RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



La luna sorride

Era per terra sanguinante. La gente che passava lo scavalcava e ignorava il suo dolore. Non aveva la forza di rialzarsi o anche solo di gridare aiuto. Nessuna idea di come fosse successo. Ma si ritrovava steso sull'asfalto. Svuotato. Un pallido riflesso di quello che era una volta. Si sforzava di ricordare ... una volta... quello che era. E come sia potuto ritrovarsi così...ora. Nemmeno una mano protesa a chiedere di tirarsi su. Ma forse è meglio così. Da qui, a contatto con la terra, a guardare tutto dal basso in alto o anche solo sentire confusamente la vita che scorre, non si sta così male. Può riposarsi un pò. E forse, se ancora si sente in grado, riflettere su quanto e come ha vissuto e, soprattutto, su quanto gli rimane da vivere. Non anni o mesi o giorni fluttuando nella materia come un entità inconsapevole e distratta. Proteso furiosamente al raggiungimento di qualcosa che non basta mai. Mischiato alla viltà, alla falsità. A finte e controfinte immorali ben assestate sia da lu... (continua)

gabriele marcon 10/04/2016 - 09:48
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Mondi speciali, effetti speciali!

Esistono mondi speciali con effetti speciali.
Sognati e, a volte, volutamente e fortissimamente reali. La vita, in quei mondi, è diversa.
Lavoro, donne, uomini, animali, case, cose, chiese e tutto il contorno è uguale. Ma sono le anime che vogliono vivere diversamente.
Pulsioni congelate da tempo nell'altro mondo, qui possono uscire dall'ombra; che si, è vero, ripara dal subdolo sole, ma castra la fantasia. La creatività. L'eruzione di parole slavate e sconnesse ma proclamate con irrituale euforia e gentile arroganza.
Fuori contesto. Fuori testo e di testa.
Ma dentro le viscere; i nervi; i capillari; le vene e le arterie.
Dentro il sangue che danza su melodie balcaniche di Bregovi (ana)c vigoria.
Esplosione cerebrale. Cervello accantonato, pensiero in pensione. Logica licenziata perché inutile.
Vite parallele, cuori in equilibrio precario; due amori, tre amori, infiniti Voglio.
Amore incondizionato, ma a condizione di poter amare: anche platonicamente! Con fusione ed effusione... (continua)

gabriele marcon 30/04/2016 - 18:57
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L'ultima offerta!

Mi chiamo Raffaele. Il mio nome può non dirvi nulla; del resto è un nome come un altro: Luigi, Franco, Marco e altri ancora. Quasi certamente assomiglio un po' a tutti quei nomi con i quali non mi chiamo. Una vita normale, un lavoro, una famiglia, e qualche problema. Non sono certo questi ultimi che mi fanno incazz … pardon, innervosire. In fondo non sono il tipo che se la prende per la minima cosa. Sono sufficientemente tollerante, comprensivo, empatico e anche divertente. Così dicono i miei amici. Ultimamente, però, mi riesce difficile mantenere il controllo. Non ho nulla con qualcuno in particolare. A essere sinceri faccio anche fatica ad individuare esattamente con chi avercela. Mi spiego. Guardo la televisione, come molti del resto; e la pubblicità. Leggo il giornale, forse non come tanti. E la pubblicità. Ascolto anche la radio. E la pubblicità. Esco. In macchina oppure a piedi. E noto la pubblicità. Tutto abbastanza standard, direi. Il problema? Mettiamola così: quante ore e s... (continua)

gabriele marcon 16/09/2016 - 11:40
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9 Maggio 1978

9 maggio 1978. Quella notte...

Noi...così...così bravi a ricordare le date più incredibili. Il giorno del titolo di campioni del mondo. La frase di quella canzone.

9 maggio 1978.

Quella notte... lui...lui non poteva sapere. Loro lo aspettavano. E lui...

E noi... noi sempre in attesa di un eroe da piangere. Ma solo per quel giorno. Poi...poi...continuiamo a far finta che niente sia successo. Che quella notte...quella notte a lui lo caricarono in macchina con la forza dei deboli. Lo picchiarono perché urlava la sua libertà. Perché si ribellava e loro...loro non erano abituati a chi si ribellava. Loro...

E noi? Noi inconsapevoli aspettiamo la notizia per gridare a bassa voce che non è giusto. E poi...poi mandiamo avanti Paolo, Giovanni e Ninni e Don Pino e tutti gli altri a sacrificare le loro vite per far riempire i giornali e le nostre bocche di indignazione.

9 Maggio 1978...

Aiuto! Aiuto!
Quella notte la bocca, a lui, la chiusero per sempre . La sua gioventù di... (continua)


gabriele marcon 10/05/2016 - 09:14
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Gengio

Quella mattina non girava proprio. Gengio si era alzato con un brutto presentimento e non capiva di cosa si potesse trattare. Continuava a chiedersi che giorno era. La risposta la ebbe immediatamente. In cucina, alle sue spalle: il calendario. Tre ottobre, primo giorno di lavoro. Ormai era tardi. Avrebbe potuto recarsi ugualmente sul posto e giustificarsi. Ma quel primo giorno di lavoro, Gengio, non aveva proprio voglia di lavorare. Decise di non andare. Telefonò e disse che gli davano troppo per quello che avrebbe dovuto fare e lui non intendeva essere sfruttato.
Ora si sentiva meglio. Aveva fatto una buona azione. Lui era senza lavoro, ma qualcun altro lo aveva guadagnato. Cominciò a pensare che se fossero stati tutti come lui… perse il filo del discorso.
Fece colazione e pieno d’energia si recò al parchetto vicino. Come di consueto calpestò due cacche di cane, rischiò di essere investito da una madre con carrozzina e tre gatti neri gli attraversarono la strada. Tutto ciò non abb... (continua)

gabriele marcon 28/09/2016 - 12:02
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