ne dentro, ne fuori. Nient’ altro che niente.
Piuttosto, come i grandi scultori, è giunta l’ora di togliere qualcosa.
Roba inutile che ci portiamo dietro e dentro da troppo tempo. Roba pesante. Senza di essa peseremmo come la nostra anima. Leggeri come piume.
Agili di mente; facili all’amore e all’amare. Facili nell’avvicinarsi gli uni agli altri. Facili nel comunicare senza il giudizio della mente.
Facili nell’alzarsi al mattino e scoprire che è veramente mattino: che ci sia luce o, viceversa, buio.
Facili nell’abbracciare i propri cari, anche se quella giornata la reputiamo difficile.
E invece è facile! Perché avremo cominciato a spogliarci delle cose ingombranti e senza senso. E a dirla tutta, non riusciamo neanche a spiegarci il perché di questo insensato ingombro.
Provate a mettervi di fronte uno all’altro. Prima appesantiti, slavati, agit... (continua)

gabriele marcon 16/02/2016 - 15:42
commenti 2 - Numero letture:949

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