Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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Lettera a…

Le istruzioni sono:

(meglio un rimorso o un rimpianto?)


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Aprile 1973

Chissà perché da qualche giorno ti sogno; sono sogni strani senza dialogo, ti vedo che ci sei ma sei quasi sullo sfondo, mai la protagonista delle vicende che rimangono comunque ingarbugliate come strane macchie tirate sulla tela. Non ti vedo ma so che ci sei, anche in lineamenti diversi che non sono stati mai i tuoi né prima né dopo.
La realtà come artigli di un'ancora, ha perso la sua scommessa di restare attaccata allo scoglio come la stella ha perso quella con il cojote più fantasioso di lei.
Non sei stata né un rimpianto né un rimorso solo perché non ci correspondevamo.
Quello che ci siamo presi l'uno l'altro era il minimo comun denominatore che comunque non è stato inutile, quantomeno sufficiente a questi ritorni onirici nelle mie notti di vegliardo quando la sfera di cristallo si è ormai offuscata e l'aquilone non vola più che nei sogni; il mondo là fuori ci ha aspettato ognuno col suo percorso, il tempo è passato battito a battito e l'età si è involata...
Ci ritroveremo p... (continua)

Beppe Billi 20/04/2023 - 13:04
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Ciao pa'

Ciao pa'.
Ti scrivo un po’, visto che è da tanto, dal 2 marzo del 1978, che non parlo con te. Da quando cioè te ne sei andato. C’era quell’infermiere che un po’ ti prendeva in giro. “Io sono cristiano cattolico apostolico romano!”, fu la tua risposta secca e decisa ai suoi un po’ macabri scherzi. Sei stato un buon padre, per quanto i tempi te lo abbiano permesso. Tempi lunghissimi di guerra. Tu, giovanissimo migrante dalla Calabria post-pandemia-spagnola, alla Capitale in pieno iniziale fervore fascista. A vent’anni eri già un impiegato prima del ministero del Tesoro, poi degli Interni. In quell’epoca di dittatura, tu, tutto d’un pezzo come sempre, non prendesti mai la tessera del partito, attraversando quei terribili decenni con la serena dignità e maturità che ti venivano dagli insegnamenti di tua mamma e dalla voglia di migliorare che ti covava dentro da sempre. Eri intransigente e al tempo stesso affettuoso e attento. Ma distaccato, in quanto essendovi dovuti sposare tu e mamma do... (continua)

bruno palumbo 15/04/2023 - 14:37
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Lettera a mio padre

Caro papà
Dopo tanti anni dalla tua scomparsa ancora ti vedo passeggiare per le strade della mia memoria. Mi appari mentre eri assorto nei tuoi pensieri, mentre eri attento a guardare i programmi che ti piacevano o quando ti luccicavano gli occhi parlando della mamma. Bello ancora ti rivedo nei tuoi immutati 69 kg, col gessato grigio per andare alla prima Comunione del nipotino. Penso anche alla tua facile propensione a lasciarti prendere dalla rabbia,ma eri anche e soprattutto una persona sensibile e generosa. Del tuo affetto non ho mai dubitato e di occasioni per dimostrarmelo ce ne sono state tante. Ricordi quella volta che nel tornare a casa dalla visita a tua sorella legasti il phon che lei mi aveva regalato sul sedile posteriore della Vespa? Ma sfortuna volle che si ruppe l’elastico e lo perdesti. Avevi in tasca pochi soldi, ma li spendesti tutti per comprarne uno nuovo affinché al tuo rientro non restassi delusa.
E quel carrozzino per le bambole comprato in Spagn... (continua)

santa scardino 11/04/2023 - 15:48
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Lettera di una nonna alle due nipotine

Carissime Penelope e Deianira.
Quando leggerete questa mia lettera, io non ci sarò più tra voi.
Voglio però che sappiate qualcosa di me e del nonno Elio, perché non abbiamo avuto molto tempo per stare insieme.
Io e il nonno ci siamo conosciuti in Svizzera , ci siamo innamorati ed abbiamo costruito una famiglia qui a Senigallia.
Eravamo persone semplici, che abbiamo vissuto, lavorando con onestà e siamo stati felici.
La nascita di vostro padre ci rese ancora più responsabili e abbiamo lavorato sodo, per crescere la nostra famiglia con decoro.
Danilo era bravo, buono,amava la musica e il mare e noi eravamo contenti di sentirlo solfeggiare e suonare la tastiera.
Il mare ci spaventava,ma egli sapeva nuotare benissimo. Ha fatto il bagnino e ha guadagnato ciò che bastava per coronare il suo sogno di essere un sub.
Sette anni dopo è nata vostra zia Sara e noi eravamo al settimo cielo.
La vita era faticosa, ma ci aveva donato due bei figli, per i quali valeva la pena fare dei sacrific... (continua)

Teresa Peluso 03/04/2023 - 10:10
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Lettera nell'immaginario

Lettera nell’immaginario

Caro immaginario …
non ho rimpianti da donare ai giorni anche se la vita a volte mi è stata un poco ostile, forse perché per avere rimpianti bisognerebbe aver vissuto nell’incoerenza mentre io credo d’averti tenuto sempre per mano lungo il cammino, ti ho accompagnato senza forzare fluttuando in quell’immaginario necessario per sopravvivere alle intemperie che la vita pone inevitabilmente davanti all’impervio cammino.

