Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

..fanne la descrizione fisica, e non solo

Le istruzioni sono:

Immagina di incontrare, all’improvviso, una persona o ritrovarti in un luogo che non ti aspettavi...


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Taci

Non riuscivo a nascondere la mia impazienza, d’altra parte era la prima volta che lo guardavo con occhi diversi e il tempo non lasciava scampo , le ore passavano in fretta.
Ritornai a casa, il colore della sera mi sembrava diverso, poche le sfumature ricercate nella situazione varcata al confine con te. I silenzi lasciavano presagire una compagnia senza parole, ove a volte i giorni sembrano inutili dietro foschie di parallele emozioni.
Non accettai di buon grado l’avvenimento fosse cambiato e presi il telefono, formulai solo pochi numeri e gettai il vuoto dietro ricordi ormai lontani.
Assunsi l’atteggiamento oscuro di un incontro voluto e sperato, ma che alla fine tu sei andato via senza fermarmi.
Passò la notte dietro insonne agonia di rivederlo il giorno successivo.
All’indomani il treno mi aspettava per raggiungere un itinerario definitivo, con quel treno non avrei rivisto più i suoi occhi e le nubi che nascondevano le mie lacrime sarebbero scoppiate sino a farmi male.
Lasciai... (continua)

Maria Rosaria Bottigliero 01/09/2013 - 22:13
commenti 0 - Numero letture:1461

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 3 votanti


Il mio Pinocchio di legno

Non riuscivo a nascondere la mia impazienza, d’altra parte era la prima volta che incontravo l’amore della mia vita, quel ragazzo dai lunghi, folti capelli di un colore indefinibile...tra il melanzana e il melograno che ero solita guardare attraverso i vetri non proprio lindi delle finestre della pensioncina in cui trascorrevo le mie giornate segnate dal tedio di una vita solitaria.
Era un venditore di stoffe invendute perché difettate. Soleva annunciare il suo passaggio attraverso le stradine tipiche dei paesini di montagna abitati da poche anime con una frase pronunciata a gran voce “ecco le robe di Umbertino, scendete belle signore, il vostro Umbertino ha scelto per voi le più belle stoffe sulla piazza”. Aveva una voce poderosa, un timbro inconfondibile, che faceva vibrare il mio cuore e mi trasfondeva un senso di pudore e di vergogna per il sentimento che suscitava dentro di me. Le parole non sono adatte a comunicarvi le mie sensazioni, ma mi veniva la pelle d’oca.
Non ... (continua)

Marianna Bonno 03/09/2013 - 10:34
commenti 4 - Numero letture:1799

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 12 votanti


Confessioni: la malattia

Avevo circa sette anni quando mi ammalai di un virus particolare e inaspettato.
Era fine ottobre, la temperatura si era improvvisamente abbassata e l’influenza stava mietendo famiglie intere.
Persino mia madre si ammalò, io non l’avevo mai vista a letto, ma quell’anno le venne una febbre così alta che non ce la faceva ad alzarsi.
Io a quei tempi vivevo in un paesino sul mare, un paesino come ce ne sono tanti lungo le nostre coste, tutto squadrato, con tre strade parallele, la prima sul lungomare, la seconda subito dietro e la terza parallela alla pineta.
Ci conoscevamo tutti ed eravamo una grande famiglia.
Quel giorno mia madre, costretta a rimanere a letto, mi disse di andare a prendere il pane al panificio proprio accanto a casa nostra.
A quei tempi le automobili che circolavano erano proprio poche e semmai potevano passare persone in bicicletta o in motorino, ma io non avrei neanche dovuto attraversare la strada e questo rendeva tranquilla mia madre perché già altr... (continua)

Roberta Sbrana 29/10/2013 - 10:05
commenti 0 - Numero letture:1251

Argomento: CONFESSIONI

Voto:
su 4 votanti


L\'INCONTRO

"Non riusciva a nascondere la sua impazienza, d’altra parte era la prima volta che Sandra si trovava ad incontrare un uomo sconosciuto, mai visto e con il quale si ero incontrata solo sul web.
Altri tempi, quando questo accadeva, Sandra non aveva ancora cinquant’anni ed era vedova ormai da una decina di anni. Aveva cominciato ad usare il computer da poco e incuriosita cercava di migliorare la sua capacità di navigare su internet.
Era agosto, faceva un caldo tremendo, Sandra trascorreva intere giornate in casa e cercava di inventarsi cosa poter fare.
Come psicologa, le venne in testa un’idea strana: avviare una ricerca su di un sito per “studiare “ le eventuali risposte che fossero pervenute.
A quei tempi le chat non erano ancora usate come ora ma Sandra trovò un sito d’incontri e decise di iscriversi con tre identità diverse, dove la variabile prescelta era solo l’età: aveva scelto di impersonare quindi tre donne diverse: una di cinquant'anni, una di trentacinque e una di... (continua)

Roberta Sbrana 07/09/2013 - 14:20
commenti 0 - Numero letture:1236

Argomento: INCIPIT

Voto:
su 5 votanti


Lo spasma

Spasticamente nervosa e ansiosa. Stralci di ricordi come flash si affastellano nella mia mente intrisa di nervi e mi rimandano indietro immagini di me bambina, intenta ad osservare mia madre respirare con affanno dopo un litigio appena conclusosi con mio padre. Ricordo che rimasi colpita da quel respiro così intermittente, e mi convinsi che mia madre stesse per morire. Provai un'angoscia interminabile nel vedere come balugini di tristezza ed orrore nei suoi occhi mandassero scintille forti nel mio animo e, totalmente impotente (mi aveva vietato di avvicinarmi o di dire qualunque cosa) mi rinchiusi in camera mia. Probabilmente fu un litigio da niente, probabilmente la mia testa lo aveva ingigantito di molto perché anni dopo, ma anche tutt'ora, porto avanti questo spasmodico respiro ad ogni litigio o presagio di litigio, tanto che ho bisogno di un soccorso o di un aiuto onde evitare un collasso o un attacco asmatico vero e proprio. Anche da situazioni banali come prendere il treno, o org... (continua)

Giorgia Deidda 19/10/2013 - 18:59
commenti 4 - Numero letture:1676

Argomento: CONFESSIONI

Voto:
su 8 votanti



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