Non temo il latrato furioso
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.
del lupo o del cane bastardo
né il sibilo e il moto sinuoso
che impiega il sinistro serpente.
Eppur quando il vespro risuona,
di bianca ed eterea civetta,
del gufo mi turba lo sguardo
che cova un mistero silente.
È quieta la Morte padrona:
osserva dal buio e m'aspetta.
Opera scritta il 18/02/2015 - 23:50
Letta n.1344 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
La penna è strettamente collegata agli impulsi della mente che danno una visione nitida ai tuoi crepuscolari pensieri.La natura ti è ancora matrigna,ma non sa nasconderti i suoi segreti.
Questa è Poesia!
Questa è Poesia!
Wanda Ceccarelli 20/02/2015 - 08:54
--------------------------------------
affascinante.
patrizia sgura 19/02/2015 - 13:48
--------------------------------------
Quasi una visione d'un dipinto, in notturne irrequietezze che ne fanno una poesia molto bella!
giancarlo gravili 19/02/2015 - 12:42
--------------------------------------
Versi forti,inquietanti,la morte aspetta ma esorcizzarla ci conforta,molto bella,complimenti
genoveffa 2 frau 19/02/2015 - 11:11
--------------------------------------
Anche questa è una buona poesia...inquietante, ma forse proprio per quello bella...ciaociao
. Focus 19/02/2015 - 09:57
--------------------------------------
L'agguato della Morte padrona è una figura inquietante, ma tutti abbiamo la certezza di essa e ne abbiamom paura.
Bei versi.
Ciao Luciano
Bei versi.
Ciao Luciano
luciano rosario capaldo 19/02/2015 - 09:18
--------------------------------------
Dal buio terreno alla luce divina... in novenari avvallanti quando poeticamente hai firmato... FELICE GIORNATA (Scusami se commento ultimamente un pò di meno per via della salute).
Rocco Michele LETTINI 19/02/2015 - 09:10
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.