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La morte del giorno

Il sole è andato
e con sé la luce ,
il caldo.
Rimango ormai nel buio
pesante.
Rimango in silenzio .
Vi si addice.


Ma questo silenzio
si rompe in me.
La mia mente incatenata
esplode ,
le mie grida sono strappate via ,
strappate alla voce ,
strappate all'esterno.
Rimangono dentro .
Al silenzio .
Al buio .
In continuo movimento.


Quella casa che conosco ,
quella stanza dove mi trovo ,
non esiste più.
Se solo sapessi dove sono.



La mattina era così tranquilla ,
il corpo  ,
si ,
stanco
ma i passi mi rassicuravano.
Camminavo sotto la protezione
di una luce amica.


La nostra panchina ,
quel verde mangiato ,
quel legno bagnato.
Felicemente.


Ora mi vergogno
di come sono.
incapace.


Il tuo fresco parlare ,
rispondo goffamente.
d'altronde ,
Io ,
inevitabile ,
caratteristico.


Il nero mi mangia
la finestra di sangue .
Il giorno è stato ucciso
senza pietà.
Assassino!
Hai ucciso la felicità
è morta la tranquillità.


La tua gioia di me ,
quanta vita
Noi due.
Il mio grido di vita
per Te.


Il cielo veglia
quel sole
di cui rimane
soltanto l'ombra.




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Opera scritta il 21/07/2016 - 21:20
Da Gianmarco Capitano
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