“Ed i rimorsi?” mi domando …
… ma no, caro immaginario
non ho neppure rimorsi che frugano nell’animo mio, il cammino della vita tra i suoi alti e bassi mi trovava accondiscendente, forse anche troppo, mentre scorreva come acqua di sorgente che scivolava tra le sue rocce saltellando qua e là, poi se ne scivolava via anche dal cuore senza far rumore e io non ho mai perso il cammino …
Ecco immaginario …
… sarai con me, teneramente, fino alla fine dei miei giorni …... (continua)


Maria Luisa Bandiera 09/04/2023 - 08:41
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Luce e amore

Passi sulla sabbia e le impronte iniziano a farsi vedere.
Gli occhi immensi guardano il cielo azzurro e gli uccellini che volano, si perdono nel dolce profumo della natura.
Il cuore è leggero, inizia a raccontarsi.
Come una rondine ha percorso il suo viaggio per costruire il suo nido e i suoi piccoli sono nati.
È stato faticoso, ma mamma rondine è felice.
Una mamma è forte ma è anche delicata e fragile.
I piccolini sono teneri con il loro beccuccio, mentre mangiano il cibo portato dalla mamma che li guida sempre.
Così come il cuore sognatore e le nostre gesta ci hanno guidato e sono pronte a raccontare le storie della nostra vita.
Chissà quanti baci e abbracci,  sinceri, dolci, struggenti e quanti baci dati e ricevuti, magia da racchiudere tra le mani e soffiarci sopra.
Chissà quante margherite abbiamo visto nei prati.
Chissà quante coccinelle e desideri, tanti, come i passi che facciamo ogni giorno.
Se l'anima ha amato, ha scoperto la gioia dell' amicizia,della famigl... (continua)

Mary L 28/04/2023 - 01:01
commenti 14 - Numero letture:319

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quando al rimorso segue una lettera che viene dal passato

Erano gli anni 60 che oggi molti definiscono “i favolosi anni 60”.
Si era soliti tentare un approccio sentimentale utilizzando la seguente frase” Signorine, vi possiamo accompagnare?”
Porsi di fianco alla destra dell’una o alla sinistra dell’altra significava aver già fatto un scelta. Così fu in quel pomeriggio a Torre Annunziata.
Io e il mio compagno di studi, entrambi di Portici(Na),eravamo in gita a Torre Annunziata per goderci il sole e il mare del bagno Lido Azzurro.
Individuammo due ragazze subito piaciute per l’aspetto svelto, elegante e malizioso. Ci fu subito colloquio fitto ed interessato soprattutto tra me e Assunta, la mia prescelta.
Abitava a Torre Annunziata, era fresca di promozione al quinto anno di un Istituto Commerciale. Con percettibile segno di intesa precisò che una sua zia abitava a San Giorgio a Cremano, comune limitrofo di Portici.
Immersi nelle onde del mare fu quasi immediata la mia proposta di vederci a San Giorgio a Cremano.
Disse subito di si. ... (continua)

GIOVANNI PIGNALOSA 05/04/2023 - 14:55
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Risata rimpianta carissima…

02 Aprile 2023


La giacca come cuscino di fortuna, lungo
disteso a mocassini incrociati coglie
e vola lo sguardo tra i rami dove l’infinito
gioca a nascondino con le foglie.

La brezza mi pettina la camicia,
nel salto di una cavalletta
la cravatta infastidita si cela tra due asole come si rimpiatta
dietro il gomito, per poi voltolarsi nel prato la bombetta.

Quella brezza che mi spettina i pensieri portando
con sé profumi che mi finiscono negli occhi.
Ora li ho chiusi, sa di azzurro il filo d’erba tra le labbra.
Le pagine del taccuino ondeggiano, con la matita sull’orecchio
fermo parole: la giacca da cuscino, sale lo
sguardo tra i rami dentro un disegno confuso dalla mente ebbra.

La sera si distende sulla piana.
Una cincia mi guarda, faccio parte d’un quadro e delle sue tinte.
Lei, allegra, vola dove non so.
Per un attimo soffia un venticello che mi scopre dalle foglie,
come a invitarmi ad andare.
Con la giacca sulle spalle, credo resterò anc... (continua)


Mirko D. Mastro 05/04/2023 - 08:10
commenti 6 - Numero letture:247

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Un nuovo sorriso

Una macchina percorreva la strada.
Quella strada così familiare..
La salivazione aumentò mentre passava verso quella casa.
Le tende bianche e profumate e quelle piccole cose sul tavolino erano allineate perfettamente come se le ricordava.
Una cornice a forma di cuore, delle caramelle e un pacchetto di sigarette, quelle che fumava quando era nervoso.
Accostò la macchina lì vicino e andò a piedi, voleva suonare quel campanello, ma l' orgoglio gli disse non farlo e la sua mano si strinse in un pugno rabbioso.
Quella mano che prima voleva accogliere un cambiamento era tornata un fascio di nervi.
Si rimise in macchina e ad alta velocità raggiunse il bar.
Ricordava il rimorso delle sue parole, le urla pesanti quella notte e la valigia piena delle sue cose.
Non voglio cambiare, voglio venire come e quando voglio, non ti devo dare nessuna spiegazione, non fare la ridicola!
In un attimo il cuore di lei in briciole e le lacrime che pizzicavano il suo viso.
Non era più forte, il cuore... (continua)

Mary L 04/04/2023 - 23:20
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