OPERA

Al grigiore lunare
si affacciano
i fantasmi dei miei sogni,
si aggirano in silenzio
sagome giganti,
immagini vaghe
danzano appena
nella mia fantasia.
E' la mia nuova vita
che si schiude
con la prossima aurora.
Sogni, speranze, null'altro,
e, quando la luna
scompare inghiottita
da una nuvola immensa,
mi resta nelle mani
un pugno d'aria fredda.
Un brivido è la realtà
che fuggo e sto tremando.
Che sarà?
Paura di un futuro
che è già vicino,
lo annuncia
quella luce lontana,
si, lì dietro le colline
sta sorgendo il sole.
E' l'alba che nasce,
e con essa il mio animo
è più, forte,
vivrò il giorno
senza più futili timori.

Opera scritta il 02/09/2016 - 17:50

Da Maria Pia Perrotta

Letta n.892 volte.

Sogni e speranze dalla notte... in un riflessivo quanto vero pensiero poetico.
Lieta giornata.
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Rocco Michele LETTINI 03/09/2016 - 09:45

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Una rinascita sofferta e intensa...ma splendente come l'alba appena sorta.
Molto bella.
Ciao buona giornata

margherita pisano 03/09/2016 - 09:40

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Semplicemente bellissima.

antonio girardi 02/09/2016 - 20:52

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A volte bisogna ricorrere alla propria forza interiore per saper affrontare il nuovo giorno. La poesia si articola molto felicemente su questo tema espresso in versi liberi. 5*

salvo bonafè 02/09/2016 - 19:31

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mi è molto piaciuta brava 5*

POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 02/09/2016 - 19:04

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