Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



RICERCA

     
 
quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Le istruzioni sono:

Iniziamo l’anno con la semplicità dei momenti, quelli che contano…


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Fiori

Ho sepolto i miei fiori,
graffiandomi l'anima.

Ho turbato il mio risveglio,
e ora resuscita come acqua dalla terra.

Ho rinvigorito il mio animo,
urlando a me stessa,
la chiamata.

Urlo di gioia,
di esasperazione

Fino a quando il fiato mi è finito,
e sono caduta in un profondo sonno.

Il risveglio è stata la primavera

La luce mi ha accudito,
fino a ricordarmi della mia stella
nel cielo.... (continua)


francesca barosi 31/01/2024 - 18:03
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Il mio omino di pandizenzero

È il 31 dicembre, attimi di solitudine alla mezzanotte.
“La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità…” con i piedi sullo sgabello, maldestramente, lascio cadere il libro di Nietzsche e mi accorgo degli “innumerevoli intervalli”.
E del piccolo albero con l’omino di pan di zenzero al posto della stella chino di lato, sotto c’è un foglietto azzurro <questa, qui con te papà è casa>.

Si finisce col vivere solo gli intervalli, ma delle volte conosciamo momenti magici.... (continua)


Mirko D. Mastro 04/01/2024 - 08:05
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La donna alla finestra e la dama oscura

Una donna avvenente, dai capelli dorati e la pelle rosea come i fiori di pesco, se ne stava ogni giorno alla finestra ad aspettare che qualcuno le rivolgesse la parola. Voleva a tutti i costi trovare marito e andarsene dalla casa materna, nella quale ormai era rimasta sola. A dire il vero, tutti gli uomini del paese la notavano, ma nessuno aveva il coraggio di parlarle. Nelle notti d’inverno infatti, vedevano dalle finestre una dama in abiti lugubri e lunghi capelli corvini aggirarsi in casa sua. Qualcuno aveva giurato di averla vista abbastanza da vicino da poter perfino notare dei denti aguzzi.

Un giorno nel periodo di Natale, mentre si trovava alla sua solita finestra, la donna udì una voce che chiamava il suo nome. Sembrava provenire dall’antico bosco ai margini del villaggio, luogo in cui la ragazza non era più stata da quando era bambina. Incuriosita e stanca di starsene lì ad aspettare, uscì e si diresse al bosco. Gli alberi secolari sembravano alquanto minacciosi, rivestiti... (continua)


Enrico Storie Dal Baule 07/01/2024 - 15:06
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Momenti

Sotto l' albero, i nostri sorrisi.
Fuori cade la neve, il camino riscalda i nostri corpi e ci abbraccia con il suo tepore.
Siamo tutti pronti a scartare i regali.
Ma il miglior regalo, quello che nessuno può donare, è la felicità.
Nel canile, sono arrivate delle coperte che non vengono più usate e delle crocchette per i cani e gatti in difficoltà.
Il loro pancino è affamato e anche se sono ancora dietro a una rete,  la speranza di  trovare una casa, con il nuovo anno si fa più forte.
I volontari non mancano di premure e dolci coccole.
Per strada, una persona anziana con sciarpa di lana e berretto, fa qualche passo, tanti sono soli e non hanno parenti o figli..
Il loro cappello riscalda il loro corpo e un pezzo del loro cuore solitario.
Seguono con lo sguardo gli uccellini che cantano e guardano il fumo dei camini.
Volano così come  uccellini.
Un pensiero va anche a chi non c'è più e rimane il dolce ricordo.
Rimane quella cioccolata divisa in piccoli pezzi, quella sedia do... (continua)

Mary L 20/01/2024 - 19:27
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Momento

A che cosa penso quando sento?
Che cosa sento quando non penso?
Un indecisione è più tremenda di una scelta.
Amo le scelte. Quando sentite, percepite e respirate come aria.
A volte tutto sembra in aria, ma io vorrei percepire tutto ciò di più sulla terra. Più dentro me, più fuori di me.
Come un mano che ti aiuta a risalire dopo una caduta.
Quella mano che agisce nel momento giusto, riportandoti di nuovo in vita.
Vorrei agire proprio così.
Pronta a sentirmi grata per ciò che sono, lasciando costantemente fluire l'energie come linfa nel mio corpo.
Non amo adeguarmi quando non sento appartenermi. Ma amo capire gli altri, sentendomi, così, come loro.
Dovrei avere più fiducia, sentirmi libera di correre a piedi nudi, lasciando che il vento sia, come la mano, la spinta a credere sempre.... (continua)

francesca barosi 07/01/2024 - 19:45
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Ombra del fuoco si confida.

La solitudine che sento,
quando impavida non mi muovo.
Quando lascio che i pensieri prevaricano il mio senso dinamico.
Restituendomi la staticità,
l'assenza,
il blocco.

Sono, sì, mente capace di fluttuare le energie.
Ma fragile per poterle attuare una volta per tutte.

Quanta fatica nel vivere le giornate,
con i sogni e desideri che si smuovono nei miei organi.
Quante cose tenute strette a me, perchè temute.
Quante voglie sorpresse perchè non esplorate.

Voglio porre fine a questo ciclo dannoso,frustrante

Voglio tutto ciò che ancora non mi sono permessa di vivere
per futili idee mentali.

Capaci di distruggere;
la mia sete d'anima,
la mia fame d'amore
e il mio senso di vita.... (continua)


francesca barosi 19/01/2024 - 10:24
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Poesia de\\\' ricordi

Iniziamo l’anno con la semplicità dei momenti, quelli che contano… quale “poesia” avete trovato sotto l'albero?

Iniziamo l’anno con la semplicità dei momenti, quelli che contano…infatti appena avevo colorato il mio albero di Natale, quest'anno era alto più del dovuto, per ricordare che le strade del tempo possono essere riempite anche da altezze e affetti che si evidenziano ovunque.
Il mio pensiero era sempre per quel Babbo Natale, che ogni anno, mettevo con cura dietro la porta del tempo, perché tu potessi essere lì, ancorato sempre nella mia mente e dettarmi ancora la vita.
Le lucine a intermittenza fissavano il colore permesso, e si rischiavano, per poi, perdersi nel tempo dei giorni di festa. Poche le speranze, erano gesti di oscure follie se si pensasse che dietro all'ultimo Natale con te, vivevi quelle movenze simpatiche da far ridere e incoraggiare tutti. Il mio albero, quella poesia che gridava di essere letta, la semplicità dei tuoi tuoi gesti, rompevano il silenzio... (continua)


Maria Rosaria Bottigliero 05/01/2024 - 18:59
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