Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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Le istruzioni sono:

"L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce"


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Al molo

L’ appuntamento era al molo, lei era già lì, sotto un fanale carico di farfalle della luce.
Le onde del mare cullavano dolcemente i suoi pensieri e il suo cuore batteva più forte.
Non sapeva più quanto tempo era trascorso dall' ultima volta che lo aveva visto.
La mancanza di scrutarsi a fondo negli occhi, si faceva sentire sempre più forte.
Aveva le farfalle nello stomaco, più guardava la strada del ponticello, più i suoi occhi facevano intravedere l' emozione.
Piccole lacrime di felicità, accarezzavano il suo tenero viso.
Nella mano stringeva piccole conchiglie, che aveva raccolto il giorno prima.
All' improvviso, un abbraccio la catturò.
Nelle mani, il suo fidanzato teneva un mazzo di fiori e nell' altra una promessa.
Dopo essersi scambiati un dolce bacio, l' anello brillò tra le sue mani minute, rendendola ancora più bella.... (continua)

Mary L 19/03/2024 - 13:38
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Che sera a Trebecco!

L'appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce... non potevo credere fosse venuta. Le stava vicino Germana con quel capolavoro di impianto dentale che le aveva fissato con piccoli, piccoli perni in titanio alle sue perfette ossa mandibolari il Professor Blu Menicuccio, mio socio e collega alla clinica Molare in Orbita.
Era proprio lei, l'Erebia Christi! Solo una volta durante un viaggio di piacere in Val d'Ossola avevo avuto l'enorme fortuna di vederla, e l'avevo pregata di venire a casa con me dove ho una teca vuota col cartellino "Farfalla dei Ghiacciai".
<Dott. Eric...> qualcuno mi chiamava, distraendomi da tutta quella bellezza. Era Cesarina, un'altra nostra paziente, con il sorriso ancora un po' troppo luminoso per via dell'intervento di chirurgia correttiva della mascella, che mi aveva più volte esortato a mostrarle la mia collezione di farfalle.
Le due andarono insieme al cinema a vedere "Un pesce di nome Wanda&qu... (continua)

Eric Eco 13/03/2024 - 04:53
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FARFALLE SEGNO DI RINASCITA

L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce... una luce e un calore forte che le avrebbe uccise. Lei si sentiva un pò farfalla a volte si comportava come loro impazzita perdeva l’orientamento non si ritrovava più, innocente vittima attratta dal bagliore dei potenti si sentiva manipolata dalla persona che quella sera stava per incontrare al molo. Non era un buon samaritano avrebbe insistito per aiutarla a superare ogni difficoltà non avrebbe avuto più problemi riuscendo cosi ad avere una vita agiata. Con parole convincenti le avrebbe mostrato un mondo ricco di facili opportunità... come una falena si sarebbe lasciata prendere attratta dalle promesse e dalle false luci. Esperto manipolatore l’avrebbe convinta che i soldi si potevano fare con facilità in modo poco lecito,quel modo lei lo conosceva bene e non era quella la strada che avrebbe voluto prendere. Povere farfalle non più guidate dalla luce naturale della luna e delle stelle ma attirat... (continua)

mirella narducci 14/03/2024 - 22:19
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Gli occhi aperti delle gambusie tra le ninfee cieche di Monet

L’appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce
(olio su tela di donna annegata nell’Essonne)

Lui sul foglio al cavalletto accompagna la matita nel privato di un bavero vermiglio,
caffè tra le mani nell’albore che con cipiglio incalza
chiuso nel paltò e un sorriso spento da dividere tra il mare
color sbadiglio e gli occhi delle persone che si aprono al primo mattino.
Io affido i pensieri alla tovaglietta di carta del Caffè Monet, rispettando la frase stampata di Ivano Fossati “Non sono che l’anima di un pesce con le ali volato via dal mare per annusare le stelle”.
Accompagna con la mano lui dal paralume l’ultima falena alla roncola di luna, si accorge della mia assenza e sorride. Sarà per domani, sembra pensare, è così da mesi. Cambia la tela e con un breve movimento dell’indice sul cappello saluta il tavolino vuoto, come a dire Alla prossima pennellata.
Ho appuntamento da trent’anni con lei dentro il chiaro del fanale sul molo a o... (continua)


