RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il richiamo

Sedeva a tavola da solo. Come sempre. Giornata pesante al lavoro. Come lui, del resto. Per i chili di troppo , non per il carattere. Quello avrebbe dovuto essere un pò più…solido. Era richiesto.
Ma tant’è. Non ci sono delle istruzioni precise su come dovrebbe essere la propria attitudine. Su come formarti e, possibilmente, conformarti alle pareti del tuo vivere e vissuto. Dell’altrui vivere e vissuto.
L’aria in ufficio era da mesi irrespirabile. Non per odori molesti… o forse un pò anche per quelli.
Al nostro Marco tutto sembrava fuori da se e lui, a volte, fuori di se. Un fuori silenzioso. Tutto dentro e niente fuori. Urla nel silenzio. Silenziose urla. Ecco, si, silenziose urla!
Tutto fuori da se. Fuori dal mondo. Semprechè, Marco, a un mondo abbia mai appartenuto. Ci abbia mai vissuto. Respirato. Amato. Si sia mai entusiasmato. Insomma, consapevole della luce del giorno o il buio della notte e non solo di una stanza buia come il profondo della sua anima. Spenta.
Una favola? No.... (continua)

gabriele marcon 26/06/2016 - 20:22
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Al solito posto

Guidava a memoria. Le luci della notte a tenerlo sveglio. La meta delle sue frustrazioni e rimpianti sempre la stessa. Lei è una ragazza bellissima. Occhi azzurri e capelli neri. Alta e magra. Laureata. Respinta dal nulla del suo paese, si era ritrovata a svolgere il mestiere più antico del mondo nell’Europa bene. La macchina l’affianca e si ferma. Lei sale e lo bacia sulle labbra. Parlano, soprattutto lui. Libera la bocca dello stomaco da tutti quei pesi che affondano la sua voglia di vivere. Poi, la domanda. Di lei. “Perché non vuoi fare l’amore?”. “Perché non potrò mai averti”.... (continua)

gabriele marcon 19/07/2016 - 11:03
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Amarsi oggi

Si amavano. Ma di un amore clandestino. Soffocato, sospetto, emarginato. Baci rubati in posti isolati. Dichiarazioni d’amore pronunciate in punta di labbra. Lavoravano nella stessa azienda: tutto più difficile. Nessuno deve sapere nulla; nessun gesto fuori posto o parola compromettente. Solo professionalità. Ipocrisia, finzione. Erano convinti che fosse l’unico modo per potersi concedere questo lusso. Vivevano ognuno a casa propria. Era troppo rischioso condividere qualcosa insieme. Troppo prudenti? Forse no. Si erano detti che avrebbero fatto un viaggio fuori dai confini. Dove amarsi sconfinatamente. Entrano in ufficio. I colleghi in piedi applaudono e poi una frase:” Fausto, Sandro, basta nascondersi.”... (continua)

gabriele marcon 03/08/2016 - 12:26
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Inquietudine

Qualcosa non va, Gianni? Hai di fronte a te un paesaggio mozzafiato; abiti in una tenuta invidiata dai tuoi concorrenti. Eppure una strana inquietudine ti avvolge. Immagini dal passato? Scommetto non riesci a ricordare nessuna delle strette di mano che hai scambiato. Nessuno di quei baci di circostanza. Di convenevoli. Le migliaia di parole ascoltate e proferite. Eri il più bravo. Forse lo sei ancora. Ma nulla che riesca a farti battere il cuore. C’è un prima, un dopo ma non il momento. Quello è fuggito. Un profumo, un sorriso, un emozione. E ora… sei solo con il tuo cane.... (continua)

gabriele marcon 05/08/2016 - 18:50
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Forse...

Inaspettato. Inimmaginabile. Non circolano più quattrini. Le banche hanno cessato di esistere. Sparite le finanziarie, gli intermediari, i mediatori e gli speculatori. Nessuna traccia della banca centrale, dei ministeri delle finanze e del gioco delle quattro carte. Le borse valori sono senza indici e grafici. Pare che il danaro non abbia più valore. E' cambiato il volere. Le risorse limitate se non addirittura quasi terminate, hanno spaventato e risvegliato ogni singolo essere umano. Riscoperto il sorriso spontaneo, l'abbraccio disinteressato e l'umile ascolto. L'aiuto reciproco si è diffuso capillarmente e quotidianamente, senza la necessaria incursione di un terremoto o di un alluvione.
L'ho visto scritto sulla porta della speranza. Forse accadrà. Bisogna solo cogliere l'occasione prima che l'uomo completi l'autodistruzione... (continua)

gabriele marcon 26/08/2016 - 17:39
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