Mirko D. Mastro 18/03/2024 - 05:16
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I tegami e Don Vaniglio

L'appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce con il gelato gusto puffo sciolto sulla camicetta in una macchia che faceva pensare al mare. Mi veniva da ridere a guardare Attilia, così goffa e inflessibile, accanto alla scultura della sirena.
Alla gita per le pentole della diocesi andammo a Oneglia con il pullman tutti noi altri parrocchiani: c’erano i fratelli Del Lucca, Bigio che passò su una panchina entrambi i giorni a fare quelle sue parole incrociate e l’Enrico detto Erri. C’era la mia amica Orlanda, e quella banderuola della Corradina. Gli immancabili Agenore e Terigio fissati con la briscola e il mio dirimpettaio Imerio che comprò una casseruola per la moglie rimasta a casa.
E poi c’era il bel Altobrando, cliente fisso della balera tra la casa di riposo e il pelago.
Al ritorno ebbe una terribile gastrite il nostro autista e dovette guidare il pullman Padre Vaniglio per quasi tutto il viaggio.
Lo dissi ad Attilia, sua nipote Seren... (continua)

Mimina Raniera Mezzasalma 13/03/2024 - 05:51
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L'APPUNTAMENTO

L'appuntamento era al molo, lei era già lì sotto un fanale carico di farfalle della luce. Una serata romantica, pensò con una punta di cinismo, ma lei non era lì per amore, era lì per affari. Gli affari di una spia. Non aveva tempo per l' amore, era troppo impegnata a restare viva e a dimostrare ai capi dell'agenzia che lei valeva, più di loro. Quella era la sua battaglia personale. Lei non era stata scelta, si era ritrovata a lavorare come spia per puro caso. Adesso però voleva fare sul serio. Un sorriso le incurvò le labbra: il suo contatto era arrivato. Fin lì tutto bene, normale noiosa, routine. Ma se avevano mandato lei non poteva essere facile, lo sentiva, anche se fino ad allora non c'erano stati intoppi.
L' uomo le passò una scatoletta e poi si allontanò.
Aprì il cofanetto e diede una rapida occhiata al contenuto. Lo richiuse con uno scatto. Non era quello che voleva. Quel chip non era mai stato usato, era chiaramente vuoto. Solo uno stupido non se ne sarebbe accorto, e lei ... (continua)

Marirosa Tomaselli 26/03/2024 - 15:25
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Una nuova vita, camminando sul fondo del mare

L’appuntamento era al molo, lei era già lì, sotto un fanale carico di farfalle della luce, ma dell’altra ancora nessuna traccia. Marina non poteva più aspettare, doveva lasciare prima possibile quella terra ormai a lei estranea. Un suono abissale, come un canto di balena, provenne dal mare. Le farfalle si agitarono sempre più, reattive all’elettricità che colmava l’aria. Ora emanavano luce propria e si stavano lentamente spostando verso il mare. Le onde cominciarono a frangersi contro il legno del vecchio molo, quasi volessero portarne a termine l’esistenza. Ed eccola finalmente lì, la creatura acquatica, emergere dalla spuma di mare in tutta la sua antica bellezza. Le alghe fra i capelli le conferivano un aspetto sensuale, incorniciandole il viso livido, visibile grazie alla luce delle farfalle. La donna acquatica allungò le braccia e porse a Marina il corallo che le aveva promesso. Lei la baciò sulle labbra, mentre le farfalle piroettavano nei paraggi, facendo loro brillare gli occhi... (continua)

Enrico Storie Dal Baule 10/03/2024 - 17:21